Ossi di Seppia – Quello che ricordiamo, prodotta da 42° Parallelo, è la prima serie “non fiction” pensata per riconnettere i Millennials e la Generazione Z con il senso della memoria, attraverso un linguaggio vicino ai giovani. Una narrazione continua di eventi che hanno segnato le nostre vite, il nostro pensiero, le nostre abitudini e che rimarranno ancora una volta …quello che ricordiamo.
Giunta alla terza edizione, Ossi di seppia – Quello che ricordiamo, un punto fermo dell’offerta di RaiPlay, è composta da 26 puntate e, come di consueto, ripercorre avvenimenti del passato recente della storia del nostro Paese, provando a dare chiavi di lettura anche del presente.
La puntata disponibile dal 13 dicembre su RaiPlay e il 16 dicembre su Rai 3 ripercorrerà la vicenda legata alla salma trafugata di Mike Bongiorno.
Il rapimento della salma di Mike
Nella notte fra il 24 e il 25 gennaio 2011 dal cimitero di Dagnente, sul lago Maggiore, qualcuno trafuga la salma di Mike Bongiorno. La notizia scuote l’opinione pubblica e il mondo della televisione. A mettere a segno il colpo è una banda di ladri esperti. I malviventi spezzano la lastra del loculo della tomba di famiglia e caricano la bara su una stationwagon. Dopodiché, si dileguano indisturbati in una stradina secondaria.
Nella quattordicesima puntata di Ossi di Seppia - Quello che ricordiamo, si ripercorrono gli eventi, i mesi di indagini, l’incredulità della gente e il dramma familiare. Voce narrante dell’episodio è lo scrittore Giancarlo Liviano D’Arcangelo.
“La reazione del paese fu di grande sgomento”, racconta lo scrittore. “Tra le ipotesi che andarono per la maggiore ci fu anche quella del satanismo. Perché il Piemonte è abbastanza noto per tradizioni legate a pratiche sataniste e alla stregoneria. Io cercavo di presiedere il più possibile la zona del cimitero perché volevo capire. Transitavano in quei momenti personaggi particolari, come il veggente. Era un tipo un po’estroso del paese che sosteneva di poter individuare il luogo preciso dove si nascondeva la salma, se solo avesse avuto un frammento di vestito o un oggetto di Mike, e collegare i suoi poteri soprannaturali per ritrovarlo”.
Dopo quasi un anno di serrate indagini, veggenti che si sono offerti per risolvere il caso e vari tentativi di truffe, la bara del più popolare presentatore televisivo viene ritrovata a Vittuone, un piccolo paese vicino Milano, abbandonata in un fontanile profondo circa tre metri. I due ricattatori che hanno cercato di estorcere denaro ai familiari di Mike Bongiorno sono stati condannati per tentata estorsione. Dopo il ritrovamento del feretro, la famiglia decide di cremarlo. Le ceneri del popolare conduttore vengono disperse nelle valli del Cervino, in Val d’Aosta, da lui tanto amate.
La clip in esclusiva
TheWom.it vi presenta in anteprima una clip della puntata di Ossi di seppia - Quello che ricordiamo dedicata alla (brutta) storia della salma trafugata del grande e indimenticabile Mike Bongiorno.