Cielo trasmette la sera del 6 ottobre il film Lolita. Diretto da Adrian Lyne nel 1997, il film Cielo Lolita è la seconda trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov pubblicato nel 1955. La pellicola, pur fedele in molti aspetti al testo originario, si distanzia dalla precedente versione diretta da Stanley Kubrick nel 1962 per il modo in cui affronta i temi delicati e controversi trattati dal romanzo, tra cui la pedofilia, l'ossessione e la manipolazione psicologica.
La trama segue il professore europeo di letteratura Humbert Humbert (interpretato da Jeremy Irons) che, trasferitosi negli Stati Uniti, sviluppa un’ossessione morbosa per Dolores "Lolita" Haze (Dominique Swain), la giovane figlia adolescente della vedova Charlotte Haze (Melanie Griffith), presso cui affitta una stanza. Humbert, affascinato da Lolita sin dal primo incontro, sposa Charlotte con l’unico scopo di avvicinarsi alla figlia.
Dopo la morte improvvisa di Charlotte in un incidente d'auto, Humbert prende il controllo della vita di Lolita e inizia con lei una relazione sessuale, portandola in un viaggio attraverso gli Stati Uniti per evitare sospetti. Nel frattempo, Lolita, sebbene inizialmente manipolata da Humbert, inizia a mostrare segni di resistenza e desiderio di indipendenza. La relazione tra i due si deteriora quando Lolita fugge con un altro uomo, Clare Quilty (Frank Langella), un ambiguo regista teatrale che ha perseguitato la coppia per gran parte della storia.
Alla fine, Humbert scopre che Lolita ha sposato un uomo ordinario e aspetta un bambino. In un incontro finale, Humbert offre denaro a Lolita e, dopo aver appreso la verità sulla sua fuga con Quilty, uccide l’uomo in un attacco di gelosia e vendetta. Il film si conclude con l'arresto di Humbert, che muore in prigione poco dopo.
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I Personaggi Principali
Humbert Humbert, il protagonista maschile del film Cielo Lolita, è un professore di letteratura di mezza età che soffre di un’ossessione per le giovani ragazze che chiama "ninfette". Nel film di Lyne, Humbert è rappresentato come un uomo complesso e tormentato, spinto dal ricordo di un amore giovanile perduto, Annabel, che lo ha lasciato incapace di maturare emotivamente. L’interpretazione di Jeremy Irons sottolinea il suo lato vulnerabile e la sua follia ossessiva, senza però giustificarne le azioni. L'uso della narrazione in prima persona e della voce fuori campo rende lo spettatore partecipe della visione distorta della realtà di Humbert, creando una certa empatia, ma lasciando chiaramente emergere la natura malata delle sue ossessioni.
Dominique Swain interpreta Lolita come una ragazza apparentemente matura per la sua età ma ancora intrappolata nell'innocenza dell'adolescenza. Nel film, Lolita è consapevole del potere che esercita su Humbert, ma allo stesso tempo vittima della sua manipolazione e del controllo che l'uomo esercita su di lei. Lolita è ritratta come una figura tragica, una giovane che non ha mai avuto una vera guida e che alla fine è costretta a cercare la sua strada, pagando un prezzo altissimo per la relazione con Humbert.
Charlotte, interpretata da Melanie Griffith, è la madre vedova di Lolita. Nel film, è ritratta come una donna disperata e sola, che vede in Humbert una possibilità di riscatto sociale e personale. Tuttavia, Charlotte è inconsapevole della vera natura dell'interesse di Humbert per sua figlia e, quando scopre la verità, è già troppo tardi.
Clare Quilty, interpretato da Frank Langella, è, infine, una figura chiave nella storia. È un altro adulto che sfrutta Lolita e che alla fine diventa l’obiettivo della vendetta di Humbert. Quilty rappresenta una minaccia costante per Humbert, non solo come rivale amoroso, ma come simbolo della decadenza e del cinismo del mondo adulto.
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Ossessione e Possesso
Uno dei temi centrali del film Cielo Lolita è l'ossessione di Humbert per Lolita. Più che un vero amore, il sentimento di Humbert è una forma di possessività malata. Lolita diventa per lui un ideale irraggiungibile, una reincarnazione del suo amore giovanile perduto. La relazione tra Humbert e Lolita si sviluppa come un gioco di potere, in cui Humbert tenta di controllare completamente la giovane, ignorando i suoi bisogni emotivi e il suo desiderio di crescere e diventare indipendente.
Lyne affronta il tema della manipolazione e dell’abuso in maniera più esplicita rispetto alla versione di Kubrick. Humbert non solo abusa sessualmente di Lolita, ma la manipola psicologicamente, controllando ogni aspetto della sua vita. Inizialmente, Lolita è vittima di questa manipolazione, ma man mano sviluppa un desiderio di ribellione, sebbene sia costantemente intrappolata in una situazione in cui non ha vie di fuga reali.
Lyne introduce anche il tema della cultura popolare americana degli anni '40 e '50, che pervade la vita di Lolita e influisce sulla sua personalità. Il film mostra come Lolita sia influenzata dai miti di Hollywood e dalla musica dell’epoca, creando un’immagine distorta di sé e del mondo che la circonda. La cultura popolare è un elemento chiave per comprendere come Lolita cerchi di costruire un'identità in un contesto sociale che la oggettifica e la sfrutta.
Il film di Lyne si distingue per l’estetica soggettiva che immerge lo spettatore nella mente di Humbert (per tale ragione, l’opera ha subito pesantissime critiche al momento della sua uscita nelle sale). Questa scelta stilistica rafforza l’idea che il racconto sia filtrato dalla percezione distorta e ossessiva del protagonista. Tuttavia, la soggettività di Humbert non è presentata in modo da giustificare le sue azioni, ma piuttosto per evidenziare la sua follia e la sua incapacità di vedere la realtà per ciò che è. La colonna sonora di Ennio Morricone e l’uso delle immagini accentuano il senso di isolamento e delirio mentale che caratterizza Humbert.
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