Disney+ propone in esclusiva dal 22 novembre il film Out of My Mind. Diretto da Amber Sealey e presentato con successo Al Sundance 2024, il film Disney+ Out of My Mind racconta la storia di Melody Brooks, una ragazzina di sesta elementare affetta da paralisi cerebrale, non in grado di parlare e costretta a utilizzare una sedia a rotelle. Sebbene Melody sia incredibilmente intelligente e abbia un’acuta capacità di osservazione, viene spesso sottovalutata e trattata con pietà a causa della sua condizione.
Tutto cambia quando una giovane insegnante riconosce il suo potenziale nascosto e la incoraggia a partecipare alle lezioni in un ambiente scolastico tradizionale. Melody, attraverso il supporto di un dispositivo di comunicazione, dimostra al mondo che ciò che ha da dire è molto più importante di come lo dice. Nonostante le numerose difficoltà, Melody riesce a guidare la squadra di quiz della scuola verso il successo, guadagnandosi il rispetto e l'ammirazione di tutti intorno a lei, inclusi i suoi coetanei, la sua famiglia e persino il bizzarro vicino di casa. La sua storia diventa fonte d'ispirazione per chiunque la circondi.
Il film Disney+ Out of My Mind è un adattamento del romanzo Melody di Sharon M. Draper, pubblicato nel 2010. Draper, ispirata dalla sua esperienza personale come madre di un figlio con paralisi cerebrale, ha voluto rappresentare in modo autentico la vita di Melody, esplorando il mondo della disabilità con una prospettiva che evidenzia le capacità piuttosto che i limiti. Il romanzo è diventato rapidamente un best-seller, traducendo le esperienze di Melody in una storia che ha toccato lettori di tutto il mondo.
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I personaggi principali
- Melody
I personaggi di Out of My Mind sono il cuore pulsante del film Disney+, ognuno con una profondità e complessità che riflette le sfide e le dinamiche emotive affrontate nel percorso di crescita di Melody Brooks. La protagonista, Melody, interpretata da Phoebe-Rae Taylor, è una ragazzina di sesta elementare affetta da paralisi cerebrale. Nonostante sia costretta a usare una sedia a rotelle e non riesca ad esprimersi, Melody ha una mente brillante e uno spiccato senso dell’umorismo. La sua disabilità la rende inizialmente invisibile agli occhi degli altri, che la trattano con pietà o la considerano incapace.
Ma Melody è molto più di ciò che appare in superficie. La sua mente è vivace e acuta, e grazie a un dispositivo di comunicazione aumentativa e alternativa, riesce finalmente a esprimere tutto ciò che non ha mai potuto dire. Il suo viaggio di autodeterminazione la porta a dimostrare che le persone non devono essere giudicate solo per come appaiono o per le loro capacità fisiche. Melody è, a tutti gli effetti, una giovane eroina che insegna a chi le sta intorno quanto sia importante guardare oltre le barriere visibili.
- I genitori
Diane Brooks, la madre di Melody, è una figura complessa e sfaccettata. È estremamente protettiva nei confronti di sua figlia, spinta dall’amore ma anche dalla paura che il mondo possa ferirla. Diane rappresenta molti genitori che affrontano il difficile equilibrio tra il desiderio di proteggere i propri figli e la necessità di lasciare che essi affrontino le loro sfide. La sua paura per il futuro di Melody la porta spesso a essere eccessivamente cauta, come sottolinea l’attrice Rosemarie DeWitt, che interpreta Diane: "Diane è una madre che vuole avvolgere sua figlia in una bolla per proteggerla dal mondo". Questa iper-protezione si scontra con il desiderio di Melody di essere vista e ascoltata, creando un arco narrativo che porta Diane a riconoscere che, per quanto sia doloroso, deve lasciare che sua figlia affronti anche i momenti difficili.
Al contrario, il padre di Melody, Chuck Brooks, è più rilassato e incline a lasciare che Melody prenda le sue decisioni e affronti le sue sfide da sola. Interpretato da Luke Kirby, Chuck è il genitore che cerca di dare a Melody più libertà, credendo che la crescita passi anche attraverso gli insuccessi. Questo approccio contrastante rispetto a quello di Diane crea un’interessante dinamica familiare. Chuck, con la sua gentilezza e il suo amore incondizionato, rappresenta quella parte dei genitori che capisce quanto sia importante permettere ai propri figli di sbagliare e imparare dai propri errori. Il suo personaggio è un riflesso di un padre amorevole che vuole il meglio per sua figlia, ma lo fa in modo diverso rispetto alla moglie.
- Gli altri
Un altro personaggio chiave è Mrs. V, la vicina di casa eccentrica ma amorevole della famiglia Brooks. Interpretata da Judith Light, Mrs. V è una presenza forte e determinata nella vita di Melody. È una delle poche persone che non vede Melody solo attraverso la lente della sua disabilità, ma la spinge costantemente a raggiungere nuovi traguardi. Il suo ruolo è fondamentale nell'incoraggiare Melody a non lasciarsi definire dalle sue limitazioni fisiche. Judith Light descrive il suo personaggio come "una forza della natura", paragonandola alla stessa regista, Amber Sealey, per la sua capacità di spingere le persone oltre i loro limiti senza perdere la loro umanità.
La giovane insegnanteKatherine Ray è un altro pilastro del film. Impersonata da Courtney Taylor, Katherine è la persona che per prima riconosce il potenziale di Melody e la introduce in un contesto educativo inclusivo. È grazie alla sua empatia e al suo desiderio di sfidare lo status quo che Melody riesce a uscire dal suo isolamento e a partecipare attivamente alla vita scolastica. Katherine non è solo un'insegnante, ma una guida per Melody, una figura che crede in lei quando nessun altro lo fa. La sua giovane età e il suo spirito innovativo la portano a mettere in discussione le strutture rigide del sistema educativo, dimostrando che, con il giusto sostegno, tutti possono eccellere.
Infine, Mr. Dimming, interpretato da Michael Chernus, è l’insegnante di sesta elementare di Melody. Inizialmente scettico e impacciato nel gestire la presenza di Melody nella sua classe, Mr. Dimming rappresenta molti educatori e figure di autorità che, pur animati da buone intenzioni, non sanno come interagire con persone con disabilità. Non è un antagonista nel senso tradizionale del termine, ma un personaggio che, attraverso i suoi errori e il suo percorso di crescita, riflette le difficoltà di molti nel comprendere le capacità nascoste delle persone con disabilità. Il suo arco narrativo è uno dei più significativi, poiché mostra come l’ignoranza e i pregiudizi possano essere superati attraverso l’esperienza e l’apertura mentale. Sealey ha voluto che Mr. Dimming fosse un personaggio "non totalmente negativo", evidenziando come anche i personaggi imperfetti possano imparare e crescere.
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Inclusione e potere della comunicazione
Nel film Disney+ Out of My Mind, i temi principali sono trattati con grande sensibilità e profondità, rendendo la storia di Melody Brooks una narrazione potente e universale. Uno dei temi centrali è quello dell’inclusione, che emerge attraverso il percorso di Melody nel sistema educativo. Melody, nonostante la sua paralisi cerebrale e l'incapacità di parlare, è una ragazza incredibilmente intelligente e capace, ma la società intorno a lei spesso non riesce a vedere oltre la sua disabilità.
All'inizio del film, Melody è emarginata dai suoi compagni e dalle strutture scolastiche, che non riconoscono il suo potenziale. Tuttavia, grazie all’intervento della giovane insegnante Katherine Ray, Melody riesce finalmente a entrare in un ambiente scolastico tradizionale, dimostrando che le persone con disabilità non devono essere escluse o sottovalutate, ma integrate nella società per poter esprimere il loro valore.
Il tema dell'inclusione non si limita alla scuola, ma si estende anche al contesto sociale più ampio. Melody lotta costantemente per essere vista e ascoltata come una persona, non solo come una ragazza disabile. La regista Amber Sealey sottolinea come il film mostri che “non possiamo parlare di diversità senza includere la disabilità”. Questa frase riassume perfettamente uno dei messaggi più importanti della pellicola: per costruire una società equa, dobbiamo aprirci all'accettazione di tutte le forme di diversità, incluse le disabilità fisiche e cognitive. Melody, con il suo percorso di crescita, diventa il simbolo di come una vera inclusione possa arricchire tutti coloro che la circondano.
Un altro tema rilevante è quello del pregiudizio e degli stereotipi. Melody è spesso percepita attraverso il filtro della sua condizione fisica, e molti la trattano con pietà o condiscendenza. Questi atteggiamenti derivano dal pregiudizio che una persona non in grado di parlare o camminare non possa essere mentalmente capace. Il film sfida questa visione limitata, dimostrando che le apparenze possono essere ingannevoli. Melody, infatti, ha una mente brillante e un acuto senso dell’umorismo, qualità che emergono man mano che le viene data la possibilità di esprimersi. Il suo successo, sia personale che scolastico, diventa una metafora di come la società debba smantellare i propri preconcetti e imparare a vedere oltre le superfici.
Il potere della comunicazione è un altro tema fondamentale affrontato dal film. Melody non può parlare, ma il suo desiderio di comunicare è forte. Con l’aiuto di un dispositivo di comunicazione, un AAC chiamato Medi-Talker, Melody riesce finalmente a esprimere i suoi pensieri, emozioni e idee, facendo emergere il suo vero io. Il dispositivo rappresenta un mezzo di emancipazione, ma anche una critica implicita a quanto spesso si dia per scontata la comunicazione verbale come unica forma di espressione.
Attraverso la storia di Melody, si invita dunque lo spettatore a riflettere su quanto siano variegati e complessi i modi in cui le persone possono comunicare, e sull'importanza di imparare a "prendersi il tempo per ascoltare", come afferma Sealey. Il film suggerisce che la comunicazione non si limita alle parole, ma si estende ai gesti, agli sguardi e alle tecnologie assistive, dimostrando che la volontà di comprendere l'altro è più importante del mezzo utilizzato.
Un altro tema importante è quello della forza interiore e della resilienza. Melody, nonostante le sue limitazioni fisiche, dimostra una straordinaria forza d'animo. La sua determinazione a superare le difficoltà e a farsi ascoltare nonostante tutto è un esempio di resilienza. Come sottolineato dalla regista, la storia di Melody non è una storia di disabilità, ma una storia di una ragazza che cerca il suo posto nel mondo, proprio come tutti noi. Questo messaggio di perseveranza e coraggio risuona in modo universale: tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni, affrontano delle sfide nella vita, e il modo in cui rispondiamo a queste sfide definisce chi siamo. Melody non si arrende mai, e il suo successo finale dimostra che con il giusto supporto e la giusta mentalità, possiamo tutti superare i nostri ostacoli.
Infine, il film affronta anche il tema del ruolo della famiglia e del supporto sociale. La famiglia di Melody, composta da sua madre Diane e suo padre Chuck, è fondamentale nel suo percorso. Diane è estremamente protettiva, a volte eccessivamente, mentre Chuck è più propenso a lasciare che Melody affronti le sue sfide autonomamente. Il dualismo ben riflette le difficoltà che molte famiglie devono affrontare quando si tratta di bilanciare il bisogno di proteggere un figlio con disabilità e l’importanza di permettergli di crescere e imparare dai propri errori.
Come afferma DeWitt, l'attrice che interpreta Diane, "è una sfida per i genitori imparare a essere anche degli avvocati per i loro figli", sottolineando quanto sia complesso il ruolo genitoriale in queste situazioni. Il supporto sociale di cui Melody ha bisogno non proviene solo dalla sua famiglia, ma anche da figure come Mrs. V, la vicina di casa eccentrica ma affettuosa, e dalla sua insegnante, che la aiutano a sviluppare fiducia in se stessa e a trovare il suo posto nel mondo.
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