Mary e lo Spirito di Mezzanotte, il nuovo film di animazione diretto da Enzo d’Alò è il secondo dei due lungometraggi italiani selezionati al Festival di Berlino 2023 nella sezione Generation KPlus. “I film del programma di quest’anno offrono un caleidoscopio di visioni giovanili di tutto il mondo”, ha commentato il selezionatore Sebastian Makt. “Guardano a cosa muove il presente e, così facendo, aprono lo sguardo su nuove sbalorditive prospettive. Creano spazi privati protettivi, formulano obiezioni chiare e insistono sul diritto di fantasticare. Trovano nuove forme cinematografiche per verità non raccontate”.
LEGGI ANCHE - Enzo d’Alò e i suoi lungometraggi d’animazione: “Racconto storie che emozionano me per primo”, intervista esclusiva
Ed è nell’ottica espressa da Makt che rientra anche il film Mary e lo Spirito di Mezzanotte di d’Alò. Il regista di quel capolavoro che è La gabbianella e il gatto, porta sul grande schermo un appassionante racconto di formazione con protagonista Mary, esuberante ragazzina dalla faccia tosta, e la sua avventura tra passato, presente e futuro in una incantevole Irlanda dai colori vividi e paesaggi mozzafiato.
Liberamente tratto dal romanzo La gita di Mezzanotte di Roddy Doyle, edito in Italia da Guanda, il film è scritto da Enzo d’Alò e Dave Ingham e approderà presto al cinema con BiM Distribuzione.
Enzo d’Alò, per la prima volta in concorso al Festival Internazionale del cinema di Berlino, ha espresso a caldo la sua grande emozione: “Sono profondamente orgoglioso di partecipare alla Berlinale, un Festival così attento ai contenuti per le nuove generazioni; vorrei ringraziare gli artisti e i professionisti che hanno reso possibile la realizzazione di questo film, durante cinque difficili anni attraversati da innumerevoli problematiche e grandi trasformazioni sociali. È una storia, questa, in cui ogni spettatore non potrà fare a meno di identificarsi e commuoversi, fino a restarne dolcemente coinvolto. Mary, Scarlett, Emer e Tansey ci permetteranno di affrontare le nostre contraddizioni nella speranza di risolverle con l’ironia e la leggerezza di una fiaba animata”.
Mary e lo Spirito di Mezzanotte è una coproduzione Paul Thiltges Distributions, Aliante, Jam Media, Goag Prod, Rija Films, Amrion, Fish Bowling Bubbles, in associazione con GFM Animation. La colonna sonora è firmata da David Rhodes.
La trama del film Mary e lo Spirito di Mezzanotte
Il nuovo film di Enzo d’Alò, Mary e lo spirito di mezzanotte, ha per protagonista Mary. Undicenne, Mary ha un’incontenibile passione per la cucina: vuole diventare una grande chef. Sua nonna Emer, con cui ha un rapporto davvero speciale, la incoraggia a realizzare il suo sogno.
Ma ogni percorso ha i suoi ostacoli, anche imprevedibili, e affrontarli può diventare un’avventura. Mary inizia così un emozionante viaggio che supera le barriere del tempo, in cui quattro generazioni di donne avranno modo di confrontarsi e conoscersi profondamente. Una delicata storia di crescita, piena di ironia.
"Una sceneggiatura adorabile, sfacciata e magica, con tutto l'amore che lasciava splendere", ha commentato l'attore Brendan Gleeson, uno dei doppiatori della versione originale. "È stato fantastico farne parte e divertente. Non vedo l'ora di vedere il film".
Il cerchio della vita
Mary e lo Spirito di Mezzanotte è un film tratto da uno dei romanzi più famosi di Roddy Doyle, La gita di Mezzanotte. “Dopo aver letto il romanzo di Doyle, uno dei più amati e brillanti scrittori irlandesi dell’ultima generazione, sono stato letteralmente rapito dalla storia, tanto da decidere di farne un adattamento cinematografico”, ha dichiarato il regista Enzo d’Alò.
“Il tema centrale del romanzo è particolarmente delicato e difficile da raccontare, dal momento che parla di morte”, ha proseguito il regista. “Già solo pronunciare la parola, mi mette i brividi e, in un primo momento, l’idea di confrontarmi con il concetto di perdita mi ha un po’ disorientato. Tuttavia, è stata la forza delle protagoniste a spingermi verso questa bella storia familiare, dove quattro generazioni di donne si confrontano tra passato e presente e la personalità di ognuna acquista valore e peso man mano che si rivela il profondo legame che le unisce”.
“La storia si rivolge a tutti. Ho cercato di non raccontarla in maniera favolistica per narrare con sincerità il “cerchio della vita” e il momento cruciale di passaggio e crescita che ognuno affronta, prima o poi, coscientemente o no, durante la propria vita”, ha proseguito d’Alò. “Come dice Tamsey nel film Mary e lo Spirito di Mezzanotte, la morte è parte della vita. Il concetto di perdita appartiene a tutti noi perché ognuno di noi può rivedersi in una delle età delle protagoniste. Protagoniste che si amano e si scontrano in un conflitto generazionale che, dipinto con la grande ironia di Doyle, è familiare a ogni spettatore”.
La lavorazione del film Mary e lo Spirito di Mezzanotte ha richiesto parecchio tempo al regista. “La sceneggiatura, scritta nel 2017 molto prima dello scoppio della pandemia da CoVid, sembra parlare con la voce di tutti quei nonni costretti ad andar via senza il comfort e l’amore dei loro amati, senza l’umanità necessaria per accompagnarli nel loro ultimo viaggio. Tutti avrebbero voluto essere la nonna Emer della nostra storia”.