Arriva in esclusiva su Prime Video dal 21 aprile la serie tv Inseparabili con protagonista l’attrice Rachel Weisz. Rivisitazione in chiave contemporanea del thriller di David Cronenberg del 1988 con Jeremy Irons, la serie tv Prime Video vede Rachel Weisz nel doppio ruolo di Elliot e Beverly Mantle, due gemelle che condividono tutto: droghe, amanti e un desiderio sfacciato di fare tutto il necessario - anche spingersi oltre i confini dell’etica medica - nel tentativo di sfidare pratiche antiquate e portare in primo piano l’assistenza sanitaria alle donne.
Dal film alla serie tv
Quando nel 1991 Jeremy Irons vinse un Oscar come miglior attore per il film Il mistero von Bulow, tutti pensarono che in realtà si trattasse di un risarcimento per non essere stato premiato l’anno precedente per la sua interpretazione in Inseparabili, indimenticabile horror di David Cronenberg. Lo stesso Irons nel suo discorso di ringraziamento disse: “E grazie anche a, e alcuni di voi capiranno perché, David Cronenberg”.
Quel film vedeva Irons interpretare il doppio ruolo di Elliot e Beverley, due ginecologi gemelli che desiderano riscrivere i confini del loro mestiere con elaborati strumenti personalizzati che ricordano mezzi di tortura all’avanguardia. Dei due, Elliot è il più fiducioso e moralmente discutibile mentre Beverly è più mite e si tormenta con mille dubbi sul percorso che hanno intrapreso. Tuttavia, il confine tra le loro identità è piuttosto sfocato e la loro reciproca dipendenza va in crisi quando al loro cospetto si presenta un’attrice per un trattamento della fertilità. Beverly finisce con l’innamorarsi di lei, dando il via a una favola oscura e onirica fatta di body horror, lussuria e dipendenza.
Quelle stesse atmosfere e tematiche sono ora al centro della serie tv Prime Video Inseparabili, dove a interpretare Elliot e Beverly non è più un uomo ma una donna: Rachel Weisz. A firmare il nuovo adattamento è la produttrice esecutiva e sceneggiatrice Alice Birch, meglio conosciuta per essere la showrunner di serie tv come Succession e Normal People. “L’idea della serie tv però non è stata mia”, ha commentato Birch. “La si deve a Rachel: ha sempre amato il film ed era alla ricerca di qualcosa che avesse al centro una forte relazione tra due donne”.
Un body horror sulla femminilità contemporanea
Birch in un’intervista ha candidamente confessato di non aver mai visto prima il film Indivisibili ma di averlo fatto dopo che Rachel Weisz, la protagonista della serie tv Prime Video, l’ha invitata a farlo. “Non avevo mai visto in vita mia niente del genere. Sono stata in uno stato di tensione continua e l’ho adorato”. Ragione per cui Birch ha scelto di mantenere i temi della storia pur evidenziandone aspetti più connessi alla contemporaneità e al sottotesto queer.
E il che spiega anche le tante scene di sesso interpretate da Rachel Weisz, quasi un record per un’attrice in un solo progetto. “Rachel era più che disposta a interpretarle e a mettersi al servizio di un racconto cupamente erotico. Anche perché, quando si scrivono dei personaggi, bisogna chiedersi anche domande basilari su come fanno soldi e com’è la loro vita sessuale”.
Chi si aspetta nella serie tv Prime Video Inseparabili meno violenza visiva del film si sbaglia di grosso. Sin dalle prime scene, Elliot e Beverly mettono in piazza la loro indole e quanto pericoloso sia il loro legame da gemelle omozigoti, un “legame che è fin troppo forte, di cui Elliot è felice ma che sta soffocando Beverly”, ha sottolineato Birch.
Ma, oltre a essere il racconto del legame tra due gemelle, le serie tv Prime Video Inseparabili è anche un’esplorazione sull’essere donne. In sala di scrittura, erano quasi tutte donne (anche se nessuna gemella), così come le registe, le attrici in scena e le capo dipartimento. “Nella storia, c’è molto sull’esperienza del corpo femminile e volevamo rappresentarlo come mai prima, con connessi tutti gli orrori corporei che Cronenberg ci ha tramandato con la sua visione”. Gli orrori messi in scena sono tanti che la stessa Birch ha raccontato in un’intervista di aver dovuto più volte stoppare le riprese per fare una passeggiata e prendere respiro. “Non è stato facile né scrivere né girare certe sequenze”.
Tuttavia, sebbene i sei episodi offrano vari momenti che genereranno nausea o stupore nello spettatore, la serie tv si propone anche lo scopo di far riflettere su quanto negli Stati Uniti il momento del parto nelle strutture ospedaliere sia qualcosa da rivedere, sull’eccessivo uso degli oppioidi e sulle discriminazioni razziali che ancora oggi, purtroppo, interessano il settore medico.