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Io, lui, lei e l’asino: Ritrovare se stessi nella natura nel film Cielo

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Io, lui, lei e l'asino, il film proposto da Cielo, attraverso la leggerezza della commedia, racconta una storia di crescita personale, di amore e di scoperta. E celebra la bellezza della natura e la forza dell'animo umano, capace di trovare la propria strada anche nelle situazioni più improbabili.
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Cielo propone la sera del 19 agosto il film Io, lui, lei e l’asino, una commedia romantica diretta da Caroline Vignal. Il film Cielo Io, lui, lei e l’asino racconta la storia di Antoinette, una maestra elementare interpretata da Laure Calamy. Antoinette è una donna che vive una relazione extraconiugale con Vladimir, il padre di una sua allieva. Quando scopre che Vladimir parte per una vacanza in montagna con la sua famiglia, seguendo il sentiero di Stevenson nelle Cévennes, decide impulsivamente di seguirlo. Armata solo di uno zaino e di un asino, Antoinette si lancia in un viaggio che diventa presto un percorso di scoperta di sé, lontano da tutto ciò che conosce.

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Il film è una commedia leggera ma con profondi spunti di riflessione, in cui il cammino intrapreso dalla protagonista si trasforma in un viaggio interiore, attraverso il quale Antoinette affronta le sue paure, i suoi desideri e il suo rapporto con l'amore. Il tutto viene raccontato con un tono ironico e affettuoso, senza mai scadere nel melodramma.

I personaggi principali

Antoinette, la protagonista del film Cielo Io, lui, lei e l’asino, è un personaggio complesso e affascinante. Laure Calamy, che interpreta Antoinette, descrive il suo ruolo come profondamente personale: "Questa storia faceva eco a cose così intime, aveva vere risonanze in me. Tutto mi dava voglia di andare, a cominciare dal cammino, che adoro, gli asini, questa storia così singolare, divertente, commovente". Antoinette è una donna che, nonostante le sue insicurezze e la sua goffaggine, ha il coraggio di prendere in mano la sua vita e di inseguire ciò che desidera, anche quando questo significa confrontarsi con situazioni imbarazzanti o patetiche.

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L'altro personaggio centrale è Vladimir, interpretato da Benjamin Lavernhe. Vladimir è il classico uomo sposato che, pur attratto da Antoinette, non è disposto a mettere in discussione la sua vita matrimoniale con Eléonore (Olivia Côte). È un personaggio complesso e sfuggente, che rappresenta la parte più razionale e conformista della società. La presenza di Vladimir nel film serve da catalizzatore per il viaggio di Antoinette, ma il suo ruolo resta marginale rispetto al percorso di crescita personale della protagonista.

Un ruolo altrettanto importante è giocato dall'asino, Patrick, che accompagna Antoinette durante tutto il viaggio. L'asino non è solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio compagno di viaggio che, con la sua testardaggine e la sua lentezza, aiuta Antoinette a rallentare e a riflettere sulla sua vita. Laure Calamy ha descritto il suo rapporto con l'animale in modo affettuoso: "Abbiamo passato molto tempo insieme e abbiamo davvero creato un legame forte. Alla fine delle riprese, ha sentito che era tutto giunto a termine. Mi ha leccato la coscia e la mano, cosa che non aveva mai fatto prima. Mi sono messa a piangere come una bambina".

Il poster del film Cielo Io, lui, lei e l'asino.
Il poster del film Cielo Io, lui, lei e l'asino.

La ricerca di se stessi

Il film Cielo Io, lui, lei e l'asino affronta temi universali come l'amore, la solitudine e la ricerca di sé stessi. Attraverso il viaggio di Antoinette, il film esplora il bisogno umano di connessione e il desiderio di essere amati, ma lo fa con una leggerezza e un'ironia che rendono la visione piacevole e mai pesante. La regista Caroline Vignal ha voluto creare un'opera che fosse allo stesso tempo divertente e profonda, in cui il pubblico potesse riconoscersi e riflettere: "Mi piace quando la commedia è tragica, come se il riso fosse la cortesia della disperazione. Antoinette non ha paura di essere ridicola e adoro i personaggi così".

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Uno dei temi più interessanti è il contrasto tra la vita cittadina e la natura. Il film suggerisce che il contatto con la natura possa essere terapeutico, un modo per riscoprire sé stessi e ritrovare un equilibrio interiore. Questo concetto è ben rappresentato dal cammino di Antoinette attraverso le Cévennes, un percorso che la porta lontano dalla confusione della città e vicino alla sua essenza più vera.

Io, lui, lei e l'asino: Le foto del film

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Il Cammino di Stevenson

Il Cammino di Stevenson, affrontato dalla protagonista del film Cielo Io, lui, lei e l’asino, è un percorso escursionistico che segue le orme dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson, autore dei romanzi L'isola del tesoro e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Stevenson intraprese questo viaggio nel 1878, in un momento di crisi personale, per sfuggire ai suoi problemi sentimentali e ritrovare un po' di serenità.

Il percorso, che si snoda per 220 chilometri attraverso le Cévennes, è diventato un simbolo di rinascita e scoperta di sé. Laure Calamy, nel parlare del suo ruolo, ha ricordato un'esperienza personale simile: "Qualche anno prima della lettura di questa sceneggiatura, sono stata portata a fare un'escursione – da Collioure a Cadaquès – e ho avuto una sorta di deflagrazione, uno shock. È come se avessi ritrovato l'infanzia, una nuova libertà, una rinascita."

Il cammino di Stevenson, quindi, non è solo uno sfondo per la storia di Antoinette, ma un vero e proprio personaggio del film, un percorso che rappresenta la possibilità di cambiare e di ritrovare sé stessi attraverso la fatica, la solitudine e la bellezza della natura.

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