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Master – La specialista: In un film Prime Video l’orrore delle università americane

In Master - La specialista, film originale Prime Video, tre donne provano con tutte le loro forze a trovare il proprio posto all’interno di un leggendario college. Tra incresciosi episodi di razzismo e leggende sovrannaturali, dovranno capire quale sia la vera minaccia che potrebbe far deragliare irreversibilmente le loro vite.

Master - La specialista è il film che Prime Video propone dal 18 marzo in esclusiva. Racconta la storia di tre donne, che si sforzano di trovare il loro posto in un'università d'élite del nord-est America, vecchia quanto il luogo che la ospita.

Quando attacchi razzisti anonimi prendono di mira una matricola nera - che afferma di essere perseguitata dai fantasmi provenienti dal passato della scuola - ognuna di loro cercherà di capire dove si trova la vera minaccia.

I destini incrociati di tre donne

Su Prime Video dal 18 marzo, il film Master - La specialista segna il debutto alla regia della pluripremiata sceneggiatrice e regista Mariama Diallo.

Master - La specialista racconta l’intersezione delle storie di tre donne, ognuna chiamata a trovare il proprio posto in una prestigiosa università del New England, in un ambiente segnato da un gelido elitarismo e da qualcosa di molto più sinistro.

Istituzione antica quasi quanto gli Stati Uniti, l’Ancaster College è regno di una serie di leggende. Quella che più si è diffusa ha al centro Margaret Miller. In piena caccia alle streghe, Margaret venne accusata di stregoneria. Si dice perseguiti il college, in particolare la Belleville House.

Tuttavia, per la professoressa Gail Bishop, interpretata da Regina Hall, Belleville ha più di un motivo per rappresentare qualcosa di positivo. Ne è stata nominata master, responsabile della residenza universitaria, ed è l’unica donna nera a occupare per prima la prestigiosa carica.

Quasi subito dopo essersi trasferita a Belleville, la matricola Jasmine Moore, impersonata da Zoe Renee, vede il suo entusiasmo smorzato dalla fredda accoglienza ricevuta dall’istituto, frequentato per lo più da bianchi.

Il disagio della ragazza aumenta notevolmente quando scopre che la sua stanza, secondo quanto si dice, è infestata da una presenza. Uno spirito che porta chi la occupa a suicidarsi, come è accaduto a Louisa Weeks, la prima ragazza nera a occuparla.

Jasmine, studentessa con un eccellente curriculum alle spalle, è sorpresa anche dal ritrovarsi in contrasto con la professoressa Liv Beckmann, portata in scena da Amber Gray, e dal voto negativo che da lei riceve. A rendere ancora più pesante il voto è l’amicizia che lega Liv e Gail, la professoressa e il master.

Mentre si destreggia per essere all’altezza del ruolo di master, Gail da un lato cerca di fornire il giusto sostegno a Jasmine e dall’altro lato di essere di supporto a Liv, costretta a confrontarsi con la competizione dei colleghi che mettono in dubbio le sue credenziali e le sue capacità.

Con la salute mentale di Jasmine che peggiora di giorno in giorno e l’aumento di eventi terrificanti, Gail dovrà capire quale sia l’origine dei problemi della studentessa (reale, immaginaria o soprannaturale?) prima che sia troppo tardi.

Il ruolo dei master

L’idea che ha portato a Master - La specialista, il film Prime Video disponibile dal 18 marzo, alla regista Marianna Diallo è balzata alla mente mentre era ancora una studentessa a Yale.

I master, i docenti scelti per supervisionare una residenza universitaria, sono responsabili di plasmare la vita culturale e intellettuale all’interno della comunità e di aiutare gli studenti ad affrontare problemi accademici e personali. Quella dei master è una tradizione di lunga data nelle università britanniche di prestigioso adottata da Yale negli anni Trenta.

“Quando arrivi al college, ti ritrovi a che fare con un termine, master, padrone, con cui fare i conti”, ha sottolineato la sceneggiatrice e regista. “Ti dicono che non ha nulla a che fare con la schiavitù, sebbene la parola padrone rievochi immediatamente certi contesti. Lo si accetta quasi passivamente in un lasso di tempo straordinariamente e inquietantemente breve. Durante i miei quattro anni a Yale è stato del tutto normale chiamare qualcuno padrone. I master sono coloro con cui vai a parlare se hai problemi in classe o nostalgia di casa”.

È solo diversi anni dopo la laurea che Diallo ha cominciato a dare una lettura diversa alla parola master, dopo aver incontrato quasi per caso il suo ex padrone. “Ero entusiasta di rivederlo. Di getto, l’ho chiamato master ma ho notato subito il suo disagio nel vedersi appellato così davanti a tante altre persone. Era come se avessi scoperchiato un vado di Pandora: quella parola doveva rimanere dentro i cancelli del campus. Mi sono detta che avrei dovuto farci un film, mettendo in risalto quanto bizzarro fosse il termine e la relazione che nascondeva”.

Zoe Renne in Master.
Zoe Renne in Master.

L’horror come chiave di lettura

Ma la sceneggiatura di Master - La specialista, il film Prime Video, che Mariana Diallo aveva in mente ha preso una piega diversa dopo che nel 2016 una protesta degli studenti ha portato alla cancellazione della parola master. È nata così la decisione di trasformare la storia in quella di tre donne in un immaginario Ancaster College in un’atmosfera da film horror.

Nel seguire le vicende non mancano i momenti divertenti. Soprattutto, nel vedere come gli studenti più esperti reagiscono diversamente dalla matricola Jasmine. Ma Master - La specialista rimane prima di tutto un film horror, come ha ribadito la regista: “L’horror per me è uno strumento espressionistico. Serve a comunicare e illuminare, a comprendere meglio l’esperienza di un personaggio.

E ciò che vivono i personaggi di Master - La specialista, a livello drammatico, è veramente orribile. Amavo il college ma sono stata testimone io stessa di aggressioni che hanno reso giuste le proteste degli anni seguenti. Mi ci sono voluti anni e una certa distanza per vedere ciò che prima non vedevo”.

Regina Hall e Amber Gray in Master.
Regina Hall e Amber Gray in Master.
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