Netflix propone dal 31 ottobre la serie tv Inspira, espira, uccidi, un thriller con spruzzi di commedia che segue la storia di Björn Diemel, un affermato avvocato che contro ogni previsione e aspettativa diventa un assassino. Adattamento dell’omonimo romanzo di Karsten Dusse, la serie tv Netflix Inspira, espira, uccidi ha per protagonista l’attore Tom Schilling nei panni di Björn.
La vita dell’avvocato è completamente dedicata al lavoro e il che ha ovviamente un impatto negativo sulle relazioni con la moglie Katharina (Emily Cox) e con la loro piccola figlia Emily (Pamuk Pilavci). Nel tentativo di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata, trascorrere più tempo con sua figlia e dare una speranza al suo matrimonio, Björn decide di partecipare a un seminario sulla mindfulness.
I risultati ottenuti hanno però un risvolto inaspettato. Quando decide di usare le tecniche apprese con il suo cliente, il boss mafioso Dragan Sergowicz (Sascha Geršak), finisce per ritrovarsi con la polizia e un'intera banda criminale alle calcagna. Nonostante la situazione difficile, Björn riesce a mantenere il sangue freddo e a trasformare completamente la sua vita. E se ora deve togliere di mezzo alcune persone per risolvere i suoi problemi, sa che questa è la conseguenza naturale della sua nuova vita più consapevole.
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La mindfulness che uccide
Netflix ha trasformato in una serie tv da otto episodi il bestseller e successo teatrale Inspira, espira, uccidi con Tom Schilling nei panni di un avvocato (della criminalità) che presto scopre il gusto per l sangue e per gli omicidi.
L’assunto di base, per quanto paradossale, è semplice. Troppi impegni? Qualcuno vuole sempre qualcosa da te? Non trovi più il tempo per i tuoi cari o le tue passioni? Niente paura, esiste un metodo naturale per trovare una soluzione facile facile: respirare consapevolmente per ritagliarsi oasi di tempo per le cose più importanti nella vita. E gli ostacoli, direte voi? Beh, basta semplicemente rimuoverli dal proprio percorso e il gioco è fatto.
Karsten Dusse, avvocato nato a Essen nel 1973, ha avuto la geniale ideale per il romanzo cinque anni fa quando sfruttando la moda generata dalla nuova ondata di “mindfulness” ha deciso di declinare la questione in chiave giallo. Il primo romanzo scritto ha venduto fino a oggi qualcosa come un milione e mezzo di copie ed è stato tradotto in 26 lingue. Dopotutto, tutti sappiamo che anche una motosega può essere usata con consapevolezza…
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Il romanzo
Nel romanzo Inspira, espira, uccidi, da cui è tratta la serie tv Netflix, Karsten Dusse affronta diversi temi con un tono ironico e riflessivo, esplorando il contrasto tra la vita frenetica moderna e il desiderio di equilibrio interiore. Al centro della narrazione c'è la consapevolezza e l'uso della mindfulness, solitamente associata alla pace e alla serenità, che qui viene applicata in contesti inaspettati e persino pericolosi. Il protagonista Björn utilizza queste tecniche per gestire lo stress e migliorare la sua vita personale, ma finisce per farle diventare strumenti per affrontare in modo estremo i suoi problemi, arrivando fino all'omicidio.
Un altro tema centrale è quello dell’equilibrio tra lavoro e vita privata. L'autore ci mostra un protagonista che, come tanti nella società moderna, è costantemente sopraffatto dagli impegni professionali e dalle aspettative familiari. La ricerca di una via per bilanciare queste due dimensioni della vita lo porta a decisioni drastiche e moralmente ambigue. In questo senso, il romanzo riflette una realtà comune: la difficoltà di trovare spazio per sé stessi in un mondo che richiede di essere sempre produttivi e performanti.
L’idea di controllo è un altro filo conduttore. Attraverso la mindfulness, Björn cerca di riprendere il controllo della propria vita, ma il modo in cui lo fa sfocia in azioni estreme. Invece di trovare una vera pace interiore, trasforma la consapevolezza in uno strumento per eliminare fisicamente le minacce alla sua tranquillità, con omicidi che lui stesso giustifica come necessari per il proprio benessere.
La narrazione è intrisa di una forte ironia e paradosso. Dusse gioca con il contrasto tra l’obiettivo di raggiungere la pace interiore e la brutalità dei mezzi usati dal protagonista per ottenerla. Questo crea un umorismo nero che permea il romanzo e mette in evidenza le contraddizioni della nostra società. L'autore critica l'ossessione moderna per il successo e la produttività, ma anche le mode del benessere psicologico, come la mindfulness, che spesso vengono adottate superficialmente.
Infine, il libro pone domande profonde sulla moralità e la giustizia. Il protagonista giustifica i suoi crimini come un mezzo per proteggere sé stesso e la sua famiglia, ponendo il lettore di fronte a dilemmi etici che sfidano le convenzioni. Karsten Dusse mescola così il thriller con una riflessione pungente sulla ricerca della felicità e del benessere, in un mondo dove le soluzioni semplici possono rivelarsi terribilmente complesse.
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