Arriva al cinema dal 29 luglio il film Monte Verità, diretto da Stefan Jäger. Portato in sala da Draka Distribution, racconta la storia di Hanna Leitner, una donna che riesce a liberarsi dall’oppressione della vita matrimoniale grazie alla comunità di artisti che si riunisce sul Monte Verità.
Interpretato da Maresi Riegner, Max Hubacher, Julia Jentsch e Hannah Herzsprung, il film Monte Verità si ispira alla storia della comunità di artisti nata sull’eponimo monte intorno al Novecento e fondata su una visione collettiva, libera da costrizioni e alimentata dalla fiducia nel potere della creatività. Tra gli artisti passato da Monte Verità si ricordano e il premio Nobel per la letteratura Hermann Hesse, l'anarchico Erich Mühsam o l'artista Sophie Taeuber-Arp.
“Ho cercato di scavare a fondo nelle resistenze interne ed esterne che una donna in cerca della sua strada deve aver vissuto in quel periodo. Nella consapevolezza che possiamo narrare sempre e solo dal nostro punto di vista, mi sono affidato all'intelligenza collettiva del nostro team per verificare il mio punto di vista”, ha commentato il regista. “Con il 77% dei nostri capi reparto donne, siamo forse riusciti a sottolineare il cambiamento positivo che sta attraversando il mondo: ogni genere e ogni orientamento sessuale merita tutto il rispetto. Spero con il film Monte Verità di contribuire a mettere le ali a questo spirito di apertura e al desiderio di libertà, proprio come i fondatori del Monte Verità si sono presentati ai loro tempi - nella prima comune hippie del mondo”.
La trama del film
Hanna Leitner (Maresi Riegner,), la protagonista del film Monte Verità, è una giovane moglie e madre di due figlie che soffre l’oppressione della vita matrimoniale e della società borghese nella quale si sente relegata. Decide di lasciare Vienna e la sua famiglia per raggiungere la comunità che ad Ascona, in Svizzera, si riunisce sul monte Monescia ribattezzato Monte Verità. In questo luogo di libertà, abitato da artisti e gente di ogni provenienza, alla ricerca di una libera espressione delle proprie inclinazioni, Hanna, affetta da asma, prova a riprendere a respirare, fisicamente ed emotivamente. Lontana dal marito che insiste per avere un altro figlio e non concepisce altro per lei che il suo ruolo di madre e di moglie, Hanna riuscirà a dare spazio alla passione per un’arte alla quale il marito le ha sempre negato il diritto di accedere: la fotografia.
“Sono un uomo, motivo per cui ho ritenuto importante lavorare con quante più donne possibile. Perché la mia visione della storia doveva rendere giustizia a coloro di cui racconta la storia”, ha dichiarato Stefan Jäger. “E potevo farlo solo nella misura in cui ero pronto a portare la mia visione al collettivo artistico che ha realizzato questo film. In questa visione mi trovo nella posizione di Hanna. Quasi ogni individuo arriva a un punto della propria vita in cui è chiamato a porre un accento o forse anche a prendere una decisione: per il sogno della libertà, della propria realizzazione artistica, o per una vita sicura – che può significa voler creare una famiglia e doverla proteggere”.
“È possibile fare entrambe le cose contemporaneamente ma per le donne, che lottano per la libertà, è molto più complesso ed è ancora oggi un atto che può provocare clamore, quanto più l'artista e donna coraggiosa compie quel passo verso la creatività autonoma (e lontana da una famiglia). Volevo condurre emotivamente gli spettatori verso il personaggio di Hanna, accompagnarli al Monte Verità e farli immergere lì in un mondo che è stato fondato da una coppia di idealisti con l'obiettivo di consentire il recupero (psicologico e fisico) di ogni individuo per, infine, poter realizzare se stessi. In tal modo voglio raggiungere tutti i generi e le identità, perché le nostre domande sono universali, immediate e attuali”.
Monte Verità: Le foto del film
1 / 20La clip in anteprima
Monte Verità è un film la cui sceneggiatura è stata firmata da Kornelija Naraks. L’autrice è riuscita a creare un arco verso il presente, raccontando una storia purtroppo ancora attuale e scruta la posizione della donna nella nostra società odierna. Quanto può considerarsi libera una donna che ancora oggi sa di essere pagata meno per il suo lavoro rispetto ad una controparte maschile? Quanto può dedicarsi alle sue ambizioni se anche persone liberali che enfatizzano l'apertura e la libertà come paradigma di vita, pensano in fondo che il suo primo dovere è nella famiglia?
“Come può Hanna avere successo nel suo percorso di liberazione e a che prezzo? Come concederle di mettere l'arte davanti alla famiglia senza che gli spettatori la condannassero e in modo che capissero che la scoperta della sua identità e delle sue inclinazioni fosse divenuta una priorità in una società che non le avevo permesso alcuna autorganizzazione e alcuna scelta?”, sono alcune delle domande che si è posto, invece, il regista.
Nell’attesa di trovare le risposte vedendo il film, TheWom.it vi offre una clip in anteprima di Monte Verità.