Arriva il 16 novembre su Netflix il film Il prodigio, basato sull’omonimo romanzo di Emma Donoghue e diretto dal regista cileno Sebastian Lelio. Il prodigio vede l’attrice Florence Pugh nei panni di un’infermiera nell’Irlanda del XIX secolo, assunta per indagare sul caso di una ragazzina che non mangia da quattro mesi.
La trama del film Il prodigio
Il regista cileno Sebastian Lelio ha dato un contributo significativo alla rappresentazione dell’universo cinematografico femminile. I suoi sono ritratti di donne che difficilmente vengono raccontati sullo schermo, basti pensare alle protagoniste di Gloria o Disobedience. Il prodigio, il nuovo film che ha realizzato per Netflix, non è da meno. Ci presenta infatti un’altra formidabile protagonista femminile: Lib Wright.
Lib (Florence Pugh), un’infermiera veterana che ha seguito la campagna in Crimea di Florence Nightingale, arriva nelle Midlands irlandesi per un compito insolito: è stata assunta per capire com’è possibile che Anna O’Donnell (Lila Kord Cassidy), una ragazzina di undici anni, sia sopravvissuta quattro mesi senza aver toccato cibo.
Mentre nel villaggio si presentano sempre più numerosi turisti, il consiglio comunale vuole risposte concrete e, per tale ragione, si è rivolto a Lib che, con l’aiuto di una suora, deve determinare quale sia la causa principale di tale “miracolo”. Turbata dal fervore religiosa che ostacola le sue indagini e assillata dalle informazioni richieste dall’ambizioso giornalista londinese William Byrne (Tom Burke), Lib si rende presto conto che devono essere prese misure straordinarie per salvare Anna da una situazione sempre più instabile.
Fede e scienza si ritrovano dunque contrapposti nel film Netflix Il prodigio: toccherà a Lib capire quale delle due abbia ragione o se entrambe abbiano la spiegazione giusta a quanto avvenuto.
Da un romanzo di Emma Donoghue
Il prodigio, film targato Netflix, si rifà al romanzo di Emma Donaghue, pubblicato nel 2016. Ambientato nelle Midlands irlandesi del 1859, un decennio dopo la Grande Carestia, il racconto di Donoghue trasporta nel mondo, materialmente povero ma spiritualmente ricco, di Anna O’Donnell, una ragazzina di undici anni che, sebbene abbia smesso di mangiare da quattro mesi, gode di ottima salute. Si tratta di un miracolo o di una bufala? A cercare la risposta, nell’arco di 15 giorni, è l’infermiera Lib Wright.
“Il romanzo mi ha molto commossa”, ha dichiarato la produttrice Tessa Ross. “Copre tantissimi temi: la fede, la condizione femminile, il corpo delle donne, l’amore e la famiglia”. Ma, ovviamente, non sono solo questi gli argomenti su cui il film si concentra. “In primo luogo, è presente la lotta tra superstizione e religione, fede e scienza, sullo sfondo di una società alle prese con un enorme trauma da cui deve ancora guarire. Ma il film è anche la storia di una donna che, per amore, salva una ragazzina da una situazione molto difficile”.
“Quello che più mi interessava del romanzo era il coraggio della protagonista di sfidare l’oppressione maschile”, ha specificato il regista Sebastian Lelio. “Ma anche l’amore che la spinge a fare anche l’impossibile per salvare Anna. Dal romanzo, ho appreso anche aspetti storici che non conoscevo, a partire da un fenomeno molto comune nell’epoca in cui è ambientato, ovvero il digiuno delle giovani ragazze. Metaforicamente, il digiuno di Anna è paragonabile a quello vissuto dall’intera nazionale una decina di anni prima, ma storicamente il caso delle ragazze che sopravvivono senza mangiare sono più di una cinquantina nella storia tra il XVI e il XX secolo”.
Le protagoniste
Protagonista del film Netflix Il prodigio è l’attrice Florence Pugh, reduce dal successo di Don’t Worry, Darling. “Florence è un’attrice meravigliosa”, ha affermato Sebastian Lelio. “Nel film, è impossibile non stare dalla parte di Lib Wright, il suo personaggio. Florence è presente in ogni scena e ha attraversato ogni gamma di emozioni in base alle situazioni che Lib è chiamata ad affrontare: bugie e inganni che il patriarcato e la religione vogliono far prevalere sulla verità”.
Anna, l’undicenne che ha digiunato per quattro mesi, ha il volto di Kila Lord Cassidy, scelta dopo un lungo processo di casting. “È stato commovente vedere il suo provino”, ha ricordato Lelio. “Sono rimasto colpito da come una ragazza della sua età fosse capace di restituire la complessità del personaggio, cogliendone ogni sfumatura”. Kila Lord Cassidy è figlia dell’attrice Elaine Cassidy, scelta in un incredibile mix di realismo e fantasia per interpretare Rosaleen, la madre di Anna.