Arriva al cinema il 28 marzo distribuito da Wanted Cinema Il teorema di Margherita, presentato allo scorso Festival di Cannes. Diretto da Anna Novion e interpretato da Ella Rumpf (Miglior rivelazione femminile ai César 2024 per il ruolo), il film Il teorema di Margherita racconta la storia di Margherita, una brillante dottoranda in Matematica presso la Scuola Normale di Parigi. Il suo futuro sulla carta sembra essere già pianificato: è l’unica donna del suo corso e sta per terminare la tesi che dovrà esporre davanti a una schiera di ricercatori.
Arrivato il grande giorno, un piccolo errore fa crollare tutte le sue certezze. Margherita decide quindi di mollare tutto e ricominciare da capo. Il professor Werner (Jean-Pierre Daroussin), che fino ad allora l’aveva seguita con benevolenza, le impone di collaborare con un altro studente, Lucas (Julien Frison), mentre lei stringe la prima amicizia della sua vita con Noa, che vive per la danza.
Dopo anni dedicati solo allo studio, Margherita dovrà imparare a destreggiarsi anche nella vita di relazione per cercare di riscattarsi e arrivare ad affrontare il teorema di Goldbach, considerato irrisolvibile, e forse a scoprire l’amore.
Vediamo subito il trailer del film Il teorema di Margherita in anteprima esclusiva.
Spunti di riflessione
Dopo lo straordinario La natura dell’amore (premiato con il César al miglior film straniero, battendo il superfavorito Oppenheimer), Wanted Cinema prosegue con la distribuzione di titoli che permettono di riflettere su tematiche che per la Gen Z sono fondamentali. Nel caso del film Il teorema di Margherita il faro si accende sul gap di opportunità e facilità di percorso che uomini e donne affrontano in ambienti di studio e di lavoro legati soprattutto agli ambiti scientifici. Si tratta di una questione che già sulle pagine di TheWom.it avevamo affrontato con Gabriella Greison.
“Il mondo della matematica - e di conseguenza quello della Scuola Normale Superiore (o ENS) - è stato poco rappresentato nei film, così come lo è stata ancor di meno un’eroina matematica. Il mio incontro con Ariane Mézard, una delle poche e più grandi matematiche francesi, è stato decisivo”, ha raccontato la regista Anna Novion sulla genesi del suo lungometraggio.
“Siamo diventate amiche all’istante, ci siamo come comprese a vicenda, il che è stato molto commovente. È una donna sensibile, determinata, sincera e affabile. Irradia attorno a sé una forza incredibile insieme ad una forte vulnerabilità e una grande consapevolezza di sé, senza saccenza. È anche stata la prima persona che mi abbia mai parlato di matematica in senso artistico, incrociandola con la poesia, l’immaginazione e tutto ciò che mi spinge ad essere una regista. Mentre parlava della sua passione, era come se parlasse anche della mia”.
Il teorema di Margherita è un coming of age nell’affascinante mondo della matematica che vede protagonista una giovane donna in un contesto da sempre fortemente maschile. Le figure incisive della madre (Clotilde Courau) e di un’amica (Conia Bonny) di Margherita contribuiscono a dare al film una forte connotazione femminile.
Ma il contraltare maschile del cast non è da meno, grazie alle convincenti interpretazioni di Julien Frison nei panni di un compagno di studi altrettanto brillante e soprattutto di Jean-Pierre Darroussin nei panni del duro professore di Margherita. Tra i maggiori attori francesi in attività, Darroussin ha al suo attivo circa cinquanta titoli con importanti registi come Alain Resnais, Jean-Jacques Annaud, Aki Kaurismaki e, soprattutto, Robert Guediguian, con il quale ha girato più di dieci film.