Prime Video propone dall’11 agosto il film Il vangelo secondo Clarence. Diretto dal visionario Jeymes Samuel, il film Prime Video Il vangelo secondo Clarence è una nuova audace interpretazione del Nuovo Testamento e della storia senza tempo di Cristo. Clarence (interpretato da LaKeith Stanfield), furbo ma sfortunato, sta lottando per trovare una vita migliore per la sua famiglia, mentre cerca di liberarsi dai debiti.
Affascinato dal potere e dalla gloria del Messia e dei suoi apostoli, rischia tutto per tracciare il proprio cammino verso una vita divina, scoprendo infine che il potere redentore della fede potrebbe essere la sua unica via d'uscita.
Il vangelo secondo Clarence è un film che mescola elementi di finzione storica con temi religiosi e sociali, ambientato nel contesto del primo secolo in Palestina. La storia utilizza una varietà di fonti, tra cui la Bibbia e diversi testi apocrifi come il Vangelo dell'Infanzia di Tommaso, il Vangelo di Tommaso, il Vangelo di Giuda e il Vangelo di Maria (Maddalena). Inoltre, integra elementi della filosofia israelita ebrea nera, creando una rappresentazione alternativa e provocatoria della storia di Gesù.
La trama del film
Il protagonista del film Prime Video Il vangelo secondo Clarence, interpretato da LaKeith Stanfield, è un giovane ebreo nero che vive in una Palestina oppressa dai romani caucasici. Il film lo dipinge come un uomo socio-economicamente svantaggiato, in lotta per la sopravvivenza in un sistema che sembra essere contro di lui. Clarence, innamorato di Varinia (Anna Diop), cerca disperatamente di migliorare la sua posizione sociale e ottenere il riconoscimento desiderato. Tuttavia, dopo aver perso tutto in una corsa di carri truccata, si trova profondamente indebitato e in cerca di riscatto.
Durante una fase di alterazione mentale causata da una strana sostanza, Clarence ha un'illuminazione: si proclamerà il tredicesimo apostolo di Gesù, nonostante il suo scetticismo riguardo all’origine divina del Messia. Questa sua dichiarazione è accolta con scetticismo dagli altri apostoli, specialmente Pietro (Jacobi Howard), Giuda (Michael Ward) e dal suo stesso fratello gemello Tommaso. Giuda suggerisce a Clarence di liberare gli schiavi gladiatori per dimostrare la sua devozione, ma Clarence si trova di fronte all'opposizione del crudele Asher il Torturatore (Babs Olusanmokun). Nonostante le avversità, Clarence riesce a liberare solo Barabba, interpretato da Omar Sy, che si autoproclama immortale.
Riflessioni Filologiche e Filosofiche
Il film Prime Video Il vangelo secondo Clarence affronta vari temi complessi, tra cui il ruolo del Messia, l'oppressione etnica e la natura della fede. La rappresentazione di Gesù e degli apostoli come uomini neri è una scelta deliberata che sottolinea le dinamiche razziali e di potere, contrapposte alla figura dell'oppressore romano, rappresentato come bianco. Tale contrapposizione mira a evidenziare le ingiustizie e le disuguaglianze strutturali del tempo, ma anche a provocare una riflessione sulle rappresentazioni storiche e culturali della figura di Gesù.
Clarence, nonostante il suo cinismo iniziale, si impegna in un percorso di pseudo-santità, replicando i miracoli di Gesù con l'aiuto del suo amico Elijah (R. J. Cyler). Tuttavia, mentre Clarence tenta di sfruttare il sistema per il proprio beneficio, il film sottolinea l'impossibilità di vincere in un sistema corrotto. Ciò è simbolizzato dalla sua decisione finale di sacrificare tutto per liberare gli schiavi, un gesto nobile che, però, non soddisfa il debito con Jedediah il Terrebile (Eric Kofi-Abrefa), che rappresenta le aspettative e i giudizi della comunità su Clarence.
Temi Socioculturali e Religiosi
Il film Prime Video Il vangelo secondo Clarence tocca temi delicati come l'oppressione sistematica, l'ineguaglianza etnica e la validità delle narrazioni religiose tradizionali. Critica apertamente il ruolo delle istituzioni religiose nel perpetuare l'oppressione, suggerendo che la figura di Gesù, come comunemente rappresentata, non ha liberato veramente i neri oppressi. Tale messaggio è ulteriormente amplificato dal contrasto tra Clarence e la figura di Benjamin (interpretato da Benedict Cumberbatch), un uomo bianco che diventa un falso messia, confuso con Gesù nella tradizione successiva.
Il film non solo sfida la narrativa biblica tradizionale ma utilizza anche elementi dai Vangeli gnostici, sostenendo implicitamente la loro legittimità rispetto ai testi canonici del Nuovo Testamento. Questa scelta narrativa suggerisce una visione critica del cristianesimo tradizionale, visto come una costruzione che non serve realmente i bisogni dei più oppressi.