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Il mio amore è un fiore di ciliegio: Amore, malattia e riflessione sociale nel film Netflix

Da un best seller, arriva su Netflix Il mio amore è un fiore di ciliegio, un film che coniuga una tragica storia d’amore con una riflessione sul peso che gli anziani hanno sulla società. Preparate i fazzoletti.
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Il mio amore è un fiore di ciliegio è il film romantico giapponese che Netflix propone dal 24 marzo. È una storia d’amore che racchiude la fugacità e la bellezza dei fiori di ciliegio ed è tratto dall’omonimo best seller di Keiichi Uyama. La storia ruota intorno all’aspirante fotografo Haruto, che si innamora perdutamente della sua parrucchiera Misaki. Quando trova il coraggio di chiederle di uscire con lui, tutto sembra andare per il meglio. Ma una rara malattia porterà Misaki a invecchiare rapidamente.

Un racconto ammonitore sulla natura effimera della vita

Diretto da Yoshihiro Fukagawa, il film Il mio amore è un fiore di ciliegio è un dramma sentimentale che, disponibile su Netflix, promette di commuovere e far riflettere sulla natura effimera dell’esistenza ma anche sul peso economico ed emotivo che gli anziani impongono alle loro famiglie. A prima vista la storia sembra soltanto la versione giapponese di Old, film di M. Night Shyamalan uscito l’anno scorso al cinema: si tratta invece di un racconto ammonitore sui pericoli nati dallo sfidare la sorte.

Honoka Matsumoto interpreta Misaki, una giovane e disarmante parrucchiera che viene colpita da una rara patologia. Il suo corpo comincia a invecchiare rapidamente proprio nel momento in cui fa la conoscenza del suo primo grande amore, Haruto, portato in scena da Kento Nakajima.

Nel segno dei ciliegi

Haruto aspira a diventare un fotografo ma non ha la sicurezza o la determinazione per inseguire il suo sogno. Tuttavia, mente a Misaki per impressionarla e le racconta di essere un fotografo professionista. Euforica, la ragazza gli taglia quasi un orecchio e, per scusarsi, decide di accompagnarlo a fotografare i fiori di ciliegio. Nasce da qui il titolo del film, Il mio amore è un fiore di ciliegio, disponibile dal 24 marzo su Netflix.

In Giappone è in corso la famosa stagione dei sakura. E i fiori di ciliegio fanno da collante all’amore tra Haruto e Misaki e diventano il simbolo della passione di Haruto per la cattura dei momenti più fugaci della vita per preservarli in eterno. Dopo una serie di appuntamenti a volte imbarazzanti, la coppia trascorre la prima notte insieme. Al mattino, però, Misaki se ne va per non tornare mai più. Haruto è ovviamente sconvolto, confuso e sorpreso. Le sue richieste di spiegazione rimangono senza risposte e, alla fine, è costretto ad andare avanti con la sua vita.

Kento Nakajima e Honoka Matsumoto in Il mio amore è un fiore di ciliegio.
Kento Nakajima e Honoka Matsumoto in Il mio amore è un fiore di ciliegio.

Un peso enorme

Le prime fasi dell’amore tra Haruto e Misaki in Il mio amore è un fiore di ciliegio, film original Netflix, sono quasi infantili, divertenti, esilaranti e irritanti. Per certi versi, danno quasi fastidio. Tuttavia, quando le condizioni di Misaki diventano chiare, è evidente la ragione di tale scelta narrativa, che fa da contrasto alla disperata malattia di Misaki.

Nel giro di pochi mesi, la vivace Misaki diventa un’anziana dai capelli grigi e le mille rughe. Pian piano, la storia lascia maggior spazio alla malattia e a come la ventenne la vive, supportata dal fratello maggiore e dalla sua fidanzata. I due sono quelli che maggiormente lottano per farla star bene e affrontare il peso economico della difficile situazione. Ed è grazie a loro che il regista Fukagawa introduce un’acuta e attenta riflessione sulla società giapponese, una società in cui la popolazione anziana è maggiore di quella giovane e grava su questi.

Il mio amore è un fiore di ciliegio: Le foto del film

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