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Pilar Fogliati: “Romantiche fino a quando non ci sbattiamo la testa” – Intervista esclusiva

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Pilar Fogliati debutta alla regia con Romantiche, il primo film da lei scritto e diretta. Interpreta quattro ruoli differenti, ritratti di ragazze di oggi in bilico tra certezze e insicurezze. L’abbiamo incontrata per un’intervista in esclusiva.

Romantiche è il primo film diretto da Pilar Fogliati. Ma non solo: Romantiche è anche il primo film che vede Pilar Fogliati nei panni di sceneggiatrice e interprete di ben quattro ruoli differenti. L’attrice romana, reduce dal grande successo della serie tv Netflix Odio il Natale e dal set della serie tv di Rai 1 Cuori 2, dà vita a quattro personaggi femminili sulla soglia dei trent’anni molto diverse tra loro per linguaggio, usi e costumi, che – incastrate nelle loro convinzioni - iniziano a mostrare i primi segni di cedimento.

Scritto da Pilar Fogliati con Giovanni Veronesi e Giovanni Nasta, Romantiche è un film che guarda alle giovani donne di oggi, come ha tenuto a precisare sin dall’inizio la stessa regista. Eugenia, Uvetta, Michela e Tazia, le quattro protagoniste, vivono nell’Italia di oggi e le loro storie riflettono insicurezze, paure e desideri “umani”, come anche la gelosia e l’invidia, da sempre connotati con sfumature negative.

La trama del film Romantiche

Romantiche, il primo film diretto e scritto da Pilar Fogliati, porta in scena le storie di quattro ragazze che vivono a Roma e dintorni: Eugenia Praticò, l’aspirante sceneggiatrice fuggita da Palermo per inseguire il successo, purché sia di nicchia; Uvetta Budini di Raso, l’aristocratica, bella e addormentata nel centro storico, che debutta nel mondo del lavoro; Michela Trezza che sta per sposarsi e ama la sua vita di provincia a Guidonia; Tazia De Tiberis, la bulletta di Roma nord che vuole avere tutto sotto controllo, anche i desideri del suo fidanzato.

E tutte e quattro, a modo loro, cercano il loro posto nel mondo. “Attraverso la voce, gli ambienti, il linguaggio, l’estetica abbiamo provato ad intrappolarle nei loro cliché, da cui è per loro difficile uscire, ironizzando su alcuni stereotipi e l'opinione altrui che in fondo li crea”, ha sottolineato Pilar Fogliati.

Romantiche: Le foto del film

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L’incontro con Pilar Fogliati

Abbiamo avuto modo di incontrare Pilar Fogliati all’anteprima di Romantiche a Palermo lo scorso 8 febbraio, serata in cui il film ha ricevuto più di un semplice applauso a proiezione terminata. Con lei, ci siamo confrontati sulla realizzazione di un’opera prima da parte di una giovane millennial, affrontando anche questioni legate alla differenza di genere o al divario generazionale.

Dopotutto, Romantiche è un film a cui hanno contribuito tre differenti generazioni: Pilar Fogliati (una millennial), Giovanni Veronesi (un boomer) e Giovanni Nasta (un gen z). Tre visioni, dunque, diverse della vita ma anche tre modi diversi di intendere le relazioni uomo-donna. “La cosa che mi commuove di Giovanni (Veronesi, ndr) è la curiosità che ha nel voler capire di persona queste ragazze di un’altra generazione, abbastanza eccessive e folli. Magari fossero tutti come lui e avessero la sua curiosità”, ci spiega Pilar Fogliati.

In ognuna delle mie protagoniste c’è qualcosa di me, una somiglianza o un’insicurezza. Sono una persona che tende a guardarsi abbastanza dentro e, soprattutto, a prendersi abbastanza per il culo”, ci rivela Pilar Fogliati in una delle sue risposte. “E ognuna di loro ha qualcosa che invidio: io non sono ad esempio particolarmente coraggiosa nel prendere decisione”.

Raccontare di relazioni uomo-donna è la cosa più divertente del mondo”, ha aggiunto. “È un pozzo di storie meravigliose. È impossibile non essere attratti da una storia che parla di relazioni perché sono il grande paradosso della vita: vuoi quello e vuoi anche quell’altro, l’avventura ma anche la stabilità”.

Ma quanto è romantica Pilar Fogliati? “Sono una romantica fino a quando non ci sbatto la testa: sono gli schiaffi della vita che ti fanno cambiare direzione. Ti aiutano a ribaltare il tuo modo di vedere le cose. Ed è un aspetto che abbiamo voluto sottolineare anche nel film”.

Tra le presenze nel cast del film Romantiche non passa inosservata quella di Levante, appena vista al Festival di Sanremo 2023 con la splendida Vivo. Ma non si pensi che sia stata scelta dopo l’ondata di cantanti attrici che hanno riempito lo schermo negli ultimi mesi. “Abbiamo cominciato a girare nel 2021. Ma quant’è brava Levante? Oltre a essere un’artista incredibile con una visione, un’estetica e una cultura incredibile, è una persona estremamente curiosa”, ha sottolineato Pilar Fogliati. “Si è messa in gioco nello scrivere la musica per un film molto ironica. E c ha messo anche la faccia, interpretando se stessa e, onestamente, è stata veramente brava. Ha portato al film una grazia che solo lei poteva dare”.

Quanto può essere stato complicato da giovane donna cimentarsi con la regia? “È stato difficilissimo. Non è che io sia la persona più sicura del mondo, specialmente quando affronto la prima volta di un qualcosa. In generale, sono una che chiede consigli e li ascolta. Devi però mantenere la tua integrità e star attenta a non rischiare di perdere onestà”.

Ma questo è solo un sunto di ciò di cui abbiamo parlato con Pilar Fogliati. L’intervista integrale audio in esclusiva la trovate nel video sotto ed è piena di continui spunti di riflessione, non solo sul film, che un semplice riassunto avrebbe mortificato sia sostanzialmente sia formalmente.

Prodotto da Indiana Production e Vision Distribution in collaborazione con Sky e OGI Film, Romantiche sarà in sala dal 23 febbraio, distribuito da Vision Distribution. Nel cast, oltre alle quattro Pilar Fogliati, troviamo anche Barbora Bobulova, la già citata Levante, Diane Fleri, Giovanni Toscano, Ibrahim Keshk, Emanuele Propizio e Giovanni Ansaldo. Con l’amichevole partecipazione di Rodolfo Laganà ed Edoardo Purgatori.

Le foto che accompagnano il video sono state realizzate da Giuseppe Mazzola. Si ringrazia per la collaborazione gli uffici stampa Vision Distribution, The Rumors, Giulia Martinez e Viviana Gandini.

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