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Il viaggio di Yao: dalla Francia all’Africa e ritorno per scoprire se stessi e l’altro

Va in onda su Rai Movie il film Il viaggio di Yao, una commovente favola di formazione e integrazione con due straordinari protagonisti: Omar Sy e il piccolo Lionel Basse.
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Rai Movie propone il 24 luglio in prima serata il film Il viaggio di Yao. Diretto da Philippe Godeau, il film di Rai Movie Il viaggio di Yao racconta la storia di Seydou Tall, un celebre attore francese di origini senegalesi, che decide di fare un viaggio in Senegal per scoprire le sue radici.

La trama prende avvio quando Seydou, durante un viaggio promozionale a Dakar, incontra Yao, un bambino che ha percorso centinaia di chilometri per incontrare il suo idolo. Toccato dalla determinazione e dall’innocenza del piccolo, Seydou decide di accompagnarlo nel viaggio di ritorno al suo villaggio natale. Il viaggio si trasformerà così in una profonda avventura di scoperta e crescita personale per entrambi i protagonisti.

Il viaggio di Yao su rai Movie è infatti un film che va oltre la semplice narrazione di un viaggio fisico, esplorando temi profondi e universali attraverso i suoi personaggi e le loro interazioni. Con una performance toccante di Omar Sy e la straordinaria interpretazione del giovane Lionel Basse, il film offre un'esperienza cinematografica che invita alla riflessione sulla nostra identità e sulle connessioni umane.

La regia di Philippe Godeau e la sua capacità di mescolare realtà e finzione rendono, inoltre, il film un'opera preziosa che celebra la bellezza della diversità culturale e la ricerca del senso della vita.

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Seydou e Yao

Il film di Rai Movie Il viaggio di Yao si focalizza principalmente su due personaggi: Seydou Tall e Yao.

Seydou Tall, interpretato da Omar Sy, è un attore di successo che vive a Los Angeles. La sua notorietà lo ha allontanato dalle sue origini e dalla sua famiglia, portandolo a cercare una riconnessione con le sue radici africane. Il regista Philippe Godeau ha dichiarato: “Omar è centrale in questo progetto e abbiamo, con Agnès de Sacy, scritto questo ruolo pensando a lui. Omar ci permette di entrare nell’intimità di un altrove”. Seydou rappresenta l’uomo diviso tra due culture, alla ricerca di un equilibrio e di un significato più profondo nella sua vita.

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Yao, interpretato dal giovane Lionel Basse, è un bambino senegalese di undici anni con una grande passione per la lettura e un cuore puro. La sua determinazione e innocenza sono la scintilla che avvia l’intero viaggio. Il personaggio di Yao è ispirato dalla realtà che Godeau ha osservato durante la sua infanzia: “All'età in cui non pensavo che a divertirmi, ho scoperto bambini che facevano scuola ad altri bambini, con un grande appetito per la cultura, i libri, le informazioni, la Francia”.

Il poster del film di Rai Movie Il viaggio di Yao.
Il poster del film di Rai Movie Il viaggio di Yao.

Identità e culture

Il film di Rai Movie Il viaggio di Yao esplora vari temi, tra cui la ricerca delle proprie radici, l'identità, e il confronto tra culture diverse.

La ricerca delle radici è uno dei temi centrali della storia. Seydou, nonostante il suo successo, sente un vuoto che solo un ritorno alle sue origini può colmare. Il viaggio lo porta a riscoprire valori e tradizioni che aveva perso di vista.

L'identità e l'altro sono esplorati attraverso il personaggio di Seydou, che viene chiamato "Bounty" da Yao, un termine che sottolinea la sua percezione di essere nero fuori ma bianco dentro. Tale ribaltamento di prospettiva invita lo spettatore a riflettere sulla propria visione dell’alterità e su come le identità possano essere complesse e multilivello. Godeau osserva: "È per questo che Yao lo chiama ‘il Bounty’, perché ai suoi occhi è ‘nero fuori e bianco dentro’. Questa posizione inversa nello sguardo che il bambino ha su di lui permette di sollevare la complessa questione dell’identità”.

Il valore della famiglia e della comunità emerge fortemente nell’opera. Godeau sottolinea come il senso di famiglia, condivisione e accoglienza siano aspetti fondamentali della cultura senegalese che ha voluto trasmettere nel film: “Sono soprattutto i valori intrinseci alla sua cultura che mi toccano e che volevo far sentire nel film: il senso della famiglia, della condivisione, dell’accoglienza”.

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La spiritualità e la fede sono rappresentate nella scena della preghiera collettiva, un momento di grande impatto visivo e simbolico. Godeau racconta: “Sono stato colpito da questo istante in cui tutti pregano insieme per strada, in tutta tranquillità”. La sequenza in questione cattura la dimensione spirituale del Senegal, offrendo uno sguardo autentico e rispettoso sulla pratica religiosa quotidiana.

Il viaggio di Yao: Le foto del film

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