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L’esorcista del papa: La storia di padre Amorth in un film horror con Russell Crowe

l'esorcista del papa film
Russell Crowe, indimenticato gladiatore, è il protagonista del film L’esorcista del papa che, tra verità e leggenda, mette in risalto la figura di padre Gabriele Amorth, il più celebre esorcista del Vaticano.

Arriva il 13 aprile al cinema il nuovo film con Russell Crowe, L’esorcista del papa. Diretto da Julius Avery e distribuito in Italia da Warner Bros., è un horror ispirato ai casi realmente affrontati da padre Gabriele Amorth, capo esorcista del Vaticano per una vita intera.

Nel film L’esorcista del papa, basato sul libro di memorie Un esorcista racconta di padre Amorth, recitano anche Daniel Zovatto, Alex Essoe e Franco Nero. Al centro della storia ci sono le indagini sulla terrificante possessione di un ragazzino che portano alla scoperta di una cospirazione secolare che il Vaticano ha cercato disperatamente di nascondere.

Quell’inspiegabile 2%

Conosciuto da molti come il Decano degli Esorcisti ma anche come l’Esorcista del Vaticano, padre Gabriele Amorth ha rappresentato per migliaia di persone un faro nelle tenebre. A capo di migliaia di esorcismi per conto della Chiesa cattolica, padre Amorth è stato un crociato in prima linea nella battaglia eterna contro le forze del Male. Egli stesso ha raccontato ciò di cui è stato protagonista in due differenti libri di memorie, che vanno ben al di là dell’aneddoto e del colore (Un esorcista racconta e Nuovi racconti di un esorcista).

La sua esperienza arriva per la prima volta sullo schermo grazie al film L’esorcista del papa, in cui il ruolo del leggendario prete è ricoperto dal premio Oscar Russell Crowe. “In Vaticano, esiste realmente la figura del capo esorcista”, ha spiegato l’attore. “Padre Gabriele Amorth ha ricoperto quella carica per 36 anni e si è occupato di qualcosa come decine di migliaia di esorcismi. E, si sa, quando fai qualcosa per migliaia di volte, inevitabilmente diventi il migliore sul campo: non c’era nessun altro che come lui potesse scacciare un demone”.

Nel film L’esorcista del papa, padre Amorth è sia un uomo dalle forti convinzioni religiose sia un ostinato investigatore. Mentre cerca di rimandare all’inferno uno dei demoni più resistenti che abbia mai incontrato nel suo cammino, scopre una verità tenuta per secoli nascosta e, nonostante gli avvertimenti del Vaticano, porta alla luce una cospirazione senza precedenti.

“Senza alcun dubbio, padre Amorth è sia un uomo di fede sia uno dalla forte determinazione”, ha aggiunto Crowe. “Schietto, non ha paura dei fallimenti dell’umanità e ne accetta debolezze e stranezze, lasciandosi guidare da un’onestà istintiva”.

“Possiamo definirlo come un iconoclasta che sfida lo status quo”, gli fa eco il regista Julius Avery. “È un aspetto che ammiro: durante la sua permanenza al Vaticano, padre Amorth (morto nel 2016) è stato una figura molto divisiva e controversa. Motivo per cui ho cercato nel film L’esorcista del papa di trasformarlo in un uomo colto che, esperto di psicologia moderna e scettico, crede nel potere di Dio e del diavolo. Se il 98% delle cose può essere spiegato razionalmente, esiste sempre un 2% che non ha spiegazioni logiche. Ed è quel 2% che si esplora nel film: casi di possessione demoniaca reale che colpivano le persone più vulnerabili. Il compito di padre Amorth è cercare di salvare quelle anime con il suo candore, senso dell’umorismo e intuizione unici”.

Il poster italiano del film L'esorcista del papa.
Il poster italiano del film L'esorcista del papa.

Gli orrori della Spagna e la caduta degli angeli

Nel film L’esorcista del papa, padre Amorth e il collega padre Esquibel (Daniel Zovatto) indagano su un caso di possessione presso l’abbazia di San Sebastiano a Castiglia, in Spagna, dove una giovane famiglia sta ricominciando la sua vita da capo ristrutturando la vecchia proprietà.

“L’abbazia, nel lungometraggio, ha alle spalle una storia abbastanza lunga legata alla Chiesa cattolica”, ha sottolineato Russell Crowe. “Si scoprirà che è stato il teatro di determinati eventi che hanno avuto luogo nei giorni più bui della storia della Chiesa, giorni in cui si sono inflitte punizioni a tutti coloro che non credevano profondamente. Per noi, è stato un modo per scavare più a fondo nella storia della Spagna”.

In più, nel film è presente in maniera preponderante la nozione biblica degli angeli caduti. “Una delle premesse iniziali viene dalla Bibbia e riguarda la storia di Lucifero e degli angeli caduti”, ha proseguito Crowe. “Si cerca di capire come li abbiano scacciati sulla Terra ed esiliati sottoterra. Sono stati realmente sconfitti?”.

Lungi dall’essere un film prettamente sulla fede, L’esorcista del Papa diverte e intrattiene proponendo però alcune riflessioni che possono interessare tutti quanti. “Quando si tenta di far luce sul Bene o sul Male, occorre riflettere sul nostro passato e presente”, ha sottolineato Edward Siebert, produttore esecutivo e prete gesuita. “Qualsiasi storia che finisce con la sconfitta del nemico è in definitiva una storia di speranza, anche quando il nemico non è il diavolo ma il male che tenta di sopraffarci”.

Russell Crowe nel film L'esorcista del papa.
Russell Crowe nel film L'esorcista del papa.

La vera storia di padre Amorth

Gabriele Amorth nacque a Modena nel 1925. Figlio più piccolo di un avvocato, manifestò la sua vocazione religiosa sin dalla tenera età ma il destino aveva in serbo per lui piani diversi. “Ha avuto una vita interessante sin piccolo”, ha raccontato Russell Crowe, protagonista del film L’esorcista del papa. “A 17 anni, andò a Roma per chiedere a un sacerdote come prendere i voti. Questi gli rispose che era troppo giovane e che avrebbe dovuto far ancora esperienza di vita prima di capire se la chiamata fosse vera oppure no”.

Quando scoppiò la Seconda guerra mondiale, Amorth venne arruolato dall’esercito fascista ma ben presto cambiò schieramento, diventando un partigiano e impegnandosi attivamente nella lotta contro Mussolini e Hitler. “Era tipico del suo carattere mettere in discussione l’autorità e lottare per ciò in cui credeva. Finita la guerra, frequentò la facoltà di Giurisprudenza, divenendo per un breve periodo di tempo il vice di Giulio Andreotti, nell’ala giovanile della Democrazia Cristiana”, ha continuato Crowe.

“Tuttavia, la vocazione non lo abbandonò mai e nel 1951 fu ordinato sacerdote. Nel 1986, dopo anni di esperienza, lo nominarono assistente di padre Candido Amantini, l’allora capo esorcista del Vaticano. Quattro anni dopo, fondò l’Associazione Internazionale degli Esorcisti, e nel 1992, alla morte di Amantini, passò da apprendista a capo esorcista”.

Diviso tra fede e scienza, “padre Amorth rimandò il 98% delle persone che si credevano possedute a medici professionisti: avevano semplicemente bisogno di aiuto psicologico. Il restante 2% venne invece curato da quelle che erano le sue armi contro i demoni: crocifissi, acqua benedetta, olio consacrato, un libro di preghiere e la sciarpa viola che, sua, avvolgeva sul collo della persona posseduta”, ha proseguito ancora l’attore.

“Era solito prendere in giro il diavolo durante i suoi esorcismi e al diavolo non piaceva per nulla. Padre Amorth si è spento nel 2016 all’età di 91 anni lasciando un grande vuoto ma la sua leggenda continua a sopravvivere”, ha concluso.

L'esorcista del papa: Le foto del film

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