Disney porta in sala dal 28 giugno il film Indiana Jones e il quadrante del destino, presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2023. Diretto da James Mangold, riporta in scena il mitico personaggio dell’archeologo Indiana Jones, interpretato per la quinta volta da Harrison Ford.
È il 1969 quando Indiana Jones è pronto ad appendere le scarpe al chiodo. Dopo più di un decennio trascorso a insegnare all’Hunter College di New York, lo stimato professore di archeologia si prepara a ritirarsi nel suo modesto appartamento, in cui vive da solo. La situazione, tuttavia, cambia quando riceve la visita a sorpresa della figlioccia Helena Shaw (Phoebe Waller-Bridge). La ragazza è alla ricerca di un raro manufatto che anni prima suo padre aveva affidato a Indy: il famigerato “quadrante del destino”, l’Antikythera, un dispositivo che – inventato da Archimede – detiene presumibilmente il potere di aprire uno squarcio nel fluire del tempo.
Abile truffatrice, Helena ruba il quadrante e lascia rapidamente il Paese per venderlo al miglior offerente. Non avendo altra scelta che inseguirla, Indy rispolvera il suo cappello e la giacca in pelle per un’ultima avventura. Nel frattempo, però, Jürgen Voller (Mads Mikkelsen), ex nemesi di Jones ed ex nazista che lavora come fisico nel programma spaziale statunitense, ha un piano tutto suo per usare il quadrante e alterare per sempre il corso della storia mondiale.
Del cast del film fanno parte anche gli attori Boyd Holbrook (è Klaber, lacchè di Voller), Antonio Banderas (è Renaldo, marinaio amico di Jones), John Rhys-Davies (è Sallah, compagno di avventure di lunga data dell’archeologo), Ethann Isidore (è Teddy, aiutante di Helena, Toby Jones (è Basil, il padre di Helena), Thomas Kretschmann (è il colonnello nazista Weber), Shaunette Renèe Wilson (è Mason, agente della CIA sulle tracce di Jones) e Oliver Richters (è Hauke, scagnozzo di Voller).
Breve storia di Indiana Jones
Basato sui personaggi creati da George Lucas, il film Indiana Jones e il quadrante del destino riporta sullo schermo per la quinta volta uno dei personaggi più amati della storia del cinema. Secondo una classifica redatta dall’American Film Institute sui più grandi eroi cinematografici, Indiana Jones è secondo solo all’Atticus Finch interpretato da Gregory Peck in Il buio oltre la siepe.
Indiana Jones, sempre con il volto di Harrison Ford, è apparso per la prima volta nel film del 1981 I predatori dell’arca perduta, diretto da Steven Spielberg. Con la sua mascolinità aspra e spigolosa, Ford era innegabilmente carismatico ma anche profondamente e teneramente affascinante: armato di un sorrisetto beffardo da sfoggiare nei momenti giusti, il suo Indiana Jones riusciva a superare ogni ostacolo con ingegnosità, intraprendenza e semplice fortuna.
Archeologo e avventuriero immaginario noto per le sue esplorazioni in luoghi esotici e per la sua passione per la ricerca di antichi manufatti storici, Indiana Jones è stato poi protagonista di altri tre titoli di grande successo: Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008).
E il successo è sempre rimasto costante sia di pubblico sia di critica. Diversi sono i fattori che hanno contribuito. In primo luogo, il personaggio è un'icona dell'avventura, con un mix di coraggio, intelligenza, abilità fisiche e senso dell'umorismo. Il pubblico si è affezionato a questa figura di un eroe carismatico che si imbatte in pericoli mortali mentre cerca tesori nascosti.
In secondo luogo, i film di Indiana Jones hanno offerto un'esperienza di intrattenimento coinvolgente, con una trama avvincente e sequenze d'azione spettacolari. Le storie sono state ben scritte e la regia di Spielberg ha contribuito a creare un'atmosfera di suspense e avventura.
Infine, Indiana Jones ha incapsulato il desiderio di molte persone di esplorare il mondo e scoprire segreti nascosti. Il personaggio ha suscitato l'immaginazione del pubblico e ha offerto una fuga emozionante dalla vita quotidiana.
“Indiana Jones è un personaggio che ci sorprende sempre”, ha commentato il regista James Mangold. “Può essere egoista, simpatico, coraggioso o codardo. E Harrison Ford riesce a rendere credibile tutte le sue contraddizioni: non è un dio greco che vive sul monte Olimpo ma un comune mortale con le sue ansie, i suoi eccessi, le sue paure e le sue debolezze. Ha solo un grande superpotere: è incredibilmente fortunato!”.
Non è mai tempo per il ritiro
All’inizio del film Indiana Jones e il quadrante del destino, Indiana Jones è ormai un uomo maturo che, frutto di tutte le esperienze che ha vissuto nella vita, si sta apprestando al ritiro. “Quando lo incontriamo per la prima volta nel film, Indiana Jones è oramai un uomo a pezzi”, ha spiegato Harrison Ford. “È al suo ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione. È scoraggiato, è cinico ed è ferito ma le circostanze inattese che sta per vivere lo porteranno a riprendersi chi era, affrontando un percorso sia di redenzione sia di rinascita”.
La storia si svolge in un momento particolare per la Storia dell’Umanità. Siamo nel 1969, l’anno dell’allunaggio. Nessuno ripone più fiducia in un eroe della vecchia scuola, com’è Indy. “L’avventura che abbiamo messo in piedi è una sorta di resa dei conti tra un eroe vecchio stampo come Jones e un mondo sempre più ambiguo e cinico”, ha specificato il regista James Mangold.
In pochi lo ricordano ma il 1969 è anche l’anno in cui nasce Internet, destinato a segnare uno spartiacque tra il mondo analogico di ieri e il mondo digitale di oggi. Motivo per cui diventa interessante anche il dispositivo che muove le nuove avventure del nuovo film di Indiana Jones: il quadrante del destino, ispirato a un artefatto reale e analogico. Alla base c’è l’Antikythera, un dispositivo meccanico pensato da Archimede per calcolare e visualizzare informazioni sui fenomeni astronomici. L’Antikythera, essenziale per proteggere Siracusa durante l’assedio del 212 a.C..