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Marconi: Su Rai 1 rivive il genio dell’inventore con il volto di Stefano Accorsi

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Arriva su Rai 1 la serie tv Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo, in cui Stefano Accorsi e Nicolas Maupas condividono la storia di Guglielmo Marconi, il padre delle moderne telecomunicazioni. Non solo il genio ma anche l’uomo è il fulcro del racconto.
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Rai 1 trasmette in prima visione tv il 20 e il 21 maggio la serie tv in due puntate Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo. Produzione Stand by Me in collaborazione con Rai Fiction, la serie tv restituisce alle nuove generazioni la modernità del personaggio di Marconi e la contemporaneità del suo pensiero e della sua visione nel 150° anniversario della sua nascita e nel 100° anniversario di Radio Rai.

Prodotta da Simona Ercolani e diretta da Lucio Pellegrini, è interpretata da Stefano Accorsi che interpreta Guglielmo Marconi. Con lui Ludovica Martino (Isabella Gordon), Nicolas Maupas (Marconi giovane), Alessio Vassallo (Achille Martinucci), Flavio Furno (Giuseppe Bottai), Cecilia Bertozzi (Maria Cristina Marconi), Massimo de Santis (Umberto De Riva) e Fortunato Cerlino (Benito Mussolini).

La locandina di Marconi - L'uomo che ha connesso il mondo.
La locandina di Marconi - L'uomo che ha connesso il mondo.

Il genio di Marconi

Il 2024 segna un anno cruciale nella celebrazione di importanti anniversari legati all'evoluzione delle tecnologie di comunicazione. Mentre commemoriamo il 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e il centenario di Radio Rai, il servizio pubblico di radiodiffusione italiano, una nuova impresa audiovisiva riporta la leggendaria figura del più grande dei nostri inventori sotto i riflettori. Rai1 è pronta a lanciare infatti la serie tv Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo con Stefano Accorsi nei panni di Marconi, il padre della telegrafia senza fili e figura chiave nella nascita delle moderne telecomunicazioni.

Nelle sue due puntate, la serie tv fonde il genere biografico storico con lo spionaggio, offrendo un ritratto rinnovato di Marconi. Cattura infatti non solo la sua genialità scientifica ma anche la sua complessa vita personale durante un periodo tumultuoso. Scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini, con la consulenza storica di Barbara Valotti, direttrice del Museo Marconi, la serie tv di Rai 1 mira a restituire un'immagine contemporanea della visione e della personalità di Marconi. Tra innovazione, scienza e imprenditorialità, Marconi è ritratto come un uomo che ha segnato la storia in Italia e nel mondo.

L'ultimo anno della vita di Marconi è il fulcro della narrazione. Diviso tra il suo laboratorio e il panfilo Elettra, vive con la moglie Maria Cristina e la figlia amata Elettra, mentre lotta con un profondo dilemma interiore causato dall'inasprimento dei rapporti internazionali e dal suo complicato rapporto con Mussolini. La narrazione si dipana attraverso un'intervista fittizia con la giornalista italo-americana Isabella Gordon, che copre sia la vita personale di Marconi sia le sue epiche realizzazioni scientifiche. Questo dialogo serve da filo conduttore per esplorare sia le glorie passate sia le ombre del presente.

Girata tra l'Emilia-Romagna e il Lazio, la serie vanta location autentiche e iconiche del patrimonio storico italiano, come Villa Griffone e Palazzo Venezia. Per le scene sull'Elettra, è stato ricostruito un modello del panfilo in studio, dimostrando l'attenzione ai dettagli della produzione.

Questa miniserie non solo celebra un genio della scienza e della tecnologia ma pone anche riflessioni profonde sul ruolo della scienza in contesti di crescente tensione politica e sociale. Attraverso la figura di Marconi, la serie esplora temi di potere, innovazione e responsabilità etica, offrendo agli spettatori non solo intrattenimento ma anche spunti di riflessione critica sul passato e sul futuro delle tecnologie di comunicazione.

La trama delle due puntate

Vediamo nello specifico cosa raccontano le due puntate della serie tv di Rai 1 Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo.

  • Serata 1

Roma, 1937. Le tensioni tra i paesi democratici e le dittature nazifasciste d’Europa, incluso il regime italiano, si intensificano, preparando il terreno alla Seconda Guerra mondiale. Guglielmo Marconi, irlandese da parte di madre, geniale inventore del telegrafo senza fili e della radio, premio Nobel per la fisica è un uomo maturo, un imprenditore famosissimo in tutto il mondo, al massimo della sua fama. Il regime si aspetta che contribuisca allo sforzo bellico attraverso l’invenzione di un’arma potente e misteriosa, ma Marconi mantiene un completo riserbo sulla natura dei suoi attuali esperimenti, segreti anche per il regime.

Per scoprire la verità il potentissimo ministro dell’Università Bottai chiede alla giovane e ambiziosa giornalista italo-americana Isabella Gordon, che ha una relazione con un suo uomo di fiducia, Achille Martinucci, di spiare il famoso scienziato. L’occasione è un reportage filmato che Isabella ottiene da Marconi. Il dialogo tra i due fin da subito è un vivace botta e risposta, in cui al ricordo delle più celebri imprese scientifiche di Marconi si alternano le ombre del tempo presente. L’intera operazione è sempre sotto gli occhi dell’Ovra, la polizia politica del regime, che ascolta e spia tutti. Ma anche degli americani, interessati alle ricerche segrete di Marconi.  

  • Serata 2

Sia Marconi sia Isabella sono sempre più sotto pressione da parte del regime fascista e degli agenti dell'OVRA. Marconi tenta di spiegarsi direttamente con Mussolini, anche per ottenere rassicurazioni rispetto al futuro di Enrico Fermi, suo protetto, che da poco gli ha rivelato dei dettagli sconcertanti sui suoi esperimenti sulla radioattività. Nel frattempo, Isabella trova la casa svaligiata e il suo passaporto rubato. E dopo alcune eccessive schermaglie durante le sessioni dell’intervista con Marconi, lui interrompe il lavoro liquidandola.

Ora non è più la giornalista spavalda vista all’inizio, ma una giovane donna spaventata e poco lucida. Isabella allora si gioca il tutto per tutto. Riesce a convincere lo scienziato a darle una seconda chance e approfittando della temporanea assenza di Marconi e della moglie, sale a bordo dell’Elettra e, manipolando la figlia, entra nel laboratorio dove Marconi tiene le apparecchiature segrete e filma tutto.

Marconi scopre che Isabella è una spia del regime e interrompe le registrazioni, ma è troppo tardi. Bottai ha ottenuto ciò che voleva, la conferma che Marconi non sta lavorando a un'arma. La situazione precipita velocemente. Isabella – che non è più utile al regime - è braccata dall’Ovra e tenta in tutti i modi di lasciare l’Italia. La rabbia di Marconi verso di lei si trasforma nel desiderio di salvarla. Le lunghe ore passate insieme hanno fatto emergere le loro differenze, ma anche gli elementi che hanno in comune: l’intelligenza, l’energia, l’ambizione, il fatto di appartenere contemporaneamente a due mondi, quello italiano, europeo e quello anglosassone.

Marconi - L'uomo che ha connesso il mondo: Le foto

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Le note di regia

La serie tv di Rai 1 Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo “non è un tradizionale biopic su un personaggio passato alla storia per le sue scoperte rivoluzionarie, per usare le parole del regista Lucio Pellegrini. “Racconta i primi esperimenti di trasmissione di un segnale nell’etere, che apriranno la strada alla tecnologia wireless, portando il mondo nella contemporaneità, ma si concentra soprattutto sulla storia di un uomo che alla fine degli anni Trenta è uno degli italiani più famosi del mondo.  Uno scienziato, certamente, ma anche un imprenditore di enorme successo, una sorta di Steve Jobs cento anni prima, capace di sintetizzare idee ed esperimenti a cavallo dei due secoli e farli diventare un enorme business”.

“Inventore della radio, fondatore della Bbc e premio Nobel per la fisica, Guglielmo Marconi si trova al centro di una guerra tra scienza e potere, tra ricerca scientifica e industria bellica”.

“La nostra miniserie in due puntate racconta soprattutto il momento in cui il protagonista, fino ad allora osannato dal regime fascista e per questo a capo della ricerca scientifica italiana (compreso l’istituto di Fisica di Enrico Fermi), si trova di fronte a un dilemma fondamentale: assecondare i voleri del Duce e lavorare per l’industria bellica oppure resistere e non tradire gli ideali che lo hanno sempre guidato, ovvero la fiducia in un progresso tecnologico che possa unire i popoli e non dividerli”.

“È il 1937, l’Italia si sta stringendo nell’abbraccio letale con la Germania di Hitler e le leggi razziali sono alle porte. Il nostro racconto mette insieme due Marconi, il giovane scienziato visionario e l’uomo di potere che decide di non assecondare i voleri di Mussolini e per questa ragione si ritrova spiato dall’Ovra e al centro di un intrigo internazionale. È un lavoro eclettico, che fa coesistere generi diversi, tessuti sulla vita di un protagonista che da adulto ha la personalità intensa di Stefano Accorsi e da ragazzo la forza vitale di Nicolas Maupas”.

“È stata anche l’occasione per raccontare i rapporti di potere all’interno del regime, ben rappresentato dalla relazione tra Mussolini e Bottai, personificati da Fortunato Cerlino e Flavio Furno”.

“Abbiamo anche avuto l’occasione di mettere in scena due modelli femminili distanti, rappresentati dalla sfrontatezza contemporanea della giornalista Isabella Gordon (Ludovica Martino) e da quel mix di formalismo e dolcezza che era Cristina Bezzi Scali, la giovane seconda moglie di Marconi (Cecilia Bertozzi)”.

“Se è vero che ogni film racconta precisamente il tempo che l’ha generato, questa miniserie trova il suo segno di contemporaneità, il suo tema dominante, nella paura della guerra che anima il nostro protagonista, nella certezza che armarsi non sia mai una scelta di pace.  E nell’idea che il futuro, ovvero il nostro presente che Marconi sapeva perfettamente immaginare, dovesse essere un tempo di fratellanza tra i popoli, grazie all’uso virtuoso della tecnologia”.

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