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In viaggio con mio figlio: Un film racconta con onestà l’accettazione delle differenze

Ezra film
Un viaggio con mio figlio è un film che va oltre la semplice rappresentazione cinematografica, offrendo una finestra empatica su esperienze di vita uniche e sottolineando l'importanza dell'amore e dell'accettazione in tutte le sue forme.

Arriverà in autunno nelle sale italiane grazie a Bim, dopo essere stato presentato ad Alice nella città, il film In viaggio con mio figlio, una toccante narrazione della complessità dei legami familiari, raccontata con calore e umorismo. Diretto da Tony Goldwyn, il film In viaggio con mio figlio segue Max, un comico stand-up interpretato da Bobby Cannavale, e suo figlio Ezra, un vivace ragazzo di 11 anni con disturbi dello spettro autistico, interpretato magistralmente da William A. Fitzgerald.

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Quando Max decide impulsivamente di portare Ezra in un viaggio attraverso il paese, inizia un'avventura caotica che li porterà a conoscersi meglio e a comprendere le sfide uniche che affrontano come famiglia. L’avventura, benché inizialmente motivata dal desiderio di Max di proteggere suo figlio, si rivela essere un percorso di scoperta e accettazione reciproca.

I personaggi principali

Sono diversi i personaggi che popolano il film In viaggio con mio figlio. Scopriamoli insieme.

  • Max Bernal (Bobby Cannavale)

Max è un comico stand-up che sta attraversando un periodo difficile sia nella sua carriera che nella vita personale. Dopo la separazione dalla moglie Jenna, Max si trova a vivere con suo padre Stan, con il quale ha un rapporto complicato. La sua relazione con il figlio Ezra è il fulcro del film, caratterizzata da un amore profondo ma anche da una costante preoccupazione per la sicurezza e il benessere del bambino.

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Max, spesso perso tra i suoi tentativi di "fare la cosa giusta", tende a essere iper protettivo con Ezra, non sempre capendo le necessità specifiche legate all'autismo. Il personaggio di Max è complesso e sfaccettato, incarnando sia l'umorismo autoironico che la vulnerabilità di un padre che vuole fare il meglio per il figlio. Cannavale descrive Max come un uomo "che cerca disperatamente di essere un buon padre, anche se spesso fa le scelte sbagliate".

  • Ezra (William A. Fitzgerald)

Ezra è un ragazzo di undici anni con una diagnosi di autismo. È un personaggio vivace e intelligente, la cui visione del mondo è genuina e senza filtri. Ezra ha delle peculiarità che includono una forte avversione per i cambiamenti improvvisi e una serie di rituali quotidiani che lo aiutano a sentirsi sicuro. Nonostante le sfide che affronta, Ezra ha una comprensione acuta delle sue necessità e cerca di navigare il mondo a modo suo.

William A. Fitzgerald, che interpreta Ezra, porta sullo schermo un'interpretazione autentica e toccante, essendo anche lui parte dello spettro autistico. La sua rappresentazione è stata lodata per la capacità di catturare l'essenza di un giovane che vive con autismo, senza stereotipi o esagerazioni.

  • Stan Bernal (Robert De Niro)

Stan è il padre di Max e il nonno di Ezra. È un personaggio complesso, un uomo che ha difficoltà a esprimere le proprie emozioni e a comunicare apertamente. Stan rappresenta una generazione precedente, spesso con una comprensione limitata delle questioni relative all'autismo e alla neurodiversità. Nonostante queste limitazioni, il suo amore per Ezra è evidente, anche se esprimersi in modo adeguato risulta difficile. De Niro porta profondità al personaggio, mostrando un uomo che, pur con le sue imperfezioni e incomprensioni, cerca di connettersi con la sua famiglia.

  • Jenna (Rose Byrne)

Jenna è l'ex moglie di Max e la madre di Ezra. È una donna forte e amorevole, che cerca di bilanciare le esigenze del figlio con le sue responsabilità e la sua vita personale. Jenna è profondamente preoccupata per il benessere di Ezra e spesso si trova in conflitto con Max riguardo al miglior modo di affrontare le necessità del loro figlio. La performance di Byrne è caratterizzata da una sensibilità che trasmette le complessità di una madre che ama incondizionatamente suo figlio, pur essendo frustrata dalle decisioni impulsive di Max.

  • Jayne (Whoopi Goldberg)

Jayne è l'agente di Max, una figura pragmatica e un po' cinica che cerca di aiutare Max a rilanciare la sua carriera. È un personaggio secondario ma significativo, che aggiunge un tocco di humor e realismo alla narrazione. Jayne funge anche da voce della ragione per Max, tentando di ancorarlo alla realtà mentre lui si perde nei suoi problemi personali e familiari.

  • Bruce (Tony Goldwyn)

Bruce è il nuovo compagno di Jenna, interpretato da Tony Goldwyn, che è anche il regista del film. Bruce è un personaggio pacato e razionale, in netto contrasto con Max. Sebbene non abbia un ruolo dominante nella storia, rappresenta una nuova stabilità nella vita di Jenna e un punto di tensione per Max, che vede in lui una minaccia alla sua relazione con Ezra.

  • Grace (Vera Farmiga) e Nick (Rainn Wilson)

Grace e Nick sono vecchi amici di Max. Nick è un ex comico che ha abbandonato la scena per una vita più tranquilla, mentre Grace gestisce una fattoria che diventa un rifugio temporaneo per Max ed Ezra. Questi personaggi offrono a Max un momento di riflessione e introspezione, fornendo un contrasto con il caos della sua vita. Farmiga e Wilson portano una genuina empatia ai loro ruoli, offrendo supporto e saggezza a Max in un momento cruciale.

Il poster originale del film In viaggio con mio figlio.
Il poster originale del film In viaggio con mio figlio.

La giusta inclusione e rappresentazione

Uno dei temi centrali del film In viaggio con mio figlio è l'accettazione delle differenze, illustrato attraverso il rapporto di Max con suo figlio Ezra. Max fatica a comprendere il mondo di Ezra, che vive con l'autismo, ma attraverso il loro viaggio, impara che l'amore incondizionato non implica il tentativo di "correggere" le peculiarità del proprio figlio, ma piuttosto accettarle e supportarle. Come affermato dal regista Tony Goldwyn, il film mira a mostrare "la bellezza nel caos" delle dinamiche familiari, esplorando come il disordine possa essere una parte naturale e preziosa della vita familiare.

Uno degli aspetti più rilevanti del film è la scelta di William A. Fitzgerald, un giovane attore autistico, per il ruolo di Ezra. La decisione ha permesso una rappresentazione genuina e rispettosa del personaggio, evitando stereotipi comuni e rafforzando l'importanza di vedere persone neurodiverse rappresentate autenticamente sullo schermo.

Per assicurare una rappresentazione accurata e sensibile, la produzione ha collaborato strettamente con esperti nel campo dell'autismo e della neurodiversità. Tra questi consulenti c'erano l'attivista e attore Alex Plank, che gestisce WrongPlanet.net, una comunità online per persone con Asperger e autismo, e Elaine Hall, fondatrice del Miracle Project, un programma innovativo di teatro e arti espressive per persone autistiche. Gli esperti hanno fornito preziose intuizioni e hanno aiutato il team creativo a evitare luoghi comuni e imprecisioni, garantendo che la storia e i personaggi riflettessero esperienze autentiche.

La produzione ha anche coinvolto membri della comunità neurodiversa in vari aspetti del film, dal casting alla post-produzione. La scuola d'arte digitale Exceptional Minds, che offre formazione a giovani adulti autistici, ha contribuito alla realizzazione del titolo di coda, unendo l'arte alla sensibilizzazione sull'autismo. Questo coinvolgimento diretto ha offerto un'opportunità di lavoro e visibilità a talenti spesso trascurati nel settore cinematografico.

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L’impatto del film

Il film In viaggio con mio figlio ha sollevato importanti discussioni sulla necessità di una maggiore rappresentazione delle persone neurodiverse nei media. Tony Goldwyn, il regista, ha sottolineato come il progetto fosse una rara opportunità per portare alla luce le sfide e le bellezze dell'essere neurodiversi. Ha dichiarato: "Era fondamentale per noi rappresentare la realtà della vita con l'autismo senza abbellimenti o romanticizzazioni. Volevamo che il pubblico vedesse il mondo attraverso gli occhi di Ezra e capisse che la sua esperienza è unica e preziosa".

Per molti spettatori, il film ha offerto una finestra in una realtà spesso fraintesa, promuovendo una maggiore comprensione e accettazione. La scelta di presentare un personaggio principale autistico interpretato da un attore autistico è stata particolarmente significativa, poiché ha reso possibile una rappresentazione più ricca e sfaccettata delle sfide e delle gioie che accompagnano la neurodiversità.

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In viaggio con mio figlio offre, quindi, un importante contributo alla conversazione sulla rappresentazione inclusiva nei media. Ha dimostrato che le storie su persone neurodiverse possono essere potenti, educative e profondamente emozionanti, offrendo al pubblico una nuova prospettiva sull'inclusione e l'accettazione.

In viaggio con mio figlio: Le foto del film

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