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Mal di pietre: Una donna che combatte per amore nel film Cielo

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Prosegue su Cielo il ciclo di film Lo sguardo di lei: è il turno ora di Mal di pietre. Diretto da Nicole Garcia, è l’adattamento dell’omonimo best seller di Milena Angus.
Nell'articolo:

Cielo trasmette il 3 marzo in prima visione tv il film Mal di pietre di Nicole Garcia. Si tratta del secondo lungometraggio scelto per la nuova stagione di Lo sguardo di lei, un ciclo di otto titoli diretti da altrettante registe donne. Ogni film è introdotto da Rocío Muñoz Morales nei panni della cliente di uno psicanalista.

Tratto da un romanzo di Milena Angus, il film Mal di pietre ha per protagonista l’attrice Marion Cotillard nei panni di Gabrielle, una giovane donna dallo spirito libero che combatte in nome del vero amore contro tutto e tutti.

La trama del film

Diretto da Nicole Garcia, il fil Cielo Mal di pietre si basa sull'omonimo romanzo di Milena Agus e racconta la storia di Gabrielle (Marion Cotillard), una giovane donna che vive in un piccolo villaggio nel sud della Francia in un momento storico il cui il suo sogno di vivere il vero amore è considerato scandaloso e addirittura folle. Contro la sua volontà, i genitori la danno in sposa a José (Alex Brendemühl), un contadino spagnolo onesto e amorevole che credono possa fare di Gabrielle una donna rispettabile.

Costretta però dalle pietre ai reni a curarsi tra le Alpi, Gabrielle fa la conoscenza di André Sauvage (Louis Garrel), un ferito veterano della guerra in Indocina, che riaccende la passione sepolta in lei. Con l'amore ritrovato, Gabrielle desidera fuggire e svincolarsi da un matrimonio che la imprigiona, mostrandosi determinata a perseguire il suo sogno senza dover rinunciare come in precedenza.

Il poster del film Mal di pietre.
Il poster del film Mal di pietre.

Da un romanzo di Milena Angus

Mal di pietre, il film proposto da Cielo, vede gli attori Marion Cotillard, Alex Brendemühl e Louis Garrel, portare in scena i personaggi di Gabrielle, José e André. A spiegare meglio le intenzioni del film sono le parole della regista Nicole Garcia: “Il romanzo di Milena Agus mi ha suggerito l'idea di quanto potente possa essere il destino di una donna. Ma un libro richiede interpretazione e reinvenzione. Al fine di rendere mia la storia, ho dovuto appropriarmene liberamente: ciò mi ha consentito di deviare dal testo originale senza tradirlo. In fase di sceneggiatura, abbiamo modificato la storia, l'abbiamo sviluppata e ne abbiamo inventato nuove parti, senza perdere mai di vista ciò che mi aveva profondamente colpita e il motivo per cui mi era piaciuta”.

“Il destino di Gabrielle è caratterizzato dalla forza di cui tutti siamo capaci quando i nostri desideri e i nostri sentimenti ci guidano ad andare oltre i nostri stessi limiti, al di là di noi stessi”, ha continuato la regista. “Sin da quando è molto giovane, Gabrielle è accompagnata da un forte desiderio carnale che lei chiama "la cosa principale", una dolce fuga di desiderio e amore, un ardore animale. Tale passione, che interessa tutta la sua persona, finisce con lo scontrarsi brutalmente con l'uomo che vuole soffocarla (l'insegnante del villaggio) e con la condanna della sua famiglia e della società tutta degli anni Cinquanta”.

Nonostante la sua volontà, Gabrielle nel film Cielo Mal di pietre viene data in sposa a qualcuno che non ama ma nei 17 anni che verranno non perde mai niente di quella forza pulsante che le fa considerare il mondo intorno mediocre. E quando finalmente sperimenta il grande amore, quel momento estatico che potrebbe dare un nuovo senso alla sua vita ma che il destino rischia di rubarle, Gabrielle dimostra di cosa può essere capace la sua grande passione.

“Gabrielle – ha concluso la regista - vive al crocevia di un mondo tradizionalista e di un tempo di maggiori speranze e libertà. Mi interessano i personaggi femminili che hanno una dimensione agitata e poetica. C'è qualcosa nella follia delle donne che mi attrae soprattutto quando queste nascondono una forte fragilità interiore, potenzialmente in grado di esplodere e provocare una catastrofe. Di Mal di pietre mi piacciono anche i due personaggi maschili, il marito José e l'amante André. Apprezzo la loro modestia, il loro coraggio e i loro silenzi. Una delle caratteristiche di questa storia è che i personaggi non ristagnano e non sono prigionieri delle situazioni”.

Mal di pietre: Le foto del film

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