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Niente di nuovo sul fronte occidentale: La guerra ieri come oggi


Netflix, in collaborazione con Lucky Red, rilascia in cinema selezionati il film Niente di nuovo sul fronte occidentale, un film che racconta la Prima guerra mondiale dalla prospettiva di un gruppo di soldati adolescenti. In streaming dal 28 ottobre.

Il film Netflix Niente di nuovo sul fronte occidentale racconta l'avvincente storia di Paul (Felix Kammerer), un giovane soldato tedesco sul fronte occidentale durante la Prima guerra mondiale. Paul e i suoi compagni scoprono in prima persona come l'euforia iniziale della guerra si trasforma in disperazione e paura quando si trovano a lottare per le proprie vite e tra di loro nelle trincee.

Diretto dal regista Edward Berger, Il film Niente di nuovo sul fronte occidentale è tratto dal famoso bestseller omonimo di Erich Maria Remarque e, prima di arrivare su Netflix il 28 ottobre, esce nelle sale cinematografiche il 12 ottobre, grazie a Lucky Red.

Il romanzo di Remarque

Tuttora considerato il romanzo antimilitarista per eccellenza, Niente di nuovo sul fronte occidentale è stato pubblicato nel 1928 dallo scrittore di fama mondiale Erich Maria Remarque e ha fatto la storia con il suo primo adattamento cinematografico. La casa editrice Ullstein Verlag ha pubblicato il manoscritto pacifista di Remarque, un veterano di guerra e noto all'epoca come rispettato giornalista, in un periodo in cui le critiche contro la Prima guerra mondiale non erano viste di buon occhio.

Di conseguenza, l'opera letteraria e l'adattamento cinematografico premiato agli Oscar nel 1930 All'ovest niente di nuovo sono caduti vittima della censura nazista, costringendo l'autore all'esilio in Svizzera.

Edward Berger, il regista del film Netflix, Niente di nuovo sul fronte occidentale, ha dichiarato a tal proposito: “Questo bestseller tedesco noto in tutto il mondo riesce a trasmettere l'orrore disumano della guerra forse meglio di qualsiasi altra opera letteraria. Per me, creare il suo primo adattamento tedesco ha rappresentato una sfida incredibilmente emozionante”.

Il poster italiano di Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Il poster italiano di Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Richiami all’oggi

Sebbene sia ambientato durante la Prima guerra mondiale, il film Netflix Niente di nuovo sul fronte occidentale parla tantissimo del mondo di oggi e, in particolare, di tutti i conflitti che caparbiamente l’uomo porta avanti senza considerare l’orrore delle conseguenze che ne derivano.

“Ho letto per la prima volta il romanzo di Remarque da adolescente”, ha ricordato il regista Edward Berger. “L’ho riletto poi a vent’anni. Ma mai avrei pensato di trarne un film. Mi ha però sempre colpito. Non solo per il suo significato ma anche per il linguaggio moderno o per la sua narrazione ma anche per il suo essere, purtroppo, estremamente attuale. La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, l’affermazione dei nazionalismi, i processi di rimilitarizzazione, la messa in discussione di nazioni che un tempo erano democratiche riportano in qualche modo alla Prima guerra mondiale e con essa hanno molto in comune”.

“Nel farne un film, non volevo raccontare una storia eroica. Niente di nuovo sul fronte occidentale non è una storia di eroi e non potrà mai esserlo. A differenza di quanto accade in altri classici di guerra, la morte di un nemico non è motivo di giubilo e non rappresenta un passo in avanti verso la vittoria. La morte di un nemico non è diversa dalla morte di un commilitone, di un amico o di un superiore: l’orrore è lo stesso per tutte le parti coinvolte”.

Il regista Edward Berger sul set di Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Il regista Edward Berger sul set di Niente di nuovo sul fronte occidentale.

La violenza mostrata

Il romanzo di Remarque è molto violento, così come lo è il suo linguaggio. Il film Netflix Niente di nuovo sul fronte occidentale è tutta via meno brutale, per una scelta precisa del regista Berger. “Le immagini hanno una forza completamente diversa dalle parole e, quindi, abbiamo riflettuto molto sul da farsi”, ha precisato.

“La violenza non deve mai essere cool: deve semmai ferire e far male quando viene mostrata. A me interessava mostrare quanto la guerra cambi i giovani al fronte. Anche se li lascia vivi, non saranno mai quelli che erano prima di partire: vivono sulla loro pelle un’esperienza unica che nessun altro non può mai capire se non l’ha provata in prima persona. Per me, era questo il fulcro sia del romanzo sia del mio film”.

“In più, c’era un altro dettaglio non da poco che ho tenuto in mente. I protagonisti sono poco più che adolescenti ed io con il mio film avrei voluto proprio parlare con i loro coetanei di oggi. Non potevo offrire loro qualcosa di ripugnante e macabro. Volevo però commuovere gli spettatori e far capire loro cosa stesse accadendo senza necessariamente spaventarli”, ha concluso Berger.

Niente di nuovo sul fronte occidentale: Le foto del film

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