Rai 1 trasmette la sera del 9 aprile in prima visione tv il film La signora delle rose. Diretto da Pierre Pinaud e scritto dalle stesso con Fadette Drouard in collaborazione con Philippe Leguay, il film di Rai 1 La signora delle rose ha per protagonista l’attrice Catherine Frot nei panni di Eve Vernet.
Eve Vernet è stata per anni la più grande coltivatrice di rose di Francia. Oggi però si trova sull’orlo della bancarotta e la sua azienda è sul punto di essere acquisita da un potente concorrente. Vera, la sua fedele segretaria, le prova tutte per tentare di salvare la situazione e alla fine crede di poter trovare una soluzione rivolgendosi ai servizi sociali e assumendo tre dipendenti senza alcuna esperienza nel settore, ma con un desiderio: tornare a fiorire. Fra le mille difficoltà, l’improbabile ma determinata squadra si imbarcherà insieme in un’avventura davvero unica che potrebbe cambiare per sempre le loro vite.
“Ho scoperto che la creazione di questi esemplari non è frutto del caso, ma si basa su una selezione molto meticolosa: si prendono i migliori "padri" (stami) e "madri" (pistilli), quelli con caratteristiche notevoli per colore o per resistenza alle malattie, o per profumo, e li si "sposa" nella speranza che ne vengano varietà degne di essere presentate nei concorsi”, ha spiegato Pinaud. “Poiché i temi sociali mi hanno sempre toccato e sfidato, ho visto un parallelo impressionante con le nostre società moderne iper competitive, con le loro tendenze elitarie, dove per entrare nelle migliori scuole, e quindi ottenere i migliori lavori, bisogna superare esami competitivi e spesso provenire da una buona famiglia. Da questa somiglianza, ho visto la base su cui avrei potuto costruire un film, e ho iniziato a immaginare una sceneggiatura”.
L’arte delle rose
Il regista Pierre Pinaud ci offre un racconto senza precedenti, con La signora delle rose, il film di Rai 1 che mette al centro della scena la creazione delle rose, un'arte tanto affascinante quanto insolita per il grande schermo. Ma da dove nasce questa idea tanto singolare? In una recente intervista, Pinaud ha rivelato di essersi ispirato alla sua profonda passione per i fiori fin dall'infanzia. Ricorda con affetto il giardino che lui e suo fratello hanno avuto in concessione dai loro nonni, un luogo che ha segnato l'inizio della sua storia d'amore con il mondo botanico. Questa esperienza ha plasmato la sua visione artistica fin da giovane, aprendo la strada a una riflessione sulla bellezza della natura e sul potere della creatività.
Il regista ha rivelato anche che la sua curiosità è stata stimolata dall'apprendere che la creazione delle rose è una specialità francese, simile alla gastronomia di alto livello e ai profumi di lusso. La scoperta ha suscitato in lui un'interessante connessione con le tematiche sociali contemporanee, riflettendo sul tema dell'elitismo e della competizione nelle società moderne. Da qui nasce l'idea di esplorare le similitudini tra il mondo dei fiori e quello delle aspirazioni umane, creando un film che cattura non solo la bellezza della natura, ma anche le sfide e i conflitti della società contemporanea.
Il processo creativo di Pinaud è stato caratterizzato da una profonda immersione nel mondo delle rose. Ha visitato i creatori di rose, ha esplorato le loro tecniche e ha partecipato ai concorsi dedicati a queste meravigliose creazioni botaniche. Attraverso questa ricerca approfondita, ha cercato di comprendere l'amore e l'impegno necessari per coltivare queste opere d'arte viventi. Questa esperienza ha ispirato non solo la trama del film, ma anche la sua estetica e il suo tono emotivo.
I protagonisti
Il regista Pierre Pinaud ha scelto Catherine Frot per interpretare il ruolo di Eve nel film di Rai 1 La signora delle rose perché voleva qualcuno che potesse incarnare al meglio la specificità francese richiesta dal personaggio. Ha ammirato il modo in cui Catherine ha interpretato ruoli precedenti, in particolare quello di una cuoca in La cuoca del Presidente, dove ha dimostrato la giusta dose di raffinatezza, eleganza, sensualità e carattere richiesti per il ruolo di Eve. Inoltre, Catherine Frot ha dimostrato una capacità unica di abbracciare fisicamente i suoi personaggi e ha una notevole precisione manuale, come dimostrato nella scena in cui impara a ibridare i fiori.
Per quanto riguarda la scelta dei tre impiegati da inserire nel vivaio, Pinaud voleva attori relativamente nuovi per rappresentare personaggi in fase di sviluppo. Fatsah Bouyahmed è stato scelto per il ruolo di Samir per la sua dolcezza e ingenuità, mentre Marie Petiot è stata scelta per il ruolo di Nadège per la sua capacità di interpretare una giovane donna estremamente timida. La ricerca del terzo attore, Fred, è stata più complessa, ma alla fine Melan Omerta è stato scelto per il suo talento naturale, nonostante non fosse un attore professionista.
Il film è dedicato alla madre del regista, che ha incoraggiato e supportato il progetto prima di morire, durante un periodo in cui il regista si stava prendendo cura di lei mentre si dedicava alla scrittura della sceneggiatura.