Iris propone la sera del 25 novembre il film Il diritto di opporsi. Dramma ispirato a una storia vera, diretto da Destin Daniel Cretton e basato su un best-seller autobiografico di Bryan Stevenson, il film di Iris Il diritto di opporsiaffronta tematiche di giustizia, discriminazione razziale e speranza, mettendo in luce le storture del sistema giudiziario americano attraverso una narrazione potente ed emotivamente coinvolgente.
La storia segue Bryan Stevenson (interpretato da Michael B. Jordan), un giovane avvocato afroamericano laureato ad Harvard, che decide di rinunciare a carriere più remunerative per dedicarsi alla difesa di persone condannate ingiustamente o che non hanno avuto una rappresentanza legale adeguata. Nel 1988, Stevenson si trasferisce in Alabama per fondare l’Equal Justice Initiative (EJI).
Uno dei primi casi di Stevenson riguarda Walter McMillian (Jamie Foxx), un uomo afroamericano condannato alla pena di morte per l'omicidio di una giovane donna bianca, malgrado la totale assenza di prove concrete e una testimonianza chiave palesemente mendace. Nel corso della sua lotta per la verità, Bryan si scontra con un sistema legale intriso di razzismo, disuguaglianze e pressioni politiche.
Accanto a Stevenson, troviamo Eva Ansley (Brie Larson), una fervente sostenitrice della giustizia sociale, che lo aiuta a gettare le fondamenta della EJI e a difendere casi disperati come quello di Walter. La narrazione si dipana tra emozionanti scene di aula di tribunale, momenti di riflessione personale e ritratti vividi dei detenuti del braccio della morte, evidenziando non solo le ingiustizie, ma anche la resilienza e il coraggio dei protagonisti.
I personaggi principali
I personaggi del film di Iris Il diritto di opporsi sono il cuore pulsante della storia, ognuno portatore di un’umanità che emerge con forza nel corso della storia. Al centro c’è Bryan Stevenson, interpretato da Michael B. Jordan. Giovane avvocato idealista, Bryan è un uomo mosso da un senso profondo di giustizia e da una compassione rara. La sua decisione di rinunciare a una carriera ricca di privilegi per combattere in Alabama a favore di chi è stato ingiustamente condannato lo rende un eroe moderno. Bryan non è solo un avvocato: è un mentore, un confidente e una fonte di speranza per i suoi assistiti.
Walter McMillian, impersonato con intensità da Jamie Foxx, è il simbolo dell’ingiustizia che il film denuncia. Condannato a morte per un crimine che non ha commesso, Walter è un uomo distrutto dal sistema, ma che trova una scintilla di speranza nel rapporto con Bryan. La loro amicizia va oltre il semplice legame tra avvocato e cliente: si trasforma in un legame umano profondo, fatto di fiducia e rispetto reciproco.
Al fianco di Bryan c’è Eva Ansley, portata sullo schermo da Brie Larson. Eva è una donna pragmatica e determinata, che mette tutto il suo impegno al servizio della causa di Bryan. Pur non essendo avvocata, il suo contributo è fondamentale per l’avvio dell’Equal Justice Initiative e per il supporto concreto e morale che offre ai casi disperati. La sua dedizione alla giustizia e il suo coraggio di esporsi in una società ostile fanno di lei una figura indispensabile nella storia.
Un altro personaggio centrale è Herbert Richardson, inscenato da Rob Morgan. Ex veterano del Vietnam, Herbert si trova nel braccio della morte per un crimine commesso sotto l’influenza di un disturbo da stress post-traumatico mai adeguatamente trattato. La sua vicenda porta alla luce la tragedia della negligenza istituzionale verso chi soffre di malattie mentali.
Infine, Ralph Myers, interpretato da Tim Blake Nelson, rappresenta il lato più complesso della vicenda legale di Walter. La sua testimonianza, manipolata dalle autorità, è stata determinante per la condanna di Walter. Ralph è un personaggio tormentato, segnato da un passato difficile, e il suo ruolo nel film mostra quanto il sistema possa approfittarsi delle persone più vulnerabili.
Giustizia e disuguaglianza
Il film di Iris Il diritto di opporsi affronta temi universali che vanno oltre la specificità della vicenda narrata, toccando corde emotive profonde e portando alla luce questioni sociali ancora attuali. Al centro del film c’è il tema della giustizia e della sua negazione. Attraverso il caso di Walter McMillian, il film mette in discussione un sistema legale che spesso discrimina in base al colore della pelle e alla classe sociale. La vicenda di Walter dimostra come la povertà e il razzismo possano trasformare una persona innocente in un capro espiatorio.
Il razzismo sistemico è un altro elemento cruciale del film. Ambientato nel profondo Sud degli Stati Uniti, Il diritto di opporsi mostra come le disuguaglianze razziali siano radicate non solo nelle istituzioni, ma anche nella mentalità di una comunità che si aggrappa a pregiudizi e stereotipi. La figura di Bryan Stevenson diventa così simbolo di una lotta contro un sistema oppressivo, che non si limita al passato ma continua a manifestarsi nel presente.
La speranza e la redenzione sono temi che attraversano tutto il film. Nonostante le avversità, Bryan si rifiuta di arrendersi, dimostrando che ogni vita ha valore e che la possibilità di redenzione dovrebbe essere un diritto inalienabile. Il film ci invita a vedere l’umanità in ogni individuo, anche in coloro che sono stati condannati, e a riconoscere che nessuno dovrebbe essere giudicato esclusivamente per i suoi errori.
Un altro aspetto fondamentale del film è il potere dell’empatia. Il rapporto tra Bryan e i suoi assistiti, in particolare con Walter, è un esempio di come la comprensione reciproca possa trasformare vite e abbattere barriere. Il diritto di opporsi ci invita a metterci nei panni degli altri e a guardare oltre i pregiudizi per vedere l’essere umano che c’è dietro ogni storia.
I vari temi, intrecciati alla narrazione, fanno di Il diritto di opporsi non solo un film di denuncia, ma anche un’opera profondamente ispiratrice, capace di spingere gli spettatori a riflettere e a interrogarsi sulle proprie responsabilità verso la giustizia e l’umanità.