I Pionieri, il romanzo di Luca Scivoletto, diventa ora un film che, diretto dallo stesso Scivoletto, sarà presentato fuori concorso al 40 Torino Film Festival. Prodotto da Fandango con Rai Cinema, I Pionieri ci porta nella Sicilia degli anni Novata. Qui, due ragazzini figli di militanti comunisti decidono di scappare di casa e rifondare i Pionieri, i gloriosi e ormai estinti scout del Partito. Sarà questa la perfetta scusa per vivere un’estate all’insegna dell’avventura e della libertà.
Con protagonisti i giovanissimi Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita e Matilde Sofia Fazio, il film I Pionieri vanta nel cast attori come Peppino Mazzotta, Lorenza Indovina ed Eleonora Danco. Oltre che Claudio Bigagli nei panni di Enrico Berlinguer. Arriverà prossimamente in sala distribuito da Fandango.
La trama del film I Pionieri
Il film I Pionieri, così come il romanzo, è ambientato sullo sfondo di un’estate nella Sicilia degli anni Novanta. Enrico ha dodici anni e tutti i problemi dei ragazzini della sua età. Ma a tormentarlo non sono gli ormoni impazziti o un amore non corrisposto. Il suo problema più grande si chiama Partito Comunista Italiano. Il partito di suo padre - dirigente locale e probabile futuro segretario regionale - e di sua madre, delegata all'educazione ortodossa dei figli. Niente religione, niente Reebook, niente Rambo, niente Nintendo. In pratica: niente vita sociale.
A parte Renato,l'unico amico di Enrico, anche lui figlio di comunisti (il padre morto per la troppa passione politica e la madre viva ma non meno appassionata) che a dodici anni si veste e parla come un funzionario di sessanta. Lui al comunismo ci crede davvero. Enrico invece vorrebbe solo essere come gli altri. D’estate andarsene al mare, per esempio. E non in giro con il padre, a convincere i compagni che la svolta voluta dal segretario, l'abbandono della falce e martello, è ormai inevitabile.
Farebbe qualunque cosa per evitarlo, anche scappare. Andarsene in campeggio loro due, lontani da sezioni fumose e da cugini maneschi. Non un campeggio normale, no: rifonderanno i Pionieri, i vecchi scout comunisti ormai estinti da decenni. E andrebbe tutto liscio se sulla via della fuga non incontrassero Vittorio, compagno di scuola pluribocciato e manesco che si unisce all'impresa; e Margherita, anche lei in fuga dalla madre, militare americana della vicina base Nato, e da un vero campo scout.
Quattro ragazzini con ben poco in comune, se non la necessità di scappare. Dai militari americani e da una madre che vuole portarti lontano, dai carabinieri e da un altro quartetto, male assortito come il loro: i litigiosissimi genitori di Enrico, l'intransigente madre di Renato e il fascistissimo padre di Vittorio. Per riuscirci Enrico, Renato, Vittorio e Margherita devono restare uniti, che se non si può tornare indietro non si può far altro che andare avanti. Anche se fa paura.
I Pionieri: Le foto del film
1 / 17Una storia universale
Luca Scivoletto, il regista del film I Pionieri, è considerato uno dei più talentuosi sceneggiatori italiani. Nato a Modica nel 1981, dopo diversi documentari premiati in numerosi festival internazionali, nel 2018 ha scritto e il documentario 1938 – Diversi. Presentato al Festival di Venezia, ha vinto il Nastro d’Argento come miglior documentario. I Pionieri è stato il suo primo romanzo e ora si è trasformato nel suo primo film di finzione.
“C’è una fase, poco prima dell’adolescenza, in cui comincia a rompersi tutto”, ha spiegato Scivoletto. “Le cose che ci sembravano normali di colpo perdono senso. Voci discordi si insinuano, la nostra personalità prende forma e preme, da dentro, facendoci cambiare direzione. È questo momento breve, di trasformazione, sospeso e anche un po’ magico, quello che ho cercato di captare e rappresentare ne I Pionieri”.
“Sono partito dalla constatazione che nell’Italia della mia infanzia, ancora divisa tra le basi militari degli americani e il più grande Partito Comunista d’occidente, la politica esercitava sui legami familiari un impatto molto più forte rispetto a oggi, quasi come il calcio, a volte eccessivo, quindi potenzialmente comico. E sono partito da un disagio personale: figlio di genitori comunisti, nato e cresciuto però nel momento storico sbagliato, gli scintillanti anni ’80, col comunismo in crisi e tutti gli ideali assorbiti da bambino che si facevano, anno dopo anno, sempre più inapplicabili. Il risultato: un precoce e mai risolto smarrimento politico”.
Tuttavia, l’aspetto biografico si è fermato presto lasciando spazio al desiderio di raccontare nel film I Pionieri “una storia universale: l’amicizia simbiotica tra due ragazzini e il modo con cui entra in crisi una volta che uno di loro rompe la bolla di certezze che li ha protetti fin dall’infanzia”, ha aggiunto.
“Per Enrico e Renato questa bolla si chiama Partito Comunista Italiano, ma ogni spettatore potrà chiamarla in modo diverso, secondo il proprio vissuto. Ho sempre visto Enrico e Renato come due nerd, “infettati” dalla passione politica delle loro famiglie e fuori posto nel contesto in cui vivono: una provincia marginale della Sicilia che mi interessava tuttavia agganciare tematicamente a eventi storici molto più grandi, come la fine del comunismo e della Guerra Fredda”.
I giovani protagonisti
Le scelte di messa in scena del film I Pionieri hanno poi preso ispirazione dall’età dei protagonisti. “Un’età di passaggio, dove sogni e realtà riescono ancora a mischiarsi. Sentivo che di fronte a loro la macchina da presa dovesse porsi a una distanza ironica ma complice, senza arrivare a nascondersi, ma trasmettendo nello spettatore la sensazione che quei ragazzini fossero stati lasciati veramente «soli» mentre tentano di ricostruire, in quel bosco, un mondo tutto loro”.
Protagonisti di I Pionieri sono quattro giovanissimi attori, Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita e Matilde Sofia Fazio, la cui età è diventata fondamentale per Scivoletto. “Durante le riprese mi sono sforzato di drizzare al massimo le antenne per captare dai miei quattro giovanissimi e straordinari attori i loro sbalzi emozionali, i loro silenzi e le loro maldestre esternazioni, facendo filtrare in ogni scena quanta più verità potessero offrire le loro singole personalità e il loro libero gioco di identificazione con i personaggi”.
“Sentivo però che questa asciuttezza documentaristica avesse bisogno anche di un contraltare”, ha concluso il regista e scrittore. “Per questo ho voluto che convivesse con incursioni oniriche, lavorando a fondo perché ciò avvenisse senza traumi. È questo il cinema che amo, capace di registrare la verità di sguardi e palpiti, ma lasciando al tempo stesso la porta aperta ai sogni, siano essi assurdi, irrealizzabili o infranti”.
Le clip del film I Pionieri
TheWom.it vi mostra due differenti clip di I Pionieri, film le cui musiche sono firmate da Luca Scivoletto e Alessandro “Asso” Stefana, alla sua prima colonna sonora.