Tv2000 propone il 4 novembre, il film Le petit piaf, una commedia musicale dai buoni sentimenti distribuita al cinema NoMad Entertainment,. Diretto dall’attore e regista Gérard Jugnot, il film è interpretato da Marc Lavoine, dal piccolo Soan Arhimann (vincitore dell’edizione francese di The Voice Kids), da Stéfi Celma, da Philippe Duquesne e dallo stesso regista.
Il film Le petit piaf ci porta in un villaggio sull’isola della Reunion. Nelson, 10 anni, sogna di diventare un cantante famoso e si è iscritto al programma televisivo Star Kids. La sua amica Mia cerca di trovargli un mentore che lo aiuti a prepararsi per la competizione. La scelta ricade su Pierre Leroy, cantante in tournée sull'isola, che alloggia nell'albergo dove lavora la madre di Nelson. Però l’alchimia non è immediata tra Pierre, solitario e disincantato, e Nelson, orgoglioso e ostinato. Il loro unico punto in comune, l'amore per il canto, sarà abbastanza forte da avvicinarli? Abbastanza forte da ridare entusiasmo a Pierre e permettere a Nelson di convincere sua madre?
“Il film Le petit piaf – ha sottolineato il regista - affronta un tema che mi sta a cuore: l’idea di un uomo che non sta bene e che dà una lezione di vita a un ragazzino e che in cambio ne riceve una. Inoltre, avevo voglia di lavorare insieme a Marc Lavoine, che conosco da tempo. E poi ho avuto un bell'incontro con il piccolo Soan Arhimann, che interpreta il protagonista, un ragazzino meraviglioso, un grande cantante”.
La trasmissione
Le petit piaf, il film diretto e interpretato da Gérard Jugnot in onda su Tv2000, è ambientato in un piccolo villaggio sull’isola della Reunion. “All’inizio mi avevano proposto di ambientare la storia in Africa ma, non conoscendo bene il continente, non mi sentivo la persona giusta per farlo”, ha ricordato il regista. “È stata allora presa la decisione di adattare la trama a La Reunion, che tuttavia conoscevo un po’ per averci suonato. È nata così una vicenda in cui i colori, le sensibilità e le culture si mescolano”.
Al centro della storia del piccolo Nelson c’è il tema della trasmissione di qualcosa da un adulto a un bambino e viceversa. Un tema che ricorre spesso nel cinema di Jugnot, al suo dodicesimo film da regista. “Non ho mai capito cosa mi attrae della questione. Non ci avevo mai fatto caso ma chi ha fatto un’analisi tematica delle mie opere ha sottolineato come ci sia sempre l’idea di trasmissione e come l’infanzia sia uno degli argomenti più ricorrenti”, ha sottolineato Jugnot. “Spesso mi ritrovo a lavorare con bambini alla loro prima esperienza. Mi piace farlo perché, se hai la pazienza di guidarli, sanno portarti in territori inesplorati e sorprendenti”.
Il piccolo protagonista
Protagonista del film Le petit piaf, in prima visione su Tv2000, nei panni di Nelson è Soan Arhimann. “È un ragazzino fantastico e straordinario. Non lo conoscevo ovviamente e mi è stato presentato per il ruolo”, ha raccontato Gérard Jugnot. “Soan vive davvero a La Reunion, è molto legato alla sua isola, ai suoi genitori e alla sua famiglia. La cosa interessante è che il film parla proprio dell’importanza delle radici e degli antenati. Solitamente sono i grandi che trasmettono qualcosa ai piccoli ma nel caso di Soan accade l’esatto contrario: è lui che dovrà convincere la madre, che lo cresce da sola, di come il canto sia la sua giusta strada”.
“Soan è un ragazzino intelligente”, ha proseguito il regista. “È dotato di talento e non a caso ha vinto un talent. Usa i social network ma non è ossessionato dal numero dei followers. Si interessa più ad altre cose ma soprattutto è un appassionato di musica, una passione condivisa con il padre che lo accompagna sin dall’infanzia. Come tanti bambini della sua età, è consapevole del mondo che lo circonda ma in qualche modo è risparmiato dai suoi affanni grazie al fatto di vivere lontano da una metropoli”.
La Reunion
Le petite piaf, il film proposto da Tv2000, è ambientato a La Reunion, un’isola vulcanica francese situata nell’Oceano indiano, a est di Madascar. Proprio la sua origine ha permesso lo sviluppo di una vasta gamma di biodiversità e paesaggi spettacolari: calanchi, cascate, vaste distese di lava solidificata, foreste pluviale, spiagge dall’acqua cristallina e una fauna marina unica la caratterizzano.
“La Reunion è uno dei personaggi del film”, ha evidenziato Jugnot. “La conoscevo poco ma, una volta arrivato per le riprese del film, ho scoperto un mondo fantastico. Tra una ripresa e l’altra, anziché stare nel mio camper ad aspettare il prossimo ciak, ho potuto visitarla in lungo e in largo. Ho potuto constatare come il suo nome sia perfetto: lì, Africa, Asia e Europa si mescolano e convivono. Facendo i casting, ho incontrato grandi attori i cui antenati provenivano da Madagascar, Gabon e Normandia!”.
“La Reunion è un posto bellissimo. Puoi piazzare la camera ovunque ma è anche facile cadere nella trappola del film turistico. Anche se ho voluto integrare i paesaggi nella storia, non ho dimenticato la dimensione sociale. Nelson, ad esempio, si batte affinché la sua amica Mia, orfana, trovi una famiglia e non viva più abbandonata a se stessa. Ho pensato che fosse un argomento da trattare, senza tuttavia cadere nella militanza. Serviva secondo me un giusto equilibrio per evitare la cartolina”, ha concluso il regista.