Il diavolo in Ohio è la nuova serie tv Netflix disponibile dal 2 settembre. Gli otto episodi di cui è composta ruotano tra thriller e giallo per raccontare la storia di una misteriosa ragazza che, evasa da una setta, trova rifugio da una psichiatra ospedaliera, sconvolgendone il mondo. Con protagonista Madeleine Arthur ed Emily Deschanel (nota per essere la protagonista della serie cult Bones), Il diavolo in Ohio è tratta dall’omonimo romanzo di Daria Polatin.
Una strana presenza
Il sogno di ogni teenager è quello di adattarsi al mondo circostante. Che si tratti di seguire le ultime tendenze della moda, di memorizzare le parole dei nuovi singoli dei propri cantanti preferiti o di comportarsi nel modo giusto a scuola, è sempre una questione di adattamento al mondo circostante. Ma poi ci sono adolescenti che invece vivono realtà a cui è difficile adattarsi. È ad esempio il caso di Mae (Madeleine Arthur), la ragazza in fuga da una setta religiosa nella serie tv Netflix Il diavolo in Ohio.
Mae trova rifugio presso la psichiatra Suzanne Mathis (Emily Deschanel). Di fronte alla sua fragilità, Suzanne non vuole altro che difenderla dal contesto da cui è già fuggita. Con tre figlie già a casa, non dovrebbe essere per lei difficile far sì che Mae si adatti perfettamente alla sua nuova realtà. Non appena la giovane si sistema in casa della dottoressa, però, una serie di incidenti (apparentemente causati dalla presenza di Mae), getta tutta la famiglia nel caos.
Jules (Xaria Dotson), la figlia di Suzanne comincia allora a sospettare che c’è qualcosa di molto misterioso nel passato di Mae, sulla cui schiena è scolpito un pentagramma. Mentre cerca di svelare la storia di Mae e gli avvenimenti sinistri che sono occorsi nella città da cui è fuggita, l’intera famiglia Mathis si ritroverà a lottare per la sopravvivenza contro una setta che adora e venera il diavolo.
In fuga dalla setta
Basata sull’omonimo best seller (un horror per young adult) di Daria Polatin, la serie tv Netflix Il diavolo in Ohio si ispira a una storia realmente accaduta. Come ha spiegato Polatin, showrunner anche della serie, “il libro si basava su eventi realmente accaduti che hanno avuto luogo in Ohio. Me ne ha parlato la mia amica produttrice Rachel Miller. Molto di ciò che racconto è avvenuto realmente ma non dirò mai dove e a chi. Nella serie, seguiamo Suzanne ma sono tante le domande che ci poniamo. Perché Suzanne porta Mae a casa? Perché è così attratta da lei? E perché si spinge così lontano per aiutarla?”.
Per mantenere alta la tensione, Polatin ha anche creato una setta religiosa immaginaria che fa da sfondo all’intera vicenda. “Io e gli sceneggiatori abbiamo studiato ogni tipo di setta. Abbiamo cercato di capire come funzionassero e come manipolassero la mente delle persone. Da lì abbiamo creato una nostra setta utilizzando spunti prevenienti da culti diversi”, ha dichiarato. “Abbiamo dato origine a un’ideologia tutta nostra e scritto persino una parte del Libro delle Alleanze, il testo biblico a cui fa riferimento la setta inventata”.
“Mi interessano da sempre le storie con al centro persone che superano le avversità, affrontano le difficoltà e trovano la strada giusta per loro. È un po’ quello che accade a Mae, la cui vicenda viene raccontata dal punto di vista di Jules, la figlia adolescente della psichiatra. Mae entra in casa di Jules e prende il sopravvento: è normale che in Jules nascano frustrazione, rabbia e gelosia. Ma anche il personaggio di Suzanne è particolare. Porta Mae in casa sua e diventa quasi ossessionata dall’aiutarla e dal capire cosa le è successo. Scopriremo più avanti che ha i suoi buoni motivi per farlo”.