Prime Video rende disponibile dall’11 novembre, in 250 Paesi del mondo, il film La Caida. Ispirato a una storia realmente accaduta, La Caida racconta la complessa vicenda di Mariel, una giovane nuotatrice che ha la possibilità di prendere parte a quella che sarà la sua ultima Olimpiade. Tuttavia, quando una terribile verità viene alla luce, Mariel si ritroverà davanti alla più intima e personale delle domande: vincere è davvero il suo sogno?
Contro l’abuso sistemico
Interpretato e prodotto da Karla Souza, il film Prime Video La Caida è diretto dalla pluripremiata regista argentina Lucia Puenzo, il cui film di esordio XXY ha vinto il Grand Prix alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes. “Siamo orgogliosi che Lucia Puenzo e Karla Souza abbiano trovato un alleato per portare a termine una storia con un messaggio così potente e stimolante”, ha affermato Alonso Aguilar, il responsabile delle produzioni originali di Amazon Messico. “La Caida è un film di fronte al quale è impossibile rimanere indifferenti e non vediamo l’ora che tutti possano vedere la forza e la passione di Karla nei panni di Mariel”.
“La Caida è il progetto più impegnativo e personale della mia carriera”, ha commentato Karla Souza. “Ho potuto crescere e confrontarmi con temi come il potere e il libero arbitrio interpretando Mariel. La mia speranza è che possa aiutare tutti a confrontarsi e a discutere sull’abuso di potere sistemico all’interno delle nostre culture”.
“Qualche tempo fa sono stata contattata da Karla”, ha aggiunto Lucia Puenzo. “Mi ha proposto di scrivere una storia ispirata a fatti realmente accaduti. E la sua proposta si è trasformata in uno dei viaggi più intensi e profondi della mia vita. Karla stessa si è allenata per tre lunghi anni per tuffarsi da una piattaforma alta 10 metri: sono commossa dalla dedizione che lei ma anche tutte le altre persone coinvolte hanno riservato al progetto sin dal primo giorno”.
“La Caida è un film forte che mostra quanto sia difficile liberarsi dal passato”, ha aggiunto il produttore e attore Ramiro Ruiz. “Così come mostra quanto sacrificio e coraggio siano necessari per affrontare il potere e competere in uno sport che richiede alte prestazioni”.
L’abuso sessuale
Uno dei temi affrontati dal film Prime Video La Caida è l’abuso sessuale e le sue conseguenze in ambito psicologico. Karla Souza, la protagonista, è lei stessa una sopravvissuta: nel 2018 l’attrice, protagonista della serie tv Le regole del delitto perfetto, ha dichiarato di essere stata violentata nei primi anni della sua carriera da un regista.
“Per me, è stata una sfida interessante entrare nella psiche di Mariel”, ha evidenziato l’attrice Karla Souza. “Avevo lavorato alla sceneggiatura per sei anni ma ritrovarsi in scena è stata tutt’altra cosa. Ho avuto bisogno di un coach che mi aiutasse ad aprire una porta che, da donna sopravvissuta all’abuso, non volevo aprire. Si è avviato un processo molto emotivo che, se da un lato è stato catartico, dall’altro mi ha reso più vulnerabile. Ho avuto bisogno di aiuto da parte delle persone che sul set mi stavano accanto e, sebbene le riprese siano finite da un po’, ne porto ancora i segni”.
“Come tutti i lavori di Lucia Puenzo, anche il film Prime Video La Caida più che sulla storia si concentra sulla protagonista”, ha proseguito l’attrice. “Tutto viene visto con la prospettiva di Mariel. Non c’è niente di razionale o inficiato dagli altri. Semplicemente, è la storia di una donna che prende coscienza dell’abuso subito e che si rende conto che tale violenza continuerà a essere perpetrata, anche in altri ambiti, se qualcuno non denuncia per la prima volta ciò che accade”.
“Esistono tanti documentari o film che parlano dell’argomento”, ha concluso Souza. “Ma non saranno mai abbastanza fino a quando qualche ragazza che vive una situazione simile, vedendone uno, troverà la forza e il coraggio di denunciare. La stessa Mariel, la protagonista, si rende conto di essere vittima di un abuso quando vede un’altra donna vittima dello stesso sistema”.
“Abbiamo anche fatto una scelta a livello visivo: la violenza non è mai mostrata nel dettaglio. Purtroppo, capita spesso che quando si realizzano film che trattano l’argomento in maniera esplicita le scene di violenza finiscano estratte dal loro contesto e usate per stimolare la fantasia di qualche mente contorta. Io e Lucia non volevamo diffondere ulteriore violenza visiva”.