Il film Il piacere è tutto mio arriva in sala il 10 novembre, grazie a BiM Distribuzione. Forte del successo riscontrato al Festival di Berlino 2022 e delle quattro importanti candidature ai British Independent Film Awards, il lungometraggio di Sophia Hyde è pronto a farci riflettere con la sua buona dose di divertimento e ironia sul piacere sessuale.
Emma Thompson e Daryl McCormack interpretano rispettivamente Nancy Stokes e Leo Grande. Ex insegnante di religione, alla ricerca di avventura e buon sesso, Nancy si rivolge a Leo, un giovane escort che ha tutto ciò che serve per farle provare e conoscere la felicità.
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Sesso è tabù?
Cos’è la felicità per Nancy Stokes, la protagonista del film Il piacere è tutto mio? La risposta non è così scontata come sembra. L’orgasmo che non ha mai provato è la prima risposta che potrebbe saltare alla mente. Sì ma… ed è dietro al “ma” che si nascondono tematiche molto più profonde di quelle che di primo acchito siamo portati a individuare.
Nancy ha trascorso tutta la vita al fianco del marito, un uomo per cui il sesso era fatto di limiti e tabù. Ha insegnato religione e ha sempre portato avanti il baluardo della moralità, mettendo in secondo piano le sue esigenze di donna. Figlia di una società in cui i tabù prevalgono sul desiderio fino a stroncarlo, non si è mai sentita libera di esplorare il proprio corpo. Mai “stramberie” a letto: è sempre rimasta sdraiata lasciando che a far tutto fosse un marito per cui il sesso orale era sinonimo di umiliazione. Non parliamo poi di altre pratiche e altre libertà sotto le lenzuola, al punto che Nancy, nonostante i suoi sessant’anni, non ha mai provato un orgasmo.
Tutto il contrario di Leo Grande, giovane discendente di una famiglia irlandese iper cattolica. La voglia di esplorare la sessualità lo ha caratterizzato sin da adolescente, portandolo a scegliere un mestiere che, al di là delle semplici battute da bar, porta felicità a chi lo chiama. È una missione, la sua, dopotutto che non si riduce alla mera posizione del missionario. Sicuramente, avete riso nel leggere la frase precedente. E il perché lo avete fatto è semplice: il sesso rimane un argomento tabù di cui si fa fatica a parlare apertamente.
Quando ci confrontiamo sul sesso, non siamo mai onesti fino in fondo. Tendiamo a magnificare ogni nostra performance, a raccontare atti mirabolanti, a elogiare le nostre performance da circo equestre. Oppure tendiamo ad arrossire e a nasconderci dietro sorrisetti ammiccanti per celare quello che è l’imbarazzo per qualcosa che non conosciamo fino in fondo. Le nostre posizioni pubbliche sono ambivalenti: siamo dei Rocco Siffredi o delle Valentina Nappi oppure ci trasformiamo in preti e suore. Ma nemmeno perché spesso, come recita una battuta di Nancy nel film Il piacere è tutto mio, anche le suore ne sanno più di noi sull’argomento.
Nancy e Leo, invece, sul sesso si confrontano in maniera aperta. La loro connessione e intimità diventa potente. Ma non perché si lanciano in sequenze hard vietate ai minori. No, molto più semplicemente Leo aiuta Nancy a scoprire il proprio corpo e a vincere le paure sui suoi difetti, la vergogna sulle sue fantasia e la ritrosia anche a parlare delle sue frustrazioni sessuali. In quattro incontri, Nancy rinasce come donna ma la sua è una rinascita prima di tutto emotiva e solo alla fine fisica. E la libertà dai limiti e dalle imposizioni la rende libera.
Il piacere è tutto mio: Le nuove foto del film
1 / 39La videointervista al cast
A raccontarci meglio perché Il piacere è tutto mio è un film che andrebbe mostrato a ogni corso di educazione sessuale è il cast in una videointervista che vi mostriamo in anteprima esclusiva. La regista Sophia Hyde e gli attori Emma Thompson e Daryl McCormack ci prendono per mano e ci spiegano perché libertà e piacere diventano sinonimi di felicità. Senza distinzione di età o genere di appartenenza. Liberiamo i nostri corpi dalla vergogna, dal giudizio altrui e dalla disonestà intellettuale: concediamoci la normalità di regalarci un orgasmo senza sensi di colpa.