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Le apparenze: In un film Sky il tentativo diabolico di una donna di riprendersi il marito

Sky propone il film Le apparenze. Liberamente tratto da un romanzo, racconta la storia di una moglie che, dopo aver scoperto la relazione fedifraga del marito, mette in atto un tentativo di diabolica vendetta per trattenerlo a sé.

Le apparenze è il film di Marc Fitoussi che Sky Cinema propone il 25 ottobre. Interpretato da Karin Viard e Benjamin Biolay, è liberamente tratto da un romanzo di Karin Alvtegen. Le apparenze del titolo fanno riferimento alle apparenze coniugali, familiari, sociali e morali, che ruotano intorno a una coppia di coniugi.

Inizialmente commedia sociale, il film Sky Le apparenze diventa man mano sempre più drammatico, volgendo verso atmosfere inquietanti quasi da thriller.

La trama del film Le apparenze

Le apparenze, il film proposto da Sky, è ambientato nella Vienna dei giorni nostri, tra i palazzi imperiali, lo scorrere del Danubio blu e la comunità privilegiata di espatriati francesi che vi vivono. Tra questi, ci sono anche Eve (Karin Viard) ed Henri (Benjamin Biolay). Coppia emblematica, i due hanno tutto per essere felici: Henri è un prestigioso direttore d’orchestra mentre Eve lavora all’Institut Français.

La loro è una vita apparentemente impeccabile fino al giorno in cui Eve vede il suo universo ben protetto e le sue certezze crollare. Il marito ha una relazione con un’altra donna. Pur di non perdere la sua faccia e mantenere le apparenze, Eve è disposta a tutto. Anche a divenire completamente diabolica.

Il poster originale del film Le apparenze.
Il poster originale del film Le apparenze.

Le differenze con il romanzo

Il film Sky Le apparenze è un libero adattamento di un romanzo della scrittrice Karin Alvtegen, inedito in Italia (Betrayed è il suo titolo internazionale). “Quando mi è stato proposto di adattare un romanzo, ho pensato subito a una storia thriller, che ricordasse quelle scritte da una delle mie autrici preferite, Patricia Highsmith”, ha ricordato il regista Marc Fitoussi.

“Tuttavia, i diritti di tutti i libri di Highsmith sono detenuti da Sydney Pollack: era un’impresa farsene cedere anche solo uno. Ho cominciato allora a fare delle ricerche fino a quando non mi sono imbattuto nel thriller della scrittrice svedese Alvtegen, la cui scrittura ricorda molto quella di Highsmith. L’ho letto, ho avuto delle riserve su alcuni passaggi ma sono stato lasciato libero di adattarlo a modo mio. La fedeltà al romanzo non è mai stato un peso”.

Il romanzo si svolge a Stoccolma e non parla per ovvie ragioni della comunità di espatriati francesi. Al suo centro, c’è la storia di una donna che scopre il tradimento del marito. Non riuscendo ad affrontarlo direttamente, preferisce percorrere strade secondarie per cercare di recuperarlo e riportarlo a sé. Nulla, però, tra le pagine spiega il silenzio della protagonista nei confronti del marito o la sua incapacità di concepire una separazione.

Lucas Englander e Karin Viard nel film Le apparenze.
Lucas Englander e Karin Viard nel film Le apparenze.

Un valzer viennese

Le apparenze, il film su Sky, inizia come una commedia sociale ma i suoi toni diventano pian piano sempre più inquietanti. “In un primo momento, ho pensato di proporre uno studio sulle buone maniere dei francesi all’estero”, ha spiegato Fitoussi. “Ho scelto Vienna perché ben si adattava al lavoro di Henri come direttore d’orchestra. Tuttavia, sin dall’inizio del film ci sono elementi che lasciano presupporre che avverrà presto un cambiamento di tono: c’è persino una scena in cui Eve sale una grande scalinata hitchcockiana alla ricerca del marito”.

“In un primo momento, doveva intitolarsi anche Valzer viennese ma ho cambiato idea: poteva sembrare un film in costume su Johan Strauss!”, ha scherzato il regista. “Tuttavia, il valzer ben rendeva l’idea del cerchio di relazioni che interessa tutti i personaggi. Ognuno passa il proprio tempo a seguire gli altri o a essere seguito. Le apparenze si accumulano e interessano tutti quanti, nessuno escluso.

Ma Vienna è anche la città in cui in passato hanno avuto luogo eventi anche sordidi, per non parlare della parentesi nazista. “E questo è il motivo per cui ho introdotto un personaggio come Jonas, interpretato da Lucas Englander. È l’unico austriaco con cui Eve entra davvero in contatto ed è un pazzo furioso. Jonas incarna tutti gli aspetti più oscuri dell’Austria: dapprima sembra solo un giovane seduttore ma poi si rivela uno stalker ossessivo e pericoloso, un aspetto che nel romanzo mancava”.

Benjamin Biolay e Laetitia Dosch nel film Le apparenze.
Benjamin Biolay e Laetitia Dosch nel film Le apparenze.

I due protagonisti principali

Eve e Henri, i due protagonisti del film Sky Le apparenze, commettono atti antipatici e spesso disgustosi, ingannevoli e criminale. Tuttavia, non si riesce mai a odiarli del tutto. “Quella dell’ambiguità morale è un problema che mi sono posto”, ha commentato Fitoussi. “Ne ho parlato anche con gli attori, che sono stati fondamentali nell’appoggiare le mie scelte. Karin Viard, ad esempio, è stata decisiva: riesce a far commettere cose terribili alla sua Eve pur rimanendo sempre accattivante e affascinante”.

Da parte sua, Henri alla fine con è così antipatico come sembra. È semmai un uomo silenzioso che sa più di quanto si pensi e che è molto lucido sia sullo stato della coppia sia sulla sua condizione sociale. Eve è preoccupata di perdere il marito ma anche il benessere economico che le comporta. E tutto per paura di Tina, una ragazza di modeste origini, portata in scena da Laetitia Dosch. Ma, senza rivelare troppo, alla fine sarà Tina a rivelarsi ancora più vendicativa di Eve: la sua sarà però una vendetta legale con una bella dimensione morale.

Le apparenze: Le foto del film

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