Liam Neeson è un sex symbol. Ed è un dato innegabile. La percezione arriva quando, una domenica sera come tante altre, sei seduto a un cinema in attesa di vedere il tuo film e sul maxi schermo partono le immagini del trailer di Memory, il nuovo film che vede protagonista Liam Neeson al fianco di Monica Bellucci.
Nel silenzio di una sala composta, alla prima apparizione di Liam Neeson scatta un applauso spontaneo, accompagnato da un continuo brusio di sottofondo. Non è un brusio di lamentela, tutt’altro. Un gruppo di ragazze, sedute una fila dietro, si segnano sul cellulare la data di uscita di Memory, “15 settembre, ricordiamocelo” si dicono.
Guardo Liam Neeson sullo schermo e rifletto, ripensando alla sua vita e alla sua carriera. Memory è diretto da Martin Campbell, il regista che ha rinverdito la saga di 007 quando nessun altro voleva farsi carico della responsabilità. Eppure, Liam Neeson non è mai stato l’agente James Bond sullo schermo: ne avrebbe avuto il carisma, il fascino e il physique du role. In compenso, sarà presto Marlowe, nell’omonimo film di Neil Jordan che avrà la sua premiere al San Sebastian Film Festival.
Liam Neeson ha anche vinto un Oscar per il ruolo di Oskar Schinder in Schindler’s List e una Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile al Festival di Venezia per Michael Collins. Non proprio due filmetti, mi viene da pensare. La sua vita privata è sempre stata segnata da prese di posizione inclusive a favore dei diritti dei delle donne, della comunità lgbtqia+ e di quella afroamericana.
Si è anche schierato pubblicamente contro la legge sulle armi tanto che una nota società produttrice di pistole si è detta pronta a non fornire più armamenti per i suoi film. Non proprio un conservatore, a differenza di altri più acclamati di lui. La vendetta e la voglia di rivalsa nei film interpretati da Liam Neeson sono sempre frutto della passione, di una forte emozione che ti spinge ad agire. E la passione di Liam Neeson è la più atavica di tutti, legata all’eterna lotta tra Bene e Male, come accade anche in Memory.
Rivendendo Liam Neeson nel trailer di Memory, portato in sala da Bim Distribuzione, non ho potuto fare a meno di pensare alla moglie, Miranda Richardson, anche lei attrice ma purtroppo scomparsa qualche anno fa a causa di un incidente sugli sci. Dopo la morte di Richardson, Liam Neeson ha voluto crescere da solo i due figli e provvedere personalmente alla loro occasione, sebbene poi negli anni abbia avuto una nuova relazione sentimentale.
La sua over produzione (diciamocelo, negli ultimi anni non si contano più i film che ha fatto) è legata al superamento del dolore per la perdita: lo ha dichiarato lui stesso qualche tempo fa in un’intervista. E in quel momento anch’io, al di là di ogni appartenenza identitaria, vedo Liam Neeson con occhi differenti: sì, è l’eroe delle favole, quello che libera la bella dal castello e la sposa per l’eternità.
L’intervista
Ma il mio punto di vista da solo non bastava. La domanda rimaneva sempre la stessa: perché Liam Neeson, a settant’anni, è un sex symbol? Da lì, il lampo di genio. Chiediamolo a quattro donne differenti. Chi meglio di loro saprà darmi una risposta? Ed è così, in attesa dell’uscita di Memory, Chiara (27 anni), Giulia (35), Flavia (48) e Stefania (54) si sono prestate al mio gioco. E le risposte non sono così scontate come si potrebbe pensare: il ritratto che emerge di Liam Neeson è quello di un gentiluomo moderno.
- Liam Neeson ha appena compiuto settant’anni. Eppure, nell’immaginario è un sex symbol. Cosa vi affascina della sua personalità?
Chiara, 27 anni: Mi affascina che riesca a sostenere in maniera credibile ruoli d’azione e grande movimento anche a 70 anni, e che abbia sposato il genere action cucendosi addosso personaggi che hanno il fascino del cattivo ma con l’animo del buono.
Stefania, 54 anni: Mi affascina soprattutto la sua freddezza nell’azione ma anche la sua bontà d’animo in favore dei più deboli ed è bravo a mettere in scena queste emozioni. È credibile.
Flavia, 48 anni: Mi piace pensare che Liam Neeson sia esattamente come è nei film: un paladino dei valori anche quando si trova in mezzo alle sparatorie.
- Hanno contribuito i film a renderlo un’icona?
Chiara, 27 anni: Certamente. Come dicevo prima, i ruoli che ha ricoperto soprattutto nei film d’azione l’hanno reso un punto di riferimento per il genere.
Giulia 35 anni: Direi di sì, quando vedi una locandina con la sua faccia sai che cosa stai guardando. è sinonimo di garanzia.
Stefania, 54 anni: Si, perché rispecchia il genere e lo associ a questa tipologia di film. Se ami il genere sai che vedere un film con lui non ti annoierà.
Flavia 48 anni: Direi assolutamente sì, anche perché è stato in grado di spaziare tra vari generi, dai romantici, azione e thriller.
- Quanto ha contribuito la morte dell’amata moglie Natasha Richardson e il suo immergersi nel lavoro per non pensare al dolore?
Chiara, 27 anni: Penso che la scelta di questi ruoli dove è chiamato a salvare i più deboli sia anche un modo per esorcizzare la morte della moglie.
Stefania 54 anni: Credo che, dopo tanti ruoli così forti, questo tragico accadimento della sua vita abbia contribuito a rafforzare l’intensità delle sue interpretazioni.
Giulia 35 anni: Penso che rifugiarsi in un personaggio, un altro rispetto a te, può allontanare dalla propria realtà ma è inevitabile che l’attore porti sempre un po’ del suo vissuto nei personaggi che interpreta. Quindi, penso che sia accaduto anche in questo caso.
- A chi dice che i suoi eroi in fondo non sono altro che un’estensione del patriarcato cosa rispondereste? Quanto è importante distinguere tra la persona e i personaggi?
Chiara, 27 anni: È importante ma per lo spettatore non sempre è facile. Non conoscendo bene l’attore come persona nella vita di tutti i giorni, ci si affeziona al personaggio e al volto dell’attore che lo rappresenta.
Stefania 54 anni: È sicuramente importante ma ci portiamo dietro, appunto, dei personaggi iconici da cui è spesso difficile allontanarsi. Nel caso di Liam Neeson, anche se i personaggi hanno nomi diversi per ogni film, l’obiettivo finale, ovvero la sete di vendetta e di rivalsa è qualcosa che li accomuna.
Giulia 35 anni: È importante distinguere per saper dare una valutazione completa di una persona. Ma spesso con gli attori e le star in generale credo che sia meglio rimanere con l’idea che ci siamo fatti per non incappare in delusioni. Non sarà il caso di Liam Neeson, che penso abbia un temperamento gentile e un atteggiamento onesto nella vita privata, mi piace continuare a credere che sia così.
- Lo preferite in versione storica, come ad esempio in Schindler’s List? O amate vederlo in azione mosso dal desiderio di protezione nei confronti dei più indifesi? Quale e perché è il vostro film preferito con Neeson protagonista?
Chiara, 27 anni: In Schindler’s List la storia ha un peso forse maggiore rispetto al singolo personaggio, ma non ci sono dubbi sul suo talento. È chiaro che il filone action è diventato parte di lui, e il mio film preferito è L’uomo sul treno, sicuramente ad alta tensione.
Giulia 35 anni: Amo vederlo nei ruoli d’azione, quando sa sempre prevedere cosa succede. Il mio preferito in realtà è molto recente ed è Un uomo sopra la legge.
Stefania 54 anni: Mi piace maggiormente nei ruoli d’azione soprattutto quando deve salvare qualcuno a lui molto caro, come nel mio film preferito della sua filmografia Io vi troverò.
Flavia 48 anni: Lo preferisco sicuramente nei film d'azione, e tra quelli i miei preferiti sono Un uomo tranquillo e Senza Identità ma l'ho amato anche nella commedia Love Actually perché si spoglia dei panni di eroe, interpretando un uomo sofferente e sensibile, dolcissimo.
- Quali sono le vostre aspettative ogni volta che esce un film con Liam Neeson? In cosa non vi delude mai?
Chiara, 27 anni: La sua sorte sembra non essere mai scontata e questo riesce a tenermi sul filo del rasoio per tutto il film.
Giulia, 35 anni: Direi i personaggi sempre forti, senza paura e mossi da una grande sete di vendetta.
Stefania 54 anni: I suoi film sono sempre avvincenti e le vicende riescono a tenermi sempre incollata davanti allo schermo, proprio per la capacità di affrontare con autocontrollo e razionalità anche le situazioni più estreme.
Flavia 48 anni: L'adrenalina che scorre sempre per tutta la pellicola
- Neeson è anche il simbolo del safe made man, dell’uomo che fattosi da solo non ha mai dimenticato le sue origini. È molto impegnato anche con le associazioni umanitarie (è stato anche doppiatore di un video per Amnesty a favore della legalizzazione dell’aborto in Irlanda, sua terra d’origine). Quando lo ritenete un gentiluomo vecchio stile e quanto invece un uomo moderno?
Giulia 35 anni: Credo che nella vita sia una persona molto calma e rispettosa, mi dà questa sensazione.
Stefania 54 anni: Lo ritengo un gentiluomo vecchio stile per l’umanità che trasmette grazie a uno sguardo che dà una sensazione di calma e pacatezza.
Chiara 27 anni: La sensibilità verso questi temi così universali ma così specifici lo rendono assolutamente un uomo moderno. Detto ciò, mi sembra che lotti con la gentilezza di un gentiluomo. Quindi, direi entrambe.
- Ama lo sport e, in particolare, la boxe. Ma, fuori dal set, non ha mai dato un pugno a una persona. È stato cresciuto da un padre molto severo e ha sempre dato importanza all’educazione. Intravedete un suo erede o rimane unico nel suo genere?
Chiara 27 anni: Direi Mark Walhberg, giusto mix di azione e faccia da bravo ragazzo.
Giulia 35 anni: Unico nel suo genere, di Liam Neeson ce n’è uno.
Stefania 54 anni: Unico nel suo genere ma se dovessi fare un nome farei Chris Vance della serie tv The Transporter.
Flavia 48 anni: Nel panorama attuale non riesco a immaginare qualcun altro al suo posto.
- Ha recitato con alcune delle più grandi attrici di Hollywood e non solo, da Meryl Streep a Keira Knightley. Ora è al fianco di Monica Bellucci. Accanto a quale altra attrice italiana lo vedreste bene e perché?
Stefania 54 anni: Simona Cavallari, un’attrice che nei ruoli d’azione più popolari mi ha colpito.
Chiara 27 anni: Cristiana Dell’Anna, perché ha dimostrato di essere perfetta in un ruolo thriller/action.
Giulia 35 anni: Asia Argento, dark e noir proprio come le atmosfere dei film di Neeson.
Flavia, 48 anni: Maria Grazia Cucinotta, perché credo sia perfetta accanto a lui sia in un ruolo d’azione o thriller sia in un ruolo da commedia.
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