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L’uomo che amava gli UFO: Un film su Netflix mostra come nasce una fake news

L'uomo che amava gli UFO, un film originale Netflix, parla del nostro rapporto con la verità e la menzogna, attraverso la storia di un giornalista che si trova a manipolare il confine tra i due mondi. Attraverso una narrazione che fonde realtà, finzione e immaginazione, offre una critica affettuosa ma tagliente dei media sensazionalistici e dell'evoluzione del giornalismo nell'era moderna.

Netflix propone dal 18 ottobre il film L’uomo che amava gli UFO, diretto dal regista argentino Diego Lerman. Ispirato a una storia vera, il film Netflix L'uomo che amava gli UFO racconta la storia di José de Zer, un celebre cronista televisivo argentino degli anni '80, noto per la sua copertura mediatica di eventi sensazionalistici. L'episodio centrale della trama si sviluppa attorno alla sua inchiesta su una presunta apparizione UFO nelle campagne di Córdoba, Argentina. Dopo aver ricevuto una misteriosa proposta da parte degli abitanti di un piccolo villaggio, de Zer, accompagnato dal suo cameraman fidato "Chango", parte per documentare un insolito cerchio d'erba bruciata, che alcuni sostengono essere il segno dell'atterraggio di una navicella aliena.

Inizialmente scettico, José riesce a convincere i suoi capi televisivi a coprire l'evento. La sua inchiesta si trasforma in un fenomeno mediatico nazionale, guadagnandogli fama e attenzione, ma allo stesso tempo mettendo in dubbio la veridicità delle sue affermazioni.

Il film esplora come la fame di sensazionalismo e notorietà porti José a manipolare i fatti, sfiorando i confini tra realtà e finzione. Lerman evita di fare di L'uomo che amava gli UFO una semplice biografia, scegliendo invece un approccio ludico e autoironico, che invita lo spettatore a riflettere sulla fragilità della verità in un mondo dominato dalla spettacolarizzazione dell'informazione.

I Personaggi principali

Il protagonista del film Netflix L'uomo che amava gli UFO è José de Zer, interpretato da Leonardo Sbaraglia. José è un cronista televisivo carismatico e audace, famoso per il suo approccio sensazionalistico alle notizie. La sua figura incarna la tensione tra il desiderio di notorietà e la ricerca della verità. Con il suo carisma, José riesce a costruire una carriera basata sulla creazione di storie spettacolari, ma questa ricerca del successo lo conduce a un confronto interiore profondo.

Accanto a lui troviamo Chango, interpretato da Sergio Prina, il suo cameraman fedele. Chango è il braccio destro di José, un personaggio che rappresenta la stabilità e la professionalità in contrasto con l’impulsività del protagonista. Nonostante il coinvolgimento nelle manipolazioni del suo capo, Chango rimane sempre un personaggio pragmatico e legato alla realtà, bilanciando l'esuberanza del giornalista.

Tra i personaggi di spicco c'è anche il direttore del notiziario, interpretato da Osmar Núñez, che incarna l'autorità e il realismo all'interno del canale televisivo. È scettico nei confronti delle storie che José vuole raccontare e rappresenta la vecchia guardia del giornalismo, più legata ai principi di verifica e serietà rispetto alle nuove tendenze sensazionalistiche.

Un altro personaggio rilevante è la vedette interpretata da Mónica Ayos, che ha una relazione con José. La sua figura evidenzia il legame tra la vita pubblica e privata del protagonista, aggiungendo complessità al personaggio di José, diviso tra il mondo delle notizie e quello degli spettacoli.

Il poster del film Netflix L'uomo che amava gli UFO.
Il poster del film Netflix L'uomo che amava gli UFO.

La manipolazione mediatica

Il film Netflix L'uomo che amava gli UFO esplora in modo approfondito il tema della manipolazione mediatica e la nascita delle fake news. José de Zer, con la sua ricerca di storie sensazionali, rappresenta il primo passo verso la trasformazione delle notizie in spettacolo, un tema particolarmente rilevante nel contesto mediatico contemporaneo. La pellicola mostra come un evento di dubbia veridicità possa essere trasformato in una notizia nazionale, evidenziando i pericoli e le responsabilità del giornalismo.

Un altro tema cruciale è la tensione tra realtà e finzione. José, nella sua ricerca di storie emozionanti, sfuma i confini tra ciò che è reale e ciò che è inventato. Questo gioco tra verità e menzogna si riflette anche nella struttura narrativa del film, che alterna momenti surreali a situazioni più realistiche, lasciando lo spettatore in bilico tra i due mondi.

Il film esplora anche il desiderio umano di credere in qualcosa di inspiegabile. José, segnato da esperienze mistiche e personali, si lascia affascinare dalla possibilità di vita extraterrestre, usando questa credenza per dare un senso alla sua vita e alla sua carriera. Il desiderio di trovare qualcosa di più grande e misterioso è una costante nel film, che riflette sulla nostra attrazione verso l'ignoto.

Infine, il film analizza il ruolo dei mass media negli anni '80, un periodo in cui le notizie cominciavano a trasformarsi in intrattenimento. La pellicola dipinge un quadro accurato di quell’epoca, con riferimenti alla cultura popolare e ai cambiamenti nel mondo dell'informazione. Attraverso la figura di José, il film esplora la transizione del giornalismo verso l'infotainment, un cambiamento che continua a influenzare i media ancora oggi.

Il film si sofferma anche sulla crisi personale e professionale di José, un uomo diviso tra il suo desiderio di successo e il bisogno di dare un senso alla sua vita. La sua carriera sensazionalistica lo porta a interrogarsi non solo sulla verità delle notizie che produce, ma anche sulle sue scelte esistenziali.

L'uomo che amava gli UFO: Le foto del film

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