Sarà Lucky Red a portare al cinema il film Marcello mio di Christophe Honoré. In concorso al 77° Festival di Cannes, uscirà nelle sale italiane in versione originale il prossimo 23 maggio.
Nell’anno del centenario della nascita del grande Marcello Mastroianni, un omaggio per esplorare i momenti più importanti della sua carriera attraverso la figura di sua figlia Chiara, protagonista del film insieme alla madre Catherine Deneuve. Con loro Fabrice Luchini, Melvil Poupaud, Benjamin Biolay, Nicole Garcia e Stefania Sandrelli, che interpretano versioni in parte reali e in parte romanzate di sé stessi.
Girato tra Parigi, Roma e la località balneare di Formia, il film Marcello mio vede di nuovo insieme Christophe Honoré e Chiara Mastroianni dopo L’Hotel degli amori smarriti, presentato in anteprima a Un Certain Regard, dove Chiara Mastroianni aveva ottenuto il premio come miglior attrice.
Il film Marcello mio è una produzione Les Film Pelleas in coproduzione con Bibi Film e Lucky Red con Rai Cinema.
Una celebrazione del mestiere di attore
Marcello Mio è un film che affronta temi di identità e memoria attraverso la prospettiva di Chiara, figlia delle leggende del cinema Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. Durante un'estate turbolenta, Chiara si immedesima così profondamente nella figura di suo padre da adottarne stile di vita e comportamenti, al punto che le persone intorno a lei iniziano a chiamarla "Marcello".
Il regista Christophe Honoré condivide le sue riflessioni sul progetto: "Con il film Marcello mio, volevo esplorare il quotidiano degli attori quando non sono sul set. Questo 'tempo morto', che rappresenta il 95% della loro vita, è raramente mostrato sullo schermo". Honoré intende dunque offrire uno sguardo intimo sulla realtà quotidiana di un'attrice tra la calma della vita di tutti i giorni e il caos del set cinematografico.
Il film Marcello mio non solo omaggia Marcello Mastroianni ma celebra il mestiere di attore in generale. "Ho sempre ammirato Marcello, non solo nei film di Fellini. La sua capacità di non sapere mai completamente chi è, rende possibile ogni trasformazione, ogni nuova identità", spiega Honoré, sottolineando l'impatto di Mastroianni sul cinema e sulla sua visione del mestiere di attore.
Interpretando se stessa, Chiara Mastroianni rivela aspetti della sua vita personale, mescolando la realtà con la finzione cinematografica. Honoré approfondisce: "Chiara è unica, perché la sua vita e quella cinematografica sembrano fondersi in un'unica narrazione. Con un film come Marcello mio ho voluto sfumare i confini tra realtà e finzione, celebrando l'individuo oltre la sua eredità familiare".
Tra finzione e realtà
Il film Marcello mio intreccia la storia personale di Chiara con quella pubblica dei suoi genitori, cercando di sfumare i confini tra realtà e narrazione romanzata, mantenendo un rispetto per la privacy e lontano dall'essere un semplice biopic. Il regista sfrutta la storia per esplorare temi come l'identità, la fama e la memoria familiare. Utilizza il formato del film per creare un dialogo tra i personaggi reali e quelli interpretati, confondendo ulteriormente il confine tra realtà e finzione. Attraverso questo processo, Chiara non è solo la figlia di suoi genitori celebri ma emerge come un individuo a pieno titolo, lontano dall'ombra della fama familiare.
Catherine Deneuve, anche lei interpretando se stessa, porta una dimensione ulteriormente autoreferenziale al film. "Lavorare di nuovo con Catherine è stato straordinario. Si è immersa completamente nel ruolo, portando una freschezza che dimostra la sua dedizione incessante alla recitazione", afferma Honoré. "Il suo impegno nel progetto è stato totalizzante, mostrando quanto ancora le piaccia giocare con il proprio personaggio". La presenza di altri attori come Fabrice Luchini e Nicole Garcia aggiunge ulteriori strati di metanarrativa, con personaggi che interagiscono in modi che sfidano le convenzioni tipiche del cinema.
Il film procede con una tonalità che si avvicina alla commedia all'italiana, con scene che oscillano tra il realistico e il fantastico, il serio e il ludico. Una scena chiave del film si svolge in una trasmissione televisiva italiana, dove la realtà e la finzione si mescolano creando situazioni comiche e surreali. "Il vero tema del film è la trasformazione della vita in commedia," riflette Honoré. "Questo è evidenziato dalla scena in una trasmissione televisiva italiana, un settore in cui la finzione spesso si sovrappone alla realtà, creando situazioni comiche e surreali. L'effetto sarà ancora più potente per gli spettatori italiani del film perché la presentatrice del programma è interpretata dalla splendida Francesca Fialdini, una stella della RAI non priva di senso dell'umorismo”.
Marcello mio si rivela così un'ode alla vita degli attori e alla loro capacità di trasformare la propria esistenza in arte. "È un'esplorazione ludica delle identità, un gioco di ruoli che sfida le nostre percezioni di realtà e finzione, nel quale il vero e il falso coesistono in un'armoniosa illusione," conclude Honoré, sottolineando la magia del cinema nel trasformare l'ordinario in straordinario.