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Matrix Resurrections: perché un nuovo film con Neo?

matrix resurrections perché un nuovo film con Neo?
Matrix Resurrections arriverà nei cinema italiani il 1° gennaio distribuito da Warner Bros. e ha già scatenato un’attesa frenetica. Ma cosa ha spinto la regista Lana Wachowski a riportare in vita il personaggio di Neo e il suo mondo cyberpunk?

Matrix Resurrections: la frenetica attesa

Sui social e sui siti specializzati si fa un continuo parlare di Matrix Resurrections e il motivo è presto detto. È il quarto capitolo di una saga che, cominciata nel 1999 con Matrix, si era conclusa, all’apparenza definitivamente, nel 2003 con Matrix Revolutions. Ma perché nasce Matrix Resurrections, un nuovo film con Neo?

A far pensare alla fine del progetto era la morte del protagonista, Neo, alter ego di Thomas A. Anderson, un programmatore di software che, tra pillole rosse e pillole blu, “perdeva” la sua battaglia contro Matrix. Dietro al nome che rimanda al termine “matrice” e ai suoi utilizzi in matematica e informatica, si nascondeva una neuro-simulazione interattiva costruita tenendo come modello il mondo del 1999.

L’obiettivo di Matrix era quello di tenere calmi gli uomini “coltivati” sin dalla nascita, immobilizzati e alimentati con i cadaveri dei defunti. Al di là della storia, la saga di Matrix colpiva per il modo in cui tuttora scuote gli spettatori e per la visionarietà dello stile cyberpunk adottato da quelli che allora erano due fratelli registi: Andy e Larry Wachowski, diventate oggi due sorelle registe, Lilly e Lana Wachowski.

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Lana Wachowski sul set di Matrix Resurrections.

A causa del dolore di stare accanto ai miei genitori prossimi alla morte, il mio cervello voleva immaginare una storia rilassante. E, così, ho riportato in vita due personaggi che erano morti: Neo e Trinity

Lana Wachowski

La genesi del film

Da allora molte cose sono cambiate. La transizione di genere ha rivoluzionato la vita delle registe e cambiato la loro percezione della realtà. Mentre Lilly non ha mai mostrato particolarmente interesse a un nuovo progetto targato Matrix preferendo rimanere legata al mondo della serialità televisiva, Lana ha visto risvegliarsi la voglia di rimettere mano all’universo di Neo. Il desiderio di realizzare un nuovo capitolo della saga nasce dopo un drammatico evento familiare: la morte dei genitori.

“Dopo aver finito la serie Netflix Sense8, io e mia sorella Lily ci siamo sentite come se avessimo detto oramai tutto. Lily non voleva continuare a fare film e abbiamo allora insieme deciso di fermarci. Poi, i nostri genitori si sono ammalati e io e mia moglie (Karin Winslow, sposata nel 2009, ndr) siamo tornate a Chicago. Ci siamo trasferite da loro e ci siamo prese cura di loro nei loro ultimi mesi di vita. Una notte, mi sono svegliata provando molta sofferenza. A causa del dolore di stare accanto ai miei genitori prossimi alla morte, il mio cervello voleva immaginare una storia rilassante. E, così, ho riportato in vita due personaggi che erano morti: Neo e Trinity, i protagonisti di Matrix”, ha dichiarato la regista. Il perché di Matrix Resurrections, un nuovo film con Neo, è dunque spiegato.

La presentazione di Matrix Resurrections è servita a Lana Wachowski per rompere il silenzio che invece aveva preteso da contratto per la promozione di Matrix Revolutions per evitare i rumors che circolavano sul suo processo di transizione. Anche se, la regista preferisce parlare di evoluzione, come ribadito in un’intervista al The New York Yorker, (la transizione della sorella Lilly ha avuto invece il suo coming out nel 2016).

La trama di Matrix Resurrections

Dei dettagli della trama di Matrix Revolutions è giusto non svelare molto. Basta sapere che Neo, colui che è stato destinato a divenire salvatore dell’umanità, si ritrova ancora una volta a dover scegliere quale percorso intraprendere tra quello reale, offerto dalla pillola rossa, e quello mentale e illusorio, regalato dalla pillola blu. Nuovamente interpretato da Keanu Reeves, che negli ultimi anni ha guadagnato non solo fascino ma anche consapevolezza del suo essere un bravo attore, Neo si ritrova circondato da vecchi volti, tra cui l’amata Trinity, il saggio Morpheus (con un volto diverso), il Bianconiglio e il generale Niobe, e nuovi compagni, come il terapista Thomas.

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Keanu Reeves in uno scatto di scena di Matrix Resurrections.

Un giorno ho ricevuto una mail di Lana. Come ti vanno le cose? Sto pensando di…: sintetica, quasi sibillina

Keanu Reeves

La reazione di Keanu Reeves

Ma cosa ha pensato Keanu Reeves di un Matrix Resurrections, un nuovo film con Neo in azione? “Un giorno ho ricevuto una mail di Lana. Come ti vanno le cose? Sto pensando di…: sintetica, quasi sibillina. Le ho scritto subito ed è partita una lunga conversazione su ciò che le stava accadendo come persona, su come era cambiata la sua personalità e sul suo desiderio di raccontare una nuova storia su Matrix. Non ho avuto incertezza: ho risposto subito di sì quando mi ha chiesto cosa ne pensassi e se volessi farne parte".

La nuova storia sarebbe stata incentrata su Neo e Trinity, sulla loro storia d’amore, e "l’ho trovata emozionante. Citando il mondo della programmazione di Thomas Anderson, mi viene in mente la parola “binario”: il sistema binario usa solo due numeri, 1 e 0, combinandoli per ottenere la totalità delle informazioni elaborate. Per me, Neo e Trinity sono allora binari, complementari l’uno all’altro”, ha aggiunto.

Il ritorno di Carrie-Ann Moss

Sul set di Matrix Resurrections, Reeves a distanza di quasi vent’anni ha ritrovato nei panni di Trinity/Tiffany la collega Carrie-Ann Moss. “Ritrovarsi sul set è stato come un sogno ultraterreno che si è concretizzato. È stata un’esperienza incredibile: spesso, mi davo dei pizzicotti perché non riuscivo a credere che stesse accadendo realmente. Essere nuovamente nei panni di Trinity mi ha permesso di portare al personaggio tutte le esperienze di crescita e di vita che nel privato mi hanno cambiata. Vorrei che chiunque si ritrovasse in una situazione creativa come questa, una situazione che chiede tanto ma che dà molto in cambio, facendoti tornare a casa diversa”, ha confessato l'attrice.

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Keanu Reeves in uno scatto di scena di Matrix Resurrections.

Arriviamo tutti a un momento in cui ci concentriamo su cosa è veramente reale e su ciò che è sempre più importante per noi

Lana Wachowski

L'importanza del tempo

“Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss in Matrix Resurrections – ha sottolineato la regista parlando dei due protagonisti - hanno l'età perfetta per i personaggi. Keanu ha l'età giusta, quella che serviva al personaggio: se fosse stato più grande, non sarebbe stato possibile rivederlo come Neo. E, se fosse stato più giovane, non avrebbe avuto peso e risonanza. Quando sentiamo Neo dire che quello che ha fatto nella sua vita ha avuto importanza, ci ritroviamo davanti a un tema con cui tutti noi siamo alle prese e su cui ci interroghiamo". Ha concluso così la regista le ragioni del perché di Matrix Resurrections, il nuovo film con Neo e Trinity al centro.

"Arriviamo tutti a un momento in cui ci concentriamo su cosa è veramente reale e su ciò che è sempre più importante per noi. La riflessione che coinvolge Neo e Trinity è possibile solo grazie al tempo che è passato. Per Carrie si è tratto poi di dare corpo a una Trinity totalmente diversa. Nella trilogia, era impavida e feroce. L'ho portata ora a un altro livello ed è semplicemente straordinaria", ha, infine, precisato Lana Wachowski.

Cos'altro vedere di Lana Wachowski

Per chi volesse capirne di più sul mondo cinematografico delle sorelle Wachowski e sul loro cambiamento come artiste si consiglia di recuperare, oltre ai tre capitoli della trilogia di Matrix e la serie Sense8, tre dei loro altri lavori: il sottovalutato thriller Bound – Torbido inganno che presentava già i semi delle tematiche che sarebbero diventate loro care negli anni e la loro passione per le storie multiruolo, ma soprattutto l’ambizioso Cloud Atlas, che le sorelle hanno tratto dal best seller L’atlante delle nuvole, pubblicato in Italia da Mondadori.

Questo il trailer definitivo di Matrix Resurrections:

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