Laura Pausini – Piacere di conoscerti debutta su Prime Video il 7 aprile ed è il film in cui Laura Pausini, star della musica mondiale, si presenta in maniera inedita sia a chi la conosce sia ai pochi che ancora non la apprezzano. Con genuinità, dolcezza e tenerezza, apre le porte della sua vita e si mostra in chiave inedita con un prodotto ibrido, metà documentario e metà finzione.
Cosa avrei fatto se non avessi vinto il Festival di Sanremo con La Solitudine? È la domanda che fa da spartiacque in una specie di Sliding Doors tutto italiano, frutto di una riflessione che la cantante, presentatrice e ora attrice e sceneggiatrice ha maturato in seguito alla pandemia da Covid.
Due anni di stacco dalla sua frenetica vita di globetrotter hanno spinto Laura Pausini a soffermarsi sulle priorità della sua esistenza di donna, figlia, compagna e madre, sviscerando con empatia e delicatezza quella sfera privata tanto protetta e intima al tempo stesso.
Laura oltre i riflettori
Il film Laura Pausini – Piacere di conoscerti, disponibile in 240 Paesi dal 7 aprile, parte con una piccola e banale riflessione. Banale non perché non sia importante ma perché è una di quelle che tutti noi conosciamo. Siamo stati tutti bambini come tanti e nessuno di noi avrebbe mai potuto prevedere che piega prendesse la nostra esistenza in futuro. Ecco perché sin da subito Laura Pausini, la star premiata in tutto il mondo, è una di noi. È la ragazza della porta accanto che ancora si stupisce della sorte toccatale dal destino.
Ma la semplicità di Laura emerge sin da subito in un contesto particolarmente glamour. Sta guardando in televisione la cerimonia dei Golden Globes del 2021. La sua Io sì è candidata per la miglior canzone originale per il film La vita davanti a sé, con Sophia Loren. Con trepidazione, attende il verdetto. E si scopre vincitrice. La sua esplosione di gioia, mista a pianto, la porta a ricercare gli affetti più cari: il compagno Paolo, la figlioletta Paola e i genitori Fabrizio e Giovanna. Alla luce dei riflettori, sceglie quella del focolare domestico. È commovente come corre in casa dei genitori, nel mezzo della notte, per condividere con loro, tra stupore e lacrime, l’ennesima magia di quella bacchetta magica che da un po’ l’accompagna.
E sono gli affetti familiari quelli a cui Laura Pausini si rivolge quando si sente sola. Non è facile essere una grande diva della musica pop. Non è semplice distinguere chi ti vuole veramente bene da chi, invece, ti sta accanto per un tornaconto. La solitudine che cantava dal palco dell’Ariston è qualcosa che ha vissuto sulla sua pelle. Basta vedere le immagini, amatoriali, che seguono il trionfo ai Grammy Awards di qualche tempo prima per capire come fama e successo non sempre coincidano con felicità e serenità.
Anche perché Laura Pausini sente i premi come una grossa responsabilità a cui dover assolvere. Come una valigia pesante da dover portare. E come una sfida a voler fare sempre di più. Ma non solo per lei: lo deve a un’intera nazione, a un’intera regione, al piccolo comune di cui è originaria (Solarolo) e alla sua famiglia.
Laura Pausini: Piacere di conoscerti: Le foto del film
1 / 18La Laura alternativa del film Prime Video
Laura Pausini – Piacere di conoscerti su Prime Video è un film che all’improvviso si sdoppia. Laura Pausini, come tutti noi, vive la strana normalità dettata dalla pandemia. Il mondo della musica e dello spettacolo si fermano e anche lei, ovviamente, è costretta a rimanere a casa. A vivere da vicino la routine delle giornate della sua famiglia allargata (il compagno Paolo ha altri tre figli) e a far da mamma a tempo pieno. Aiuta Paola nel fare i compiti, suona con lei il pianoforte e le legge le storie della buonanotte.
All’improvviso, la grande star è una donna comune, con priorità diverse da quelle che l’accompagnano dal 1992, da quando studentessa di una scuola d’arte è stata convocata in segreteria per scoprire di dover partecipare tra i giovani di Sanremo 1993. Non ci sono concerti a San Siro, programmi in Messico, duetti importanti o traguardi da festeggiare. Ci sono solo Laura e Laura, due facce della stessa donna che si pone domande e interrogativi. Perché proprio a me? è il quesito che la conduce verso una vita alternativa, in cui Pippo Baudo e Lorella Cuccarini non l’hanno incoronata regina di Sanremo.
La Laura alternativa è una donna senza un compagno e con un figlio pressoché adolescente, Marcello (nome scelto in omaggio di un fratello, purtroppo, morto). Ha continuato i suoi studi alla scuola d’arte e ha aperto un negozio di ceramiche artigianali, che lei stessa provvede a realizzare. Ma, sebbene non abbia incontrato il successo, ha ancora la musica nel sangue. La sera di esibisce al pianobar in un ristorante-pizzeria. La clientela è quella della provincia romagnola, niente lustrini o paillettes ma solo musica di sottofondo per chi sta cenando.
Eppure, è una Laura serena nonostante le difficoltà di una vita ordinaria. Non le mancano i problemi e le piccole economie da far funzionare. Ma è circondata da affetti sinceri, da amiche e da una famiglia sempre pronta a sostenerle. Come tutte le mamme di un figlio adolescente, ne vive i malumori con un sorriso. Sa che il gap generazionale è una questione che solo il tempo saprà risolvere. Simpatico è il momento in cui alla radio passa per caso, in un momento amarcord, La solitudine, canzone che Marcello rifugge come la peste.
La parentesi fiction di Laura Pausini – Piacere di conoscerti, prodotto original Prime Video, è forse sbilanciata rispetto al resto del film semplicemente perché dura poco in termini di minutaggio. I momenti sono come flash che appaiono all’improvviso mentre la Laura di oggi pensa e immagina. In quei bagliori di vita parallela, Laura è sempre rimasta la stessa ragazzina dell’autunno del 1992 (interpretata dalla giovanissima Cezara Zeka), quella che con le sue mani plasmava forme e vasi mentre la musica le scorreva nelle vene. Ed è una Laura sempre propensa ad aiutare gli altri, chi le sta accanto a risolvere quelle magagne, come un affitto da pagare. Tuttavia, è in quei pochi momenti che scopriamo quanto potenziale possa avere Laura come attrice, sottolineando, se servisse, che l’arte non ha mai confini.
Piacere di conoscerti, Laura Pausini
Laura Pausini – Piacere di conoscerti su Prime Video è il secondo film che la piattaforma dedica a un artista nostrano dopo il successo di Ferro dello scorso anno. E, come nel film dedicato a Tiziano, amico di Laura, anche Laura Pausini – Piacere di conoscerti permette di avvicinarsi all’artista scoprendone risvolti personali inaspettati.
È la stessa Laura Pausini, con estrema naturalezza, a confessare di “farsi tenerezza” nel rivedersi. Era una la ragazzina che a poco più di diciotto anni ha cominciato a imparare le lingue per girare il mondo, dalla Germania all’Argentina. La nascita del suo successo mondiale è frutto da un lato dell’intuito del padre (la madre l’avrebbe voluta farmacista) e dall’altro di quello di un responsabile radiofonico olandese, che molto velocemente ha fatto decollare la sua carriera.
A Laura però non interessa focalizzare l’attenzione sui mille riconoscimenti, dischi di platino o incontri importanti. Quelli sono brevi squarci che si aprono qui e lì nella narrazione. Le immagini degli eventi importanti lasciano spazio a quelle più sporche e mosse dei video amatoriali che l’aiutano a ricostruire il suo legame con Paolo Carta, il chitarrista di cui senza nemmeno rendersi conto si è ritrovata innamorata, o il suo rapporto con la sorella Silvia.
Il fluido di pensieri della cantante non può fare a meno di ricordare l’amico Giuseppe, il vicino di casa a cui era legatissima e che si è spento mentre lei era sul palco di un concerto. È stato lui a regalarle la bacchetta magica che porta sempre con sé, nascosta tra le pieghe dei vestiti, nelle occasioni in cui ha bisogno di un conforto speciale. E non può nemmeno dimenticare la vita a Solarolo, fatta di gesti semplici e amiche (le Sincronette) che non lascia dai tempi della scuola. “In Romagna ho tempo per ascoltare e farmi ascoltare”, confessa.
Ma, fondamentalmente, è fisso sulla figlia Paola. Ricorda la scoperta della gravidanza, arrivata dopo aver inciso Celeste, un brano sulla maternità. E si chiede quanto la sua notorietà incida sulla vita della bambina, che sentirà sempre addosso il peso di un confronto che sarà inevitabile. Ha paura di essere ingombrante. Racconta del desiderio di rimanere incinta e del primo test risultato positivo. Ci mostra ricordi familiari e ci sussurra di come, anche con molti chili addosso per la gravidanza, si sentisse magrissima, bellissima e completa.
Da figlia, Laura si è trasformata in mamma, ha preoccupazioni diverse e, soprattutto, stati d’animo diversi. Attorno a Paola, pianifica quasi la sua vita così come pianifica l’uscita di un nuovo disco. Tutto è funzionale alla sua creatura, che sin da piccola ha mostrato una certa propensione al canto e alla musica. Con lei e Paolo ha trovato nuova forza, è uscita dal buco nero da cui spesso si è sentita avvolgere ed è proiettata al futuro inteso come espansione del presente.
Laura Pausini è anche consapevole del suo ruolo di primo piano nella musica mondiale. Proprio per questo ha sposato più di una causa civile e si è fatta portavoce di una rivoluzione culturale che aiuti a cambiare il pensiero nei confronti di chi più ne ha bisogno. L’apparenza delle sue canzoni d’amore non deve ingannare: i suoi concerti sono sempre accompagnati da messaggi contro la violenza sulle donne, contro le disparità di genere, a favore dei diritti civili e in nome della solidarietà (come dimenticare Amiche per l’Abruzzo?), in Italia come in America Latina (la sua seconda patria).
Eppure, Laura rimane una donna come tante altre. Una donna che sa quanto consolatorio possa essere un hamburger dopo una sconfitta e quanto importante sia mostrare alla sua Paola che nella vita non sempre si vince: La sua mamma ha vinto e ha perso, la vita è fatta così, dice con estremo candore.
“Non c’è bisogno di un grande palco. La felicità sta nelle passioni e nel riuscire ad amare se stessi, qualunque sia il nostro destino” è la grande lezione che Laura Pausini – Piacere di conoscerti, il film Prime Video, lancia e ricorda a tutti noi. Perché Laura, spenti i riflettori, è una di noi, con i suoi dubbi e sue incertezze, le sue paure e i suoi affetti più sinceri.
Il progetto è nato da un’idea originale di Laura Pausini, scritto da Ivan Cotroneo (La kryptonite nella borsa, Un bacio), Monica Rametta (Un bacio, Il volto di un’altra) e Laura Pausini, diretto da Ivan Cotroneo, con la supervisione creativa di Francesca Picozza e con direttore della fotografia Gherardo Gossi (Diaz, Le sorelle Macaluso).