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Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo fanno rivivere la Napoli milionaria in un film su Rai 1

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Rai 1 propone il 18 dicembre il film Napoli milionaria, nuova rivisitazione dell’opera di Eduardo De Filippo sulla potenza del denaro e sulla sua capacità di corrompere le anime. Con Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo.
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Dopo lo straordinario successo dello scorso anno con Filumena Marturano, si riforma su Rai 1 la coppia composta da Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo per un nuovo film tratto da un’opera di Eduardo De Filippo: Napoli Milionaria. In onda il 18 dicembre in prima serata, il film Napoli milionaria è una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Cinema ed è diretto da Luca Miniero.

Nel cast del film di Rai 1 Napoli milionaria, oltre a Scalera e Gallo, troviamo Carolina Rapillo, Michele Venitucci, Vincenzo Nemolato, Nunzia Schiano e Marcello Romolo. Napoli milionaria è il racconto attualissimo della potenza del denaro e della sua capacità di corrompere le anime. Un nuovo capitolo dell’ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo, grande protagonista del teatro italiano e internazionale, che impegna la Rai nel suo ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.

La trama del film

Napoli milionaria, il film di Rai 1, è il racconto, attualissimo, della potenza del denaro e della sua capacità di corrompere le anime. La vivono sulla propria pelle Gennaro (Massimiliano Gallo) e Amalia Jovine (Vanessa Scalera) e i loro tre figli (Carolina Rapillo, Vincenzo Nemolato e Andrea Solimena). Il primo, ex tranviere, è costretto a fare il finto morto per coprire i traffici della moglie che si arrangia con la borsa nera in combutta con Errico Settebellizze (Michele Venitucci). Cercano di sopravvivere alla miseria in cui è piombata la città nel suo ultimo anno di guerra. E poi arriva la pace, l’abbondanza delle merci americane, la fame dei napoletani e i soldi, tanti soldi.

Gennaro, catturato dai tedeschi in ritirata, è ormai scomparso dalla vita della donna che rimane abbagliata da tutta quella ricchezza a portata di mano. Quando inaspettatamente ritorna, la sua famiglia si è dissolta e “perduta”. Amalia è una donna ricca in società con Settebellizze, innamorato di lei, e tratta con crudeltà spietata quelli che si rivolgono a lei per acquistare beni di prima necessità.

Amedeo, il figlio più grande è diventato un ladro di pneumatici, Maria Rosaria, la figlia maggiore, è incinta di un soldato americano che l’ha poi abbandonata. Sarà l’improvvisa malattia di Rituccia, la figlia più piccola, a costringere tutti a fare i conti con quello che sono diventati. Gennaro inizierà a ricostruire l’identità onesta della sua famiglia facendo aprire gli occhi ad Amalia per guardare l’inferno in cui è precipitata. Sarà un percorso lungo e incerto perché, come ha ripetuto inascoltato dal giorno del suo ritorno Gennaro, la guerra non è ancora finita. Prima “ha dà passà a nuttata”.

Il poster del film di Rai 1 Napoli milionaria.
Il poster del film di Rai 1 Napoli milionaria.

L’opera di De Filippo

Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, da cui è tratto il film di Rai 1, è una commedia brillante che affronta temi cruciali come la sopravvivenza durante la Seconda Guerra Mondiale, la moralità, e l'ascesa del capitalismo. Ambientata durante il conflitto, la storia ruota attorno alla famiglia di Gennaro Iovine, un uomo che si arricchisce nel mercato nero ma che deve fare i conti con la propria coscienza e con la realtà della Napoli bombardata.

Il tema centrale è la trasformazione dei valori morali e sociali di una comunità, la lotta per sopravvivere in un contesto di estrema difficoltà economica e la critica al profitto derivante dalla guerra. Gennaro, insieme alla moglie Amalia e alla figlia che vorrebbe sposare un giovane ufficiale americano, rappresenta un microcosmo dei conflitti etici e morali dell'epoca.

La pièce è stata adattata diverse volte per il cinema e la televisione. Tra le rappresentazioni cinematografiche più celebri, c'è il film del 1950 diretto da Eduardo De Filippo stesso, mentre tra le versioni televisive spicca quella del 1960 diretta da Franco Enriquez. Inoltre, nel 1978 è stata realizzata una miniserie televisiva diretta da Raffaele Meloni e nel 1998 un'altra versione televisiva, questa volta diretta da Damiano Damiani, ha portato sul piccolo schermo questa straordinaria commedia.

Napoli milionaria: Le foto

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La visione di Luca Miniero

“Parlare di Napoli Milionaria significa entrare nel cuore del lavoro di Eduardo”, ha spiegato Luca Miniero, regista del film di Rai 1. “Portata in scena subito dopo la guerra al teatro San Carlo di Napoli, questa commedia mostra il coraggio e la grandezza del suo autore che sbatte in faccia a una città ferita le conseguenze morali del conflitto. Un vicolo diventa il luogo dove Eduardo combatte contro tutte le guerre ma anche contro l’arricchimento senza pudore, l’avidità, la perdita di umanità. Il Teatro di Eduardo diventa civile e la sua lezione diventa attualissima oggi. Parlare della nostra proposta può sembrare presuntuoso. Ma dobbiamo farlo”.

“La nostra sceneggiatura (M. Gaudioso, F. Gilli) fa una crasi fra il film dello stesso Eduardo e la commedia teatrale raccontando la vita di un basso e del suo vicolo, nel nostro caso ambientato a Forcella. Il lavoro scenografico per riportare Napoli agli anni ‘40 è stato sicuramente uno degli aspetti più complessi della preparazione. Con Giada Esposito, la scenografa, abbiamo cercato il luogo meno contaminato per ambientare i dolori della famiglia Jovine. La scelta è caduta su Vico Scassacocchi di Forcella, per i suoi palazzi, per i suoi bassi, ma anche per la disponibilità della gente. Una zona di Napoli che sta vivendo un riscatto costante e luminoso dopo anni di buio”.

Napoli Milionaria diventa nel nostro film una Napoli di sempre, ambientata nel ‘40 ma con un finale che riporta le atmosfere al contemporaneo. Dopo il celebre adda passà a nuttata, ecco un drone salire dal vicolo del ‘40 alla metropoli di oggi con i grattacieli in vista e in colonna sonora Gesù Gesù di Pino Daniele. La nostra idea insomma è che Eduardo parla di oggi e forse anche di domani, e dunque l’unica rivoluzione visiva possibile è rendere contemporaneo il linguaggio senza trucchi e rivoluzioni”.

“Il pensiero è stato semplice e presuntuoso: se Eduardo avesse girato oggi, avrebbe girato così. Con Massimo Gallo e Vanessa Scalera, con Nunzia Schiano, Marcello Romolo, Michele Venitucci, Vincenzo Nemolato, Carolina Rapillo. Con gli attori napoletani più bravi e capaci di raccontare quel mondo senza scimmiottarlo: quel mondo è oggi. Una Napoli Milionaria come se non ci fosse mai stata prima una Napoli Milionaria una storia scritta dopo la guerra ma per i giorni nostri”.

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