Prime Video propone dal 1° novembre il film Libre, diretto da Mélanie Laurent. Il film Prime Video Libre è ispirato alle gesta di Bruno Sulak, un leggendario criminale francese degli anni '70 e '80, noto per il suo fascino e la sua audacia nel compiere rapine senza mai ricorrere alla violenza.
Interpretato da Lucas Bravo, Sulak è il protagonista di una rocambolesca avventura che lo vede sfuggire costantemente alla cattura, rendendo leggendaria la sua abilità nel fuggire anche dalle carceri più sicure. Nonostante la sua carriera criminale, Sulak è descritto come un uomo con principi solidi, profondamente innamorato della sua compagna, Annie, interpretata da Léa Luce Busato. I due formano una coppia di criminali che sfida la società, diventando simboli di libertà.
Sullo sfondo delle loro imprese, il commissario George Moréas (Yvan Attal) si impegna in una caccia all'uomo senza sosta, offrendo al pubblico una dinamica di "gatto e topo" che si intreccia in modo affascinante con il tema della lealtà e del rispetto reciproco tra i due uomini. La narrazione si sviluppa non solo come un film criminale, ma anche come una storia d'amore travolgente, che esplora il profondo legame tra Bruno e Annie, e le motivazioni personali che spingono il protagonista a cercare una libertà tanto desiderata.
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I Personaggi principali
Bruno Sulak, interpretato da Lucas Bravo, è il protagonista del film Prime Video Libre. Ladro carismatico e dotato di un fascino irresistibile, Sulak si distingue per la sua avversione alla violenza, preferendo compiere le sue rapine attraverso astuzia e ingegno piuttosto che con la forza. Il suo desiderio di libertà lo spinge a sfidare continuamente il sistema, rendendolo un personaggio complesso e affascinante. Sulak è profondamente legato ad Annie, la sua compagna di vita e di crimine, con cui condivide un amore intenso e fuori dagli schemi.
Annie, interpretata da Léa Luce Busato, è la donna che accompagna Bruno in tutte le sue avventure. Solare e determinata, Annie vive ai margini della società insieme a Bruno, formando con lui una coppia indissolubile. Anche se condivide la vita da criminale con il suo amante, Annie mantiene una speranza verso il sistema, distinguendosi per la sua volontà di credere ancora in un possibile cambiamento.
George Moréas, interpretato da Yvan Attal, è il commissario di polizia incaricato di catturare Sulak. Astuto e determinato, Moréas sviluppa un silenzioso rispetto per Bruno, riconoscendo in lui un criminale atipico, lontano dalla brutalità di altri gangster dell’epoca. Il loro rapporto va oltre la semplice rivalità, dando vita a una dinamica che oscilla tra il rispetto e l’antagonismo.
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In cerca di libertà
Il tema centrale del film Prime Video Libre è la libertà, rappresentata dal personaggio di Bruno Sulak, che si ribella contro le norme della società e cerca costantemente di affermare il suo diritto a vivere secondo le proprie regole. Le sue continue fughe dalle prigioni e il suo rifiuto della violenza riflettono un desiderio profondo di indipendenza, sia dal punto di vista personale che nel contesto della sua vita criminale.
Un altro tema chiave è l'amore e la lealtà, incarnati dalla relazione tra Bruno e Annie. Il loro legame va oltre le convenzioni, presentandosi come una forma di devozione reciproca che sfida le aspettative sociali. Annie non è solo una compagna, ma una vera e propria partner nella vita di Bruno, condividendo con lui non solo l’amore, ma anche i rischi del loro stile di vita.
Il film esplora anche il crimine come forma di onore. Bruno Sulak, a differenza di altri criminali del suo tempo, come Jacques Mesrine, è descritto come un ladro "gentiluomo", che evita lo spargimento di sangue e segue un proprio codice etico. La sua avversione per la violenza lo distingue dagli altri fuorilegge e lo eleva a una figura quasi romantica, lontana dai cliché del crimine brutale.
Infine, Libre affronta la disillusione politica. Ambientato durante l'ascesa di François Mitterrand e le speranze associate al suo governo, il film riflette sulla perdita di fiducia nella politica e sulla crescente disillusione che ha caratterizzato quel periodo. Bruno Sulak rappresenta questa disillusione, essendo già scettico prima che il fallimento delle politiche di Mitterrand diventasse evidente, anticipando così il declino del sogno di una società più giusta.
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