Il mio finto ragazzo è il film lgbtqia+ che Prime Video propone in esclusiva a partire dal 24 giugno. Diretto da Rose Troche, racconta la storia di un giovane gay che rimane intrappolato in una rete di bugie dopo che il suo migliore amico gli inventa una finta relazione sui social media.
Sullo sfondo della città di New York, in cui tutti sembrano perennemente alla ricerca di una nuova e più promettente app di incontri o di un profilo che catturi la loro attenzione, Il mio finto ragazzo offre spunti di riflessione su quello che è diventato l’amore oggi. Con qualche critica all’iper-connessa società dei social.
Cosa racconta il film
Il mio finto ragazzo, il film targato Prime Video, comincia con il giovane stuntman Andrew (Keiynan Lonsdale) reduce dalla relazione con Nico (Marcus Rosner), un egocentrico attore di soap opera. La loro era quella che si definisce una relazione tossica. Dirsi addio non è così semplice come sembra, soprattutto quando l’altro insiste per avere una seconda possibilità.
Per aiutare a modo loro Andrew, gli amici Jake e Kelly (Dylan Sprouse e Sarah Hyland) decidono di creare “Cristiano Maradona” (!), un perfetto fidanzato da esibire sui social media. Sperano così di risolvere il problema a suon di fotomontaggi e informazioni false ma non sanno ancora di complicare ulteriormente la vita di Andrew. Del resto, sin dall’inizio Andrew non è contento dell’intervento ma lo stratagemma sembra funzionare e almeno per un po’ riesce a togliersi Nico di dosso.
Cristiano diventa virale e famoso in tutto il mondo in breve tempo. Ma, nella vita reale, Andrew incontra a un corso di cucina il ragazzo dei suoi sogni, Rafi (Samir Salem), un affascinante proprietario di un ristorante. Andrew dovrà allora trovare un modo per porre fine all'altra finta storia, sfuggire dall’ex geloso e conquistare il cuore di Rafi.
I danni del falso profilo
Il film Il mio finto ragazzo, targato Prime Video, è una commedia romantica con interessanti spunti sociali. Riesce nell’intento di sottolineare quanto sia complicata la vita di un giovane gay del XXI secolo e di criticare l’ascesa e l’impatto dei social media. Attraverso Drew, il giovane stuntman apertamente gay alla ricerca del vero amore, il pubblico viene portato in una vicenda che è al contempo divertente, dolce e affascinante.
Nel creare il finto profilo di Cristiano, Jake – spinto dalla “fidanzata” Kelly – desidera che Andrew si lasci alle spalle la relazione tossica e piena di tradimenti che ha vissuto con Nico. Tuttavia, è interessante notare come la creazione di Cristiano non sia altro che un modo per Jake di cercare e trovare quell’apprezzamento e quel seguito che mancano nella sua vita reale. Ecco perché, ad esempio, vuole continuare a mantenere in vita Cristiano anche quando Andrew e Kelly lo supplicano di mettere fine al gioco. Il suo rifiuto causa problemi sia professionali sia personali ad Andrew. Fino al punto che anche lo stesso Nico comincia a sospettare che le cose potrebbero non essere come sembrano.
Seguendo il piano di Jake, Andrew affronta una crisi morale (giusta) nel momento in cui incontra Rafi. Incerto se Rafi sia gay o semplicemente troppo amichevole, Andrew comincia a passare molto tempo con lui. Inizia così a chiederesi se in qualche modo non dia l’impressione di star tradendo il (finto) fidanzato. E, come se non bastasse, non può nemmeno dire la verità per non passare come bugiardo o millantatore agli occhi di Rafi.
Quella di Andrew è una situazione davvero imbarazzante e apparentemente senza via d’uscita. Cristiano ha tre milioni di followers su Instagram ed è diventato un influencer. Rafi è consapevole che Andrew non è sulla piazza e non farebbe mai il primo passo.
Andrew ha allora una sola cosa da fare: porre fine alla relazione con Cristiano. Ma è qui che sorge un ostacolo di non poco conto: come si conclude una relazione con un fidanzato che non esiste?
Una commedia romantica
Sebbene spesso sia poco credibile (come si raggiungono tre milioni di follower all’istante resta ad esempio un mistero), Il mio finto ragazzo – su Prime Video dal 24 giugno - è un film che presenta personaggi gay ed etero che per una volta non cadono nei soliti stereotipi. Per certi versi, può ricordare Fire Island per le questioni trattate ma il film Disney+ ha una dose di divertimento e volgarità maggiori.
Andrew e Rafi sono personaggi a cui presto ci si lega: si fa il tifo per loro e i momenti che trascorrono insieme sono abbastanza affascinanti e dolci. Certo, sarebbe stato bello se la sceneggiatura esplorasse maggiormente il loro legame piuttosto che divagare (spesso a vuoto) sulla sottotrama che coinvolge Jake, Kelly e la loro occasionale relazione.
Ma non dimentichiamo che, dopotutto, Il mio finto ragazzo è una commedia romantica. Le critiche all’uso dei social avrebbero potuto essere più pungenti così quelle relative alle app di incontri lgbtqia+ ma non dimentichiamo che alla commedia romantica viene chiesto prima di tutto di far sognare con l’happy end che tutti vogliono. E, diciamocelo pure, alla fine ci dispiace un po’ per Nico, personaggio reso memorabile dalla bravura dell’attore Marcus Rosner.