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Il metodo Fenoglio: Arriva su Rai 1 la serie tv tratta dai romanzi di Gianrico Carofiglio

Il metodo Fenoglio serie tv rai 1
La trilogia sul maresciallo Fenoglio è alla base della serie tv di Rai 1 Il metodo Fenoglio, in onda dal 27 novembre su Rai 1. Protagonista ne è l’attore Alessio Boni.
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Rai 1 propone dal 27 novembre la serie tv Il metodo Fenoglio, tratta dalla trilogia Il maresciallo Fenoglio - L'estate fredda di Gianrico Carofiglio. Coproduzione Rai Fiction e Clemart, venduta in tutto il mondo dal colosso Beta Film, ha per protagonista l’attore Alessio Boni, al cui fianco troviamo Paolo Sassanelli, Giulia Vecchio, Giulia Bevilacqua, Francesco Centorame e Francesco Foti.

Con una sceneggiatura firmata da Gianrico Carofiglio con Doriana Leondeff, Antonio Leotti e Oliviero Del Papa, la serie tv di Rai 1 Il metodo Fenoglio è stata presentata in anteprima al Bari International Film&Tv Festival.

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La trama della serie tv

Il metodo Fenoglio, la nuova serie tv di Rai 1 in quattro serate, ci porta a Bari nel 1991. Il maresciallo piemontese Pietro Fenoglio (Alessio Boni) è uno degli esponenti di spicco del Nucleo Operativo. I suoi punti di forza sono l'acuto istinto investigativo e il profondo rispetto per la legge e la verità, anche se la sua apertura umana nei confronti dei criminali lo porta in diretto conflitto con i superiori.

Durante le sue ultime indagini Fenoglio ha cominciato a nutrire un sospetto che lo sta ossessionando. È convinto che la criminalità locale non sia più composta solo da un manipolo di bande rivali, ma che sia nata una vera e propria mafia barese. Eppure, le sue indagini personali non trovano ancora riscontri pratici e vedono l'opposizione dei suoi superiori.

Nei giorni successivi all'incendio doloso del Teatro Petruzzelli, cuore pulsante della città di Bari, la tensione è alle stelle: agguati, uccisioni e casi di lupara bianca creano un clima di terrore che rende impossibile la vita in città. E Fenoglio non riesce a decifrare le ragioni di quell'esplosione di violenza senza precedenti. Fino a quando non emerge un fatto inatteso e sconvolgente: il figlio di Nicola Grimaldi (Marcello Prayer), il boss più potente e spietato del territorio, è stato sequestrato.

Durante le indagini svolte in collaborazione con l'appuntato Pellecchia (Paolo Sassanelli), i cui modi spicci si scontrano con l'atteggiamento legalitario del suo superiore, e guidate dalla scontrosa e carismatica PM Gemma D’Angelo (Giulia Vecchio), Fenoglio vuole vederci chiaro. Scopre che il boss ha pagato un riscatto per riavere suo figlio, ma che il bambino non è mai tornato a casa.

I sospetti di tutti si concentrano su Vito Lopez (Michele Venitucci), ex braccio destro del boss Grimaldi: la fortissima amicizia che li ha legati per anni è, infatti, entrata in crisi ed è sfociata in una lotta fratricida e mortale. Ma è davvero Lopez l’artefice della faida oppure è solo un ennesimo capro espiatorio in una guerra criminale senza vincitori né vinti?

La domanda tormenta Fenoglio, mentre sul livido orizzonte delle vicende nazionali si consuma l’attacco di Cosa Nostra al cuore dello Stato con i massacri mafiosi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle rispettive scorte. La risposta alla domanda che toglie il sonno a Fenoglio la darà un’indagine diversa da tutte le altre, che porterà a scoprire una verità sorprendente.

Alessio Boni e Giulia Bevilacqua nella serie tv di Rai 1 Il maresciallo Fenoglio.
Alessio Boni e Giulia Bevilacqua nella serie tv di Rai 1 Il maresciallo Fenoglio.

Un personaggio raro

Il metodo Fenoglio, la serie tv targata Rai 1, propone una narrazione intima ed epica a un tempo, che ci conduce all’interno di una “zona grigia” dove diventa difficile, se non impossibile, distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

“Trasporre per immagini in una serie televisiva l’opera di Gianrico Carofiglio è stato un grande privilegio e allo stesso tempo una sfida elettrizzante”, ha commentato il regista Alessandro Casale. “Il mio obiettivo è stato quello di ricostruire il più fedelmente possibile le atmosfere che caratterizzavano la città di Bari, capoluogo pugliese, che fu teatro delle vicende criminali dei primi anni Novanta del secolo scorso che si dipanano nella serie. Una città, Bari, in cui il nostro protagonista Fenoglio, maresciallo del nucleo operativo dei Carabinieri, affronta importanti e delicate indagini nei mesi più caldi della lotta alla criminalità organizzata italiana di quegli anni”.

Ha poi aggiunto il regista: “Pietro Fenoglio è un personaggio raro. Crede in quello che fa e cerca di farlo a tutti i costi, pur restando nei confini che lui stesso si è scelto. E questi confini si chiamano Legge. Per accompagnare il Maresciallo nelle sue complesse indagini ho scelto attori e ambientazioni estremamente legati al territorio, atti a rendere la sua attività investigativa assolutamente credibile. Insomma, una scelta, per me, necessaria per calare gli spettatori nella cruda realtà di quel periodo”.

Il metodo Fenoglio serie tv rai 1
Alessio Boni, Francesco Centorame, Paolo Sassanelli e Giulia Vecchio.

I personaggi principali

Conosciamo da vicino quali sono i personaggi che animano la serie tv di Rai 1 Il metodo Fenoglio.

  • Pietro Fenoglio (Alessio Boni)

Piemontese, è un alto maresciallo dei carabinieri in forza al Nucleo Operativo di Bari. Non ama le armi e non ama arrestare le persone, anche se si tratta di una parte inevitabile del suo lavoro. È colto (anche se autodidatta), un lettore appassionato, amante della musica classica, della lirica e della pittura. Questo fa di lui una mosca bianca e suscita un'istintiva diffidenza tra i suoi colleghi. Ne è consapevole e non fa nessuno sforzo per attenuarla.

Carabiniere quasi per caso, è figlio di un appuntato e mai avrebbe pensato di seguire le orme paterne. Solo dopo la morte del genitore ha deciso di fare il concorso nell'Arma, sorprendendo anche se stesso con questa scelta e con una contraddizione con cui farà i conti per tutta la vita. Si è trasferito a Bari ormai da dieci anni quando la storia ha inizio. È lì che ha conosciuto la sua compagna, Serena, con la quale vive un rapporto appassionato e giocoso, anche se a volte offuscato dai dubbi che Fenoglio trasporta dalla vita professionale alla sua sfera privata.

  • Antonio Pellecchia (Paolo Sassanelli)

Appuntato dei Carabinieri, Antonio è uno sbirro vecchia maniera, manesco, poco incline alle distinzioni sottili, considera le garanzie processuali una perdita di tempo. È però dotato della capacità di vedere il mondo dal punto di vista dei criminali e ha una fitta rete di confidenti che gli consente di avere notizie e informazioni aggiornate.

Lui e Fenoglio sono pianeti lontani anni luce. Pellecchia è insofferente alla cultura legalitaria del suo superiore, detesta la mente giuridica di Fenoglio, ma sotto sotto lo ammira proprio per la capacità di attraversare ogni situazione, anche la più scabrosa, senza mai farsi sporcare. Separato, ha scarsi contatti con la ex moglie. Da qualche mese sua figlia Ketty ha manifestato l’intenzione di stabilirsi a Bari per prepararsi agli esami di maturità. Pellecchia adora Ketty, pur non avendo mai vissuto con lei e, mentre cerca di riscoprire il ruolo di padre, l'indagine che conduce con Fenoglio fa venire a galla un segreto che Antonio sperava di aver lasciato nel passato.

  • Serena Morandi (Giulia Bevilacqua)

Donna brillante ed estroversa, dotata di senso dell'umorismo e capace di stanare Fenoglio, di farlo sorridere anche nei momenti difficili. Istruita e indipendente, Serena viene da una famiglia della media borghesia e da diversi anni insegna lettere in un liceo classico, sempre con piglio ribelle. Innamorarsi di un carabiniere come Fenoglio e addirittura sposarlo è stato un atto anticonformista che ha colto tutti di sorpresa. Il loro rapporto è un amore maturo, nato solo da qualche anno. Ma è proprio grazie a lui che Serena comincia a sentirsi emotivamente stabile, pronta a formare una famiglia vera e propria e ad avere un figlio.

  • Gemma D'Angelo (Giulia Vecchio)

Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Gemma D’Angelo appartiene alla schiera di magistrati che il Presidente Cossiga definì “giudici ragazzini”. Ha trascorso i primi anni di servizio in una procura di frontiera in Calabria. È indipendente, coraggiosa, ha imparato a convivere con la paura, l’orrore, l’inquietudine. Per questo risulta fredda, distaccata. E forse è anche questo il motivo per cui nella sua vita sentimentale al momento non c'è nessuno.

Il ritorno a Bari fa riemergere una vecchia ferita che Gemma sperava di essersi lasciata alle spalle: la morte per overdose di suo fratello Filippo, che l’ha allontanata dai genitori. Soprattutto dalla madre greca, Katerina, che nel frattempo si è ricostruita una vita nella sua terra. Per Gemma, invece, ricostruire la propria vita non è facile. I dettagli della morte di Filippo sono contraddittori e le tolgono il sonno. Sa che quella è l'indagine della sua vita e che deve trovare la verità a tutti i costi.

  • Vito Lopez (Michele Venitucci)

Criminale per scelta, Vito proviene da una famiglia della piccola borghesia estranea agli ambienti malavitosi. Fin da ragazzino mostra insofferenza per le regole che la sua famiglia osserva e manifesta una propensione fuori dal comune alla violenza, oltre a straordinarie capacità di ragionamento, strategia e controllo sui propri impulsi. Durante la detenzione per una rapina a mano armata, si fa rispettare e si guadagna un rapido prestigio criminale che attira le attenzioni di Grimaldi, anch'egli detenuto.

Il boss individua in quel ragazzo poco più che ventenne l'uomo giusto per affiancarlo nella guerra carceraria contro lo strapotere dei camorristi napoletani. Gli propone perciò di affiliarsi all'associazione segreta Società Nostra. Vito accetta e da quel momento i loro destini saranno legati fino alla drammatica guerra mafiosa che li vedrà rivali all'inizio degli anni '90. Il loro sodalizio, oltre che delle vicende criminali, si è alimentato di profondi legami umani: Lopez è stato il padrino di battesimo del piccolo Damiano Grimaldi e il bambino l'ha sempre considerato un punto di riferimento, uno zio che lo capiva più del padre.

  • Nicola Grimaldi (Marcello Prayer)

Boss di una vasta organizzazione criminale, ha cominciato giovanissimo, passando dai piccoli furti alle rapine, allo spaccio di droga e alle estorsioni. Quando è detenuto nel carcere di Bari, all'inizio egli anni '80, è un criminale pericoloso e temuto, di fatto però è un delinquente comune. Il suo passaggio a un diverso livello criminale avviene nel corso della guerra che si scatena tra i detenuti pugliesi e i camorristi napoletani per il predominio nelle carceri.

In qualche mese, quasi dal nulla, sorge un'associazione mafiosa composta da centinaia di persone. Grimaldi ne diventa il capo, temuto e rispettato, e governa tutti i traffici, illeciti o apparentemente leciti, delle zone a nord di Bari. Ma a gestire tutto questo potere, Grimaldi è solo. E in quella solitudine alimentata dalla cocaina diventa paranoico. Si convince dell'esistenza di complotti per spodestarlo. Ne deriva una sempre più forsennata escalation di delitti, una vera e propria frenesia omicida che culminerà nello scontro con Lopez.

Il metodo Fenoglio: Le foto della serie tv

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