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Of an Age: 24 ore per innamorarsi, una vita per dimenticarsi

Arriva nei cinema il film Of an Age, una delicata e commovente storia d’amore a sfondo lgbtqia+. I giovani protagonisti sono alle prese con domande esistenziali universali per capire chi sono in un mondo che cerca ancora di precludere loro sentimenti ed emozioni.
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Of an Age, film prossimamente disponibile anche in Italia, ci porta nell’estate del 1999 per raccontare l’inaspettata e intensa storia d’amore di 24 ore che nasce tra un ballerino diciassettenne serbo e il fratello maggiore della sua migliore amica. Un decennio dopo, la coppia si riunirà per un incontro dal sapore dolceamaro.

Diretto da Goran Stolevski, il film Of an Age ha luogo nelle periferie di Melbourne negli anni Novanta ma il carattere della sua storia fa sì che sia universale e senza tempo. Sincero e commovente, Of an Age cattura la dimensione della vita in periferia, le tensioni all’interno delle famiglie immigrate, il mix di desideri e grandi sogni che caratterizzano l’adolescenza, e la presa di consapevolezza di chi si è.

La trama del film Of an Age

Il film Of an Age inizia con Kol (Elias Anton) alle prese con le prove di ballo della sua esibizione per un’importante competizione. Siamo nella Melbourne del 1999 dove, in un mondo di operai dalla mentalità ancora chiusa, è praticamente impossibile dichiarare e vivere la propria omosessualità. Ciò fa sì che Kol sia in piena fase di negazione della propria identità.

Un’ora prima della finale, la sua partner di ballo Ebony (Hattie Hook) si sveglia con i postumi di una sbornia e bloccata in una spiaggia sconosciuta. Telefona quindi a Kol in preda al panico e lo manda, nonostante indossi già l’abito per la gara, a recuperare il suo abito in paillettes.

Ed è così che, per arrivare in tempo alla gara, Kol si fa accompagnare in auto dal fratello maggiore di Ebony, Adam (Thom Green). Ma il traffico costringe i due a passare insieme più tempo del previsto. Tra lamentele e nervosismo, i due cominciano a parlare. Kol è entusiasta di dialogare con una persona che ha una laurea, guarda film sottotitolati, andrà il giorno dopo a Buenos Aires per un dottorato e sembra anche bello.

Kol è perfettamente a suo agio fino a quando, casualmente, Adam rivela che è gay. Rimane allora in silenzio fino a quando in macchina non sale Ebony per cercare di celare i battiti del suo cuore e le sue mani tremolanti.

Tutto il giorno con Kol ed Ebony, Adam si sente a disagio per la dinamica tra i due. Kol sembra contento di incassare i frequenti insulti di Ebony ma pian piano in Adam matura uno spirito di protezione nei confronti di quel ragazzo con evidenti problemi di autostima e identità sessuale.

La sera, Kol incontra Adam a una festa e i due vanno dopo a far un giro per le strade di Melbourne. La speranza di Adam è quella di aiutarlo ad accettarsi. Tuttavia, finiscono per fare sesso. Quando poi Adam lo riaccompagna all’alba, Kol è devastato: deve dire addio alla relazione più intensa che abbia mai avuto, seppur sia durata solo ventiquattro ore.

Passano undici anni da quel momento. Il matrimonio di Ebony riporta ancora una volta Kol e Adam a Melbourne. Ed è subito chiaro come il motivo del ritorno di Kol sia più Adam che la sorella Ebony. Anche Adam è felice di rivedere quello che nel frattempo è diventato un uomo. Ma non tutto è così come sembra: Kol apprende con sconcerto che Adam è ora felicemente sposato. Nessuno dei due ha però dimenticato quel giorno e il profondo impatto che ha avuto sulle loro vite.

Il poster originale del film Of an Age.
Il poster originale del film Of an Age.

Una storia personale

Of an Age è un film che nasce da un insieme di commistioni. “Sono cresciuto a Melbourne negli anni Novanta”, ha spiegato il regista Goran Stolevski. “La vita in periferia era davvero prosaica, banale e isolata. Tuttavia, con il passare del tempo, mi sono reso conto che per scoprire chi siamo non occorre necessariamente vivere in grandi metropoli. Capire chi siamo significa prima di tutto scavare dentro di sé, nonostante le persone che ti circondano e i luoghi in cui vivi sembrino bloccarti”.

La scrittura del film Of an Age è cominciata in maniera del tutto casuale. Stolevski avrebbe dovuto girare il suo primo film, Non sarai sola, quando le riprese sono state posticipate a causa del CoVid. Nei mesi che sono seguiti, è però andato incontro a una sorta di blocco dello scrittore. “Normalmente, scrivere per me è molto facile ma in quel periodo avevo bisogno di stimoli nuovi. E così mi sono imposto di scrivere alla cieca una storia al giorno e ho letto tre libri in tre giorni. È stato quando ho aperto il quarto libro, Florida di Lauren Groff, che ho trovato qualcosa che mi ha colpito”, ha rivelato il regista.

“C’era la descrizione di un ragazzo che si presenta alla sua prima festa al liceo, provando disagio. E, all’improvviso, sono tornato con la mente a quando avevo 17 anni, ponendo i presupposti della storia che sarebbe diventata il film Of an Age. I primi 75 minuti del film sono nati di getto: mi sono alzato dal letto e ho cominciato a scrivere ininterrottamente”, ha continuato.

Tuttavia, la storia raccontata non è del tutto biografica. “Gli eventi non sono accaduti realmente a me, almeno non tutti. I luoghi e le personalità invece si basano sulla mia esperienza e su quella delle persone con cui sono cresciuto. Ciò che avevo scritto era però poco per un film: da lì è nato il bisogno di aggiungere il dopo, ambientato nel 2010. Il primo a leggere la sceneggiatura è stato mio marito. Solitamente è molto caustico nei suoi commenti: quella volta non ha detto niente!”.

Il regista Goran Stolevski.
Il regista Goran Stolevski.

I personaggi principali

Sono fondamentalmente tre i personaggi che animano il film Of an Age. Conosciamoli da vicino.

  • Nikola “Kol” Denic

Kol è un diciassettenne introverso, portato dai Balcani alla periferia di Melbourne, che ancora non ha capito chi è e qual è il suo posto nel mondo. Ha fiducia nelle sue capacità di ballo ma è solo al chiuso del suo garage che può essere se stesso. Quando incontra Adam, fiducioso e sicuro di sé, Kol vede svegliarsi la sua sessualità e la sua vera indole, assaggiando come potrebbe essere la sua vita se si aprisse all’amore. Vivrà i dieci anni che ha davanti nel ricordo di quella sensazione mai più riprovata.

A interpretare Kol è l’attore Elias Anton. “Come Kol, sono cresciuto nella periferia di Melbourne”, ha sottolineato l’attore. “Mia madre mi ha sempre sostenuto, è una donna molto forte ma abbiamo dovuto lottare molto, soprattutto quand’ero piccolo. Abbiamo perso la nostra casa e siamo quasi finiti per strada: so cosa vuol dire lottare. Raccontare di relazioni omosessuali è tuttora importante: sono stati fatti passi avanti ma l’omofobia è ancora un grosso problema”.

  • Adam Donnegal

Adam ha 24 anni ed è a un bivio cruciale della sua vita quando incontra Kol: il giorno dopo volerà a Buenos Aires per il suo corso post laurea. Questo è anche il motivo per cui in un primo momento sembra distaccato. Ma è rivedendo se stesso in Kol che inizia pian piano ad ammorbidirsi e ad avvicinarsi a lui, fino all’intensa notte trascorsa insieme.

Adam ha il volto dell’attore Thom Green. “Quando ho ricevuto la sceneggiatura, mi sono innamorato del film”, ha ricordato l’attore. “Era molto diverso dalle proposte che solitamente mi arrivano e ne sono stato catturato sin da subito. Anch’io ho vissuto alcune sensazioni descritte, come la sensazione di dover andar via da dove sono cresciuto. Sono originario di una piccola cittadina costiera nel New South Wales e conosco l’esigenza di andarsene per trovare se stessi e realizzarsi altrove, motivo per cui sono anche andato a Los Angeles per diversi anni”.

  • Ebony Donnegal

È il comportamento imprevedibile di Ebony che innesca la catena di eventi che portano all’incontro tra Kol e Adam. Amica e compagna di ballo di Kol e sorella minore di Adam, Ebony è un vortice di intensità ed emozioni in grado di travolgere chiunque la circondi.

Le presta il volto l’attrice Hattie Hook, alla sua prima esperienza su un set. “Ero particolarmente interessata a scoprire cosa si celasse dietro la personalità di Ebony”, ha commentato l’attrice. “Ho realizzato così quanta insicurezza nascondesse e quanto per la sua autostima fosse importante il modo in cui gli altri la vedono”.

Of an Age: Le foto del film

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