Domenica 22 settembre Rai 4 trasmette in prima visione tv il film Per niente al mondo, secondo lungometraggio del regista Ciro D'Emilio, uscito nelle sale italiane grazie a Vision Distribution. Scritto insieme a Cosimo Calamini, si ispira a fatti realmente accaduti e affronta temi universali come la giustizia, il libero arbitrio e la volontà di riprendere il controllo della propria vita.
Il film di Rai 4 Per niente al mondo racconta la storia di Bernardo, uno chef di successo a cui un errore giudiziario stravolge l'esistenza. Alternando piani temporali e generi, mescolando dramma carcerario, crime e tragedia umana, esplorando le conseguenze psicologiche di una vita spezzata da eventi ineluttabili.
“Per niente al mondo è la storia di un uomo che subisce una grande ingiustizia, ma che invece di lottare contro questa ingiustizia finirà per lottare contro se stesso”, ha spiegato il regista. “Per quella che definisco “una sana e buona abitudine”, anche per partorire l’idea del mio secondo film io e Cosimo Calamini, come già successo per Un giorno all’improvviso, ci siamo posti una domanda ben precisa, sviluppando delle riflessioni importanti che hanno poi dato vita alla storia. Anche stavolta, con la stessa modalità, ci siamo posti un quesito fondamentale: Ma se un uomo arrestato ingiustamente, una volta tornato in libertà, decidesse di riprendersi tutto quello che gli è stato portato via, anche andando contro la legge?”.
“Nasce così Per niente al mondo, storia liberamente ispirata a fatti realmente accaduti, dove il destino di un uomo per bene subirà conseguenze imprevedibili. Nel proseguire la mia indagine su storie di impianto realistico, ho deciso stavolta di stravolgere la narrazione convenzionale, caratterizzando il plot con tre linee temporali che arricchiscono il film".
"Questo movimento, avanti e indietro nel tempo, offre al pubblico la grande opportunità di sospendere il proprio giudizio sul film e sul protagonista, di confrontarsi con i propri pregiudizi e con i luoghi comuni che caratterizzano ognuno di noi. Lo spettatore, infatti, è direttamente proiettato nella vicenda ed è chiamato a giudicare, ma senza avere piena consapevolezza dei fatti”.
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Dentro e fuori dal carcere
La vicenda del film di Rai 4 Per niente al mondo ruota attorno a Bernardo (Guido Caprino), uno chef del nord-est italiano che sta per ottenere la sua prima stella Michelin. Bernardo sembra avere tutto: successo, amicizie solide e una famiglia che lo sostiene. Tuttavia, un errore giudiziario lo condanna ingiustamente a un anno di carcere per associazione a delinquere, evento che distrugge la sua vita e la sua reputazione.
Una volta fuori dal carcere, Bernardo si trova di fronte a una realtà ostile: i suoi colleghi lo hanno esonerato, la comunità lo ha abbandonato e il suo ristorante è ormai un sogno irraggiungibile. Ossessionato dall'idea di riappropriarsi di ciò che gli è stato tolto, Bernardo si spinge verso scelte estreme. Il film si interroga su fino a che punto un uomo può spingersi pur di riprendersi il controllo della propria vita e sul significato della giustizia quando il sistema fallisce.
Bernardo è interpretato da Guido Caprino, la cui performance ha ricevuto molti elogi per la capacità di rappresentare la complessità emotiva del protagonista. Bernardo è un uomo in bilico tra la rabbia e il desiderio di redenzione, che diventa sempre più ossessionato dall’idea di recuperare ciò che ha perso.
Un altro personaggio di rilievo è Elia, il compagno di cella di Bernardo, interpretato dall'attore serbo Boris Isaković, che introduce una visione particolare della vita e della giustizia, basata su un concetto di moralità personale e di vendetta. Il legame tra i due uomini è una delle dinamiche più forti del film e sottolinea il conflitto interno del protagonista tra la volontà di riabilitarsi e quella di punire chi gli ha fatto del male.
I personaggi secondari, tra cui Sergio e Stefano, amici di Bernardo, e sua figlia Giuditta (Irene Casagrande), riflettono la disgregazione dei legami affettivi e sociali che accompagnano la caduta del protagonista.
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Riappropriarsi della propria vita
Nel film di Rai 4 Per niente al mondo, i temi principali si intrecciano attorno alla figura di Bernardo e alla sua lotta per riappropriarsi della propria vita dopo un’ingiustizia subita. Al centro della narrazione troviamo l’errore giudiziario, che distrugge la reputazione e la vita di un uomo che fino a quel momento aveva conosciuto solo il successo. L’ossessione di Bernardo per riprendersi ciò che gli è stato tolto guida l’intera vicenda, riflettendo la complessità psicologica del protagonista, costantemente sospeso tra la voglia di rivalsa e la disperazione.
Il film solleva importanti interrogativi sul libero arbitrio e sul destino. Bernardo si trova ad affrontare una serie di eventi che sembrano ineluttabili, spingendo lo spettatore a chiedersi quanto controllo una persona possa realmente avere sulla propria vita. La sua volontà di cambiare le cose si scontra con la forza travolgente di un destino che sembra deciso a schiacciarlo.
L’impatto emotivo e psicologico della reclusione e dell’isolamento sociale emerge in maniera potente. Bernardo, una volta uscito dal carcere, deve fare i conti con una comunità che lo rifiuta, con amici che lo abbandonano e con un futuro che appare sempre più incerto. In questo contesto, la sua rabbia cresce, e la sua voglia di riabilitarsi diventa un’ossessione distruttiva, che lo spinge a fare scelte estreme. La narrazione indaga anche sulla giustizia, evidenziando come un errore del sistema possa avere conseguenze devastanti sulla vita di un individuo, ponendo una forte critica alla fallibilità umana e legale.
Infine, emerge una profonda riflessione sulla fragilità delle relazioni umane e sulla natura del successo. Bernardo, che aveva costruito una vita basata sul riconoscimento del proprio talento, si ritrova improvvisamente privato di tutto, incapace di recuperare la fiducia altrui. Il film esplora quindi come la credibilità e la reputazione possano dissolversi in un istante, senza possibilità di recupero, rendendo il protagonista sempre più alienato e lontano dalla sua vecchia vita.
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