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I top e i flop della prima settimana di marzo 2022

La prima settimana di marzo 2022 si è appena chiusa. Ma quali sono stati le migliori o le peggiori notizie dell’entertainment della settimana? Quali i top e i flop di questa settimana?
Nell'articolo:

Anche la prima settimana di marzo 2022 è oramai alle spalle e ha vissuto i suoi momenti top e flop. Come spesso accade, sono tante le notizie che negli ultimi sette giorni hanno riempito le pagine dei quotidiani ma anche dei siti web, suscitando ammirazione o indignazione a seconda dei casi.

Ogni sabato, giocando, faremo il punto della situazione per quanto riguarda l’entertainment (con annessi temi di cultura e società in genere) con il ritorno di un format particolarmente apprezzato durante Sanremo 2022: i top e i flop della settimana.

I momenti top e flop della settimana

I 5 momenti top della settimana

  • IL GRANDE CUORE DI ALESSANDRA TRIPOLI

Per chi non la conoscesse e sono pochi, Alessandra Tripoli è la ballerina rossa di Ballando con le stelle, uno dei programmi di punta del sabato sera di Rai 1. Dedichiamo questa settimana a lei il top del top (guai a chi accenna a un flop!) per un motivo che esula da ogni merito artistico.

Abituata a calcare i più grandi palcoscenici del ballo in tutto il mondo (chiedete a Jennifer Lopez se l’ha mai incontrata o seguite le cronache dello spettacolo di Hong Kong per averne conferma), Alessandra ha dimostrato negli ultimi giorni di avere un gran cuore. Come? Organizzando senza troppa spettacolarizzazione una raccolta di bene di prima necessità da inviare in Ucraina.

Lo ha fatto dai suoi profili personali e scegliendo come punto di raccolta la scuola di danza, nel palermitano, in cui ha mosso i primi passi. Il risultato è andato al di là di ogni più rosea aspettativa. Avremmo bisogno di più donne come lei, senza telecamere a spettacolarizzare il tutto. Altri al posto suo avrebbero già chiamato l’Ansa…

  • IL POVERO GABBIANO DI GIANNI CELESTE

Povero gabbiano, hai perduto la compagna. È impossibile non essersi imbattuti nelle note di Tu comm’a mme e sui video che impazzano su TikTok, in cui celebrities e meno noti usano la canzone lanciandola nell’eternità del web. Il brano è del 1988, anno in cui molti di coloro che la usano e la postano non erano nemmeno nati. L’interprete è Gianni Celeste, un cantautore neomelodico di origine catanese che ha alle spalle 37 anni di carriera.

Top (anche quando correva il rischio di essere flop) e divertita è stata questa settimana la sua reazione sui social. Ci piacciono gli artisti che, come lui, sanno reagire con nonchalance anche alle amorevoli prese in giro del programma Le Iene.

https://www.instagram.com/p/Cao2eHLgne9/
  • KISS ME LICIA, ONE MORE TIME

Segnatavi la data. Lunedì 14 marzo, alle 08:10, torna su Italia 1 un cult dell’animazione giapponese: Kiss me Licia, il cartone animato più amato dalle ragazzine degli anni Ottanta.

Se chiedete alle vostre mamma chi era Licia, vedrete i loro occhi trasformarsi in cuoricini e le loro labbra intonare una sigla che, più di ogni altra, ha sancito l’affermazione di Cristina D’Avena.

Top è la scelta di Italia 1, comunicata in settimana, di mantenere al mattino una fascia dedicata ai cartoni di un tempo: da Lovely Sara a Dolce Remì.

La speranza è quella di rivedere un domani titoli come Candy Candy, un mito generazionale le cui (dis)avventure sono bloccate da decenni a causa di un contenzioso tra la disegnatrice della storia e la creatrice.

  • LUNGA VITA A BEAUTIFUL

Ammettetelo, anche voi a ora di pranzo avete almeno una volta nella vita seguito le vicende amorose e spesso pruriginose di Brooke Logan, l’unica in grado di intrecciare relazioni con tutti i componenti della sua stessa famiglia, compreso il genero.

Beautiful rappresenta un caposaldo della programmazione non solo di Canale 5 (quando l’ascolto è flop si aggira sui 3 milioni) ma di mezzo mondo. Questa settimana la CBS, casa di produzione, ha preso una decisione top. Solitamente le soap vengono rinnovate anno per anno. Per Beautiful hanno deciso diversamente: andrà avanti almeno fino alla fine del 2024, con altre mille e passa puntate rompicapo.

https://www.instagram.com/p/CanxCOuJgNr/
  • IL RITORNO DI BRAD PITT

Brad Pitt è uno che sceglie i progetti cinematografici con parsimonia. Assente dal grande schermo dal 2019, è pronto a riprendersi tutto ciò che è suo. Lo attendono due diversi film in uscita prima dell’estate 2022. Il primo è The Lost City, con Sandra Bullock e Channing Tatum, mentre il secondo è Bullet Train.

In particolar modo, è questo secondo titolo a essere più che atteso: si tratta di un folle action movie diretto da David Leitch, il regista di Atomica bionda con Scarlett Johansson.

Bullet Train: Le foto del film di Brad Pitt

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Sony Pictures
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Aaron Taylor-Johnson and Brad Pitt star in Bullet Train.
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Hiroyuki Sana’a stars in Bullet Train.
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Brad Pitt stars in Bullet Train.
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Brad Pitt and Bad Bunny star in Bullet Train.
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Bryan Tyree Henry and Brad Pitt star in Bullet Train.
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Momomon in Bullet Train.
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Bad Bunny stars in Bullet Train.
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Bryan Tyree Henry and Aaron Taylor-Johnson star in Bullet Train.
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Joey King stars in Bullet Train.
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I 5 momenti flop della settimana

  • LA CONTRODENUNCIA DI MARILYN MANSON

Il primo angolo flop, lontanissimo dall’essere top, della settimana non possiamo non riservarlo che a Marilyn Manson. In tempi non sospetti, vi abbiamo raccontato delle dichiarazioni dell’attrice Evan Rachel Wood sugli abusi fisici e psicologici che avrebbe subito dal cantante quando facevano coppia fissa.

Mentre il documentario in questione sta per andare in onda negli Stati Uniti, Manson ha denunciato l’ex compagna per diffamazione e non solo, apportando a suo dire prove schiaccianti in sua difesa. Si tratta ovviamente del classico approccio teso all’attacco che molti uomini amano adottare per tentare di salvarsi la faccia.

  • LA GUERRA DI SEAN PENN

Ed ecco un altro momento della settimana che poteva essere top ma che si è trasformato in flop. Sean Penn una settimana fa, grazie al lavoro efficiente del suo ufficio stampa, faceva sapere di essere in Ucraina per girare un documentario da regista sulla guerra. Questa settimana, invece, ci porta a conoscenza del fatto che, di fronte al pericolo, si è visto costretto a scappare a piedi per tot chilometri. Il tutto documentato dall’immancabile fotografia a uso e consumo dei media.

In piena parabola discendente come attore e regista, si ha l’impressione che Penn abbia cercato un po’ di malsana pubblicità scordandosi che la guerra non è un film, come cantava Gerardina Trovato.

  • L’ESAGERAZIONE DELLE NOTIZIE ALLARMISTICHE

Quella dei titoli ad effetto è una piaga con cui combattiamo tutti i giorni. Riguarda quei siti che ricercano click con paroloni sensazionalisti o notizie che non sono tali ma costruzioni onanistiche di chi scrive.

In un momento particolarmente pesante come quello che stiamo vivendo, dispiace vedere come anche i maggiori quotidiani e le trasmissioni televisive ricorrano all’escamotage per suscitare terrore e paura. Basti vedere come è stata trattata la notizia sull’asteroide che avrebbe “sfiorato” la Terra. Sembrava quasi l’apocalisse di Armageddon. Per non parlare poi dei servizi poco deontologici che si vedono in tv: mostrare immagini di bambini morti o oncologici dovrebbe essere vietato per legge.

  • PAMELA ANDERSON, NIENT’ALTRO CHE LA VERITÀ

Pamela, Pamela… Una ne fa e cento ne pensa. Come giudicare se non flop la decisione di Pamela Anderson di comunicare urbe et orbi un prossimo documentario in cui, sull’onda del successo di Pam & Tommy, racconterà tutta la verità, nient’altro che la verità, su stessa?

La trovata pubblicitaria, seppur comunicativamente tempestiva, rischia però di rimescolare nel torbido ancora una volta. Non sarebbe meglio per Pamela mostrarci cosa sa fare come attrice piuttosto che sbandierare ancora ai quattro venti una storia che andrebbe dimenticata per le derive che ha preso? Il revenge porn non è spettacolo e non è arte. Senza se e senza ma.

https://www.instagram.com/p/CanTV-LP9uF/
  • MADONNA E SIMON LE BON: CHI SIAMO NOI?

L’ultimo momento flop della settimana se lo guadagnano due icone sempre al top: Madonna e Simon Le Bon. Entrambi sono alle prese con la realizzazione di due biopic, due film dedicati alle loro vite pubbliche e private. Ma hanno un problema di non poco conto che tormenta le loro notti: chi li interpreterà sullo schermo? Madonna ha puntato su tre giovanissime candidate, tra cui Julia Garner, mentre Le Bon vorrebbe Anya Taylor-Joy, la regina degli scacchi di netflixiana memoria. Really? Perché non puntare entrambi su Meryl Streep?

Non sarebbe meglio lasciare al casting le decisioni? Nessuno puntava su Rami Malek per il ruolo di Freddy Mercury, eppure l’ottimo intuito dei responsabili del casting ha portato a ciò che tutti abbiamo visto, premio Oscar compreso.

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