Rai 3 propone in prima serata la sera del 23 luglio il film Il complicato mondo di Nathalie. Diretto da David e Stéphane Foenkinos, il film di Rai 3 Il complicato mondo di Nathalie è una commedia drammatica che segue le vicende di Nathalie, una professoressa universitaria di mezza età recentemente divorziata.
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Nathalie, interpretata da Karin Viard, subisce una trasformazione radicale passando dall'essere una donna affettuosa a una persona irrefrenabilmente gelosa di chiunque la circondi. Il suo comportamento eccentricamente possessivo colpisce tutti, dal suo ex marito alla sua migliore amica, fino ad arrivare alla sua splendida figlia diciottenne Mathilde. In uno dei momenti più emblematici, Nathalie confida al suo medico: "La felicità degli altri mi fissa in faccia". E tale senso di invidia e insoddisfazione pervade tutta la sua vita, causando reazioni esagerate e imprevedibili.
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I personaggi principali
Nathalie,la protagonista del film di Rai 3 Il complicato mondo di Nathalie interpretata magistralmente da Karin Viard, è una donna complessa e tormentata. Nathalie è profondamente umana nella sua sofferenza e nelle sue azioni impulsive, spesso pentendosi subito dopo. "Agisco d'impulso e poi me ne pento", dice Nathalie stessa, incarnando un personaggio che oscilla tra la cattiveria e il desiderio di redenzione.
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Karin Viard descrive il personaggio come "una donna gelosa, non solo della figlia, ma di tutti. Una donna che affronta scelte e situazioni che la superano, che può essere orribile, ma che continuiamo ad amare perché è divertente e umana."
David e Stéphane Foenkinos, parlando della costruzione del personaggio, aggiungono: "Nathalie incarna la cattiveria con un sorriso. Ma lo fa senza premeditazione. Come dice lei stessa: ‘Agisco d'impulso e poi me ne pento'".
Mathilde, la giovane figlia di Nathalie impersonata da Dara Tombroff, è una ballerina classica di grande talento. Mathilde rappresenta la bellezza e il potenziale futuro che Nathalie vede svanire nella propria vita. La loro relazione è tesa, con Nathalie che prova un'invidia mista a un profondo amore e ammirazione per la ragazza.
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Sophie, la migliore amica di Nathalie con il volto di Anne Dorval, offre un contrappunto interessante al comportamento di Nathalie. Sophie è vittima delle azioni della protagonista, ma decide comunque di rimanere accanto all'amica, dimostrando cosa significhi veramente essere un amico fedele.
Richard, l'ex marito di Nathalie interpretato da Bruno Todeschini, è un personaggio che subisce le reazioni gelose di Nathalie, nonostante lei non sia più innamorata di lui. La loro è una dinamica aggiunge ulteriori strati alla complessità emotiva di Nathalie.
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Mélanie, supportata da Anaïs Demoustier, è, infine, una collega di Nathalie che appare in poche scene ma lascia un'impressione forte. La sua presenza fa emergere ulteriormente il contrasto tra il mondo emotivo di Nathalie e quello degli altri personaggi.
Gelosia e invidia
Il tema centrale del film di Rai 3 Il complicato mondo di Nathalie è la gelosia che Nathalie prova nei confronti di chiunque sembri avere una vita migliore della sua. Il sentimento è descritto dai registi David e Stéphane Foenkinos come un tabù sociale, specialmente quando riguarda i propri figli. "È abbastanza tabù invidiare gli altri, non sopportarli perché le loro vite sembrano migliori" osservano i registi, sottolineando quanto scandalosa e potenzialmente comica sia la questione.
Il rapporto tra Nathalie e Mathilde è uno dei punti focali della storia. Nathalie lotta con sentimenti di invidia e delusione, mentre Mathilde cerca di affermare la propria indipendenza. "Nathalie avrebbe voluto che sua figlia brillasse negli studi, mentre lei ha scelto di esprimersi con il corpo attraverso la danza", riflette Karin Viard, evidenziando le aspettative disattese che alimentano la tensione tra le due.
Nathalie attraversa una crisi di mezza età che la porta a mettere in discussione ogni aspetto della sua vita. La sua percezione del declino personale è amplificata dalla visione del futuro radioso della figlia Mathilde. Questa crisi è rappresentata attraverso azioni sempre più estreme e reazioni imprevedibili.
Il film, tuttavia, mescola momenti di intensa drammaticità con situazioni comiche, creando un tono che varia costantemente tra la commedia e il ritratto intimo. Come descrivono i registi, il tono è una combinazione di autenticità psicologica e situazioni deragliate, in cui si ride coprendosi gli occhi, dicendo: "Non posso crederci! Non lo farà davvero!".