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Parlami di Lucy: su Rai 5, un thriller psicologico sulla maternità da non perdere

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Una madre ossessionata, una figlia enigmatica e un incubo che supera ogni realtà: il capolavoro postumo di Giuseppe Petitto è un viaggio nelle paure più profonde dell'animo umano.
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Rai 5 propone la sera di lunedì 25 novembre il film Parlami di Lucy. Diretto da Giuseppe Petitto, il film di Rai 5 Parlami di Lucy è un sofisticato dramma psicologico con venature thriller, ambientato in un’isolata villa di montagna che diventa scenario di tensioni familiari e manifestazioni oscure.

Nicole, madre attenta e meticolosa, vive con la figlia Lucy, una bambina di otto anni solitaria e problematica, e il marito Roman, affascinante ma colpevole di aver tradito la moglie in passato. La loro villa isolata tra le montagne sembra un rifugio sicuro, ma presto diventa teatro di angosce. Nicole è tormentata da sogni inquietanti e percepisce oscure presenze che mettono in pericolo Lucy. Mentre tenta disperatamente di proteggere la bambina, Nicole si addentra in un labirinto psicologico che la costringe a mettere in discussione ogni certezza, scoprendo che la minaccia più grande potrebbe essere se stessa.

Parlami di Lucy è un’opera intensa e stratificata che esplora l’animo umano attraverso il linguaggio del thriller psicologico. Un film che invita lo spettatore a riflettere sulle ombre della mente e sull’inesorabile ricerca della verità, rappresentando un lascito artistico di grande valore per il cinema italiano: è infatti l’unica opera di finzione del regista, prematuramente scomparso nel 2015, e racchiude temi profondi legati all’amore materno e alla fragilità psicologica.

I personaggi principali

I personaggi del film di Rai 5 Parlami di Lucy sono al tempo stesso protagonisti di una vicenda familiare complessa e figure simboliche che incarnano temi universali. Al centro della storia troviamo Nicole, interpretata magistralmente da Antonia Liskova (qui da noi intervistata). Nicole è una madre protettiva e perfezionista, il cui bisogno di controllo emerge come meccanismo per affrontare le sue insicurezze e fragilità interiori.

All’inizio del film, appare fredda e distante, una figura apparentemente incapace di suscitare empatia. Tuttavia, il suo percorso di evoluzione, scandito dai crescenti tormenti che vive, rivela una donna vulnerabile e umana, costringendo lo spettatore a rivedere i propri giudizi. La sua complessità risiede nel dualismo tra amore incondizionato per la figlia Lucy e la sua lotta contro paure e colpe personali che minacciano di sopraffarla.

Lucy, impersonata dalla giovane Linda Mastrocola, è una bambina di otto anni solitaria e problematica. La sua presenza ambigua e sfuggente alimenta il senso di inquietudine che attraversa il film. A volte appare come una vittima delle paure materne, altre volte sembra quasi la causa scatenante dei conflitti familiari e delle oscure presenze che Nicole percepisce. Il legame tra madre e figlia è il cuore pulsante della storia, un rapporto tormentato che oscilla tra amore e incomprensione.

Roman, il marito di Nicole e padre di Lucy, è portato in scena da Michael Neuenschwander. Affascinante e più anziano della moglie, è una figura che vive in bilico tra il passato e il presente. Il suo tradimento, avvenuto anni prima, rappresenta una ferita mai completamente sanata nel matrimonio. Roman appare distante e ambiguo, una presenza che alimenta il clima di tensione senza mai offrire un vero conforto a Nicole. Il suo ruolo si rivela fondamentale nella ricerca di Nicole per capire la realtà che la circonda.

Helen, interpretata da Mia Skrbinac, è una figura più marginale, ma non meno significativa. Giovane e ancora legata a Roman, incarna la possibilità di un passato mai veramente superato e una minaccia implicita all’equilibrio già precario della famiglia.

Il poster del film di Rai 5 Parlami di Lucy.
Il poster del film di Rai 5 Parlami di Lucy.

Amore materno e protezione

I temi del film di Rai 5 Parlami di Lucy sono profondamente legati alle dinamiche familiari e alla psicologia dei personaggi, intrecciandosi in un racconto che sfida i confini tra reale e soprannaturale. Uno dei temi centrali è l’amore materno, rappresentato attraverso il tormentato rapporto tra Nicole e Lucy. Questo amore, incondizionato ma ossessivo, si trasforma progressivamente in una trappola per Nicole, che non riesce a distinguere il pericolo reale dalla proiezione delle sue paure più profonde. Il film esplora quanto l’amore possa diventare distruttivo quando mescolato a sensi di colpa e a una mente sull’orlo della frattura.

Un altro tema importante è la fragilità psicologica. Nicole è un personaggio intrappolato tra il bisogno di proteggere sua figlia e il peso di un passato doloroso, tra cui il tradimento di Roman. La villa isolata in cui vivono diventa una metafora della sua mente: inizialmente un rifugio, si trasforma progressivamente in un luogo claustrofobico, dominato da ombre e minacce, specchio del deteriorarsi della sua psiche.

Il senso di colpa attraversa ogni relazione nel film. Nicole si sente responsabile non solo per la sicurezza di Lucy, ma anche per il fallimento del suo matrimonio e per i conflitti che la sua incapacità di affrontare il passato ha scatenato. Allo stesso tempo, Roman vive con il peso delle sue scelte, che continuano a erodere il legame con sua moglie.

Infine, il film gioca con il confine tra realtà e soprannaturale, lasciando lo spettatore in bilico tra due interpretazioni. Le oscure presenze che Nicole percepisce sono il risultato di un pericolo concreto o sono manifestazioni delle sue paure più profonde? Tale ambiguità consente di leggere il film sia come un’indagine psicologica sia come una ghost story, amplificando il suo impatto emotivo.

In Parlami di Lucy, i personaggi e i temi si intrecciano in una trama che riflette le fragilità umane, la complessità dei legami familiari e la dolorosa ricerca della verità, portando il pubblico a interrogarsi sulle proprie percezioni e paure.

Parlami di Lucy: Le foto del film

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