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Rabbit Hole: Spie aziendali e adrenalina nella nuova serie tv Paramount+

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Debutta su Paramount+ la serie tv Rabbit Hole. Protagonista ne è l’attore Kiefer Sutherland nei panni di una spia aziendale che si ritrova a diventare l’obiettivo di un manipolo di lestofanti interessati a controllare il mondo intero.
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Parte su Paramount+ dal 27 marzo (sciopero dei doppiatori permettendo), la serie tv Rabbit Hole con protagonista l’attore Kiefer Sutherland. Composta da otto episodi rilasciati settimanalmente, Rabbit Hole non ha nulla a che vedere con l’omonimo film interpretato da Nicole Kidman: la tana del coniglio del titolo chiama in ballo un thriller ad alta tensione ambientato nel mondo dello spionaggio aziendale.

Sutherland nella serie tv Rabbit Hole interpreta John Weir, un maestro dell’inganno che viene incastrato per omicidio da forze potenti con la capacità di influenzare e controllare la popolazione.

Il mondo dello spionaggio aziendale

Protagonista di due serie tv indimenticabili come 24 e Designated Survivor, Kiefer Sutherland si è costruito una solida reputazione prendendo parte a thriller, complessi e tortuosi, in grado di tenere il pubblico con il fiato sospeso. L’adrenalina sta anche alla base della serie tv Paramount+ Rabbit Hole, in cui Sutherland veste i panni di John Weir. Spia aziendale, Weir guadagna i suoi soldi aiutando i clienti a manipolare persone e situazioni per trarre profitto dai mercati finanziari.

Tuttavia, quando un lavoro apparentemente semplice prende un’inaspettata svolta, Weir viene incastrato per l’omicidio di Edward Homm (Rob Yang), investigatore del Dipartimento del Tesoro, ed è costretto a darsi alla fuga. Realizzando di essere stato incastrato da forze molto potenti che stanno cercando di prendere il controllo sulla popolazione mondiale, Weir dovrà ricorrere a tutte le sue abilità per evitare il peggio.

“Lo spionaggio aziendale è un universo che la maggior parte di noi non conosce”, ha commentato l’attore. “Per me, è stato molto eccitante dar vita a un personaggio la cui intera essenza si fonda sull’avere il controllo degli altri prima di essere catapultato in un mondo in cui tutto è capovolto”.

“All’inizio della serie tv Rabbit Hole, Weir è una specie di cattivo ma ciò che rende le sue azioni giustificabili è il fatto che lavora per conto di persone che sono ripugnanti”, ha sottolineato ancora Sutherland. “Poi, comincia a inseguire la cosa giusta da fare ma non è detto che sia la cosa giusta per lui”.

Il poster della serie tv Paramount+ Rabbit Hole.
Il poster della serie tv Paramount+ Rabbit Hole.

Azione e sentimento

Il primo episodio della serie tv Rabbit Hole è pieno di acrobazie e sequenze spettacolari, tra cui una drammatica esplosione. Sutherland, esperto oramai di azione, si è detto contentissimo di esserne il protagonista: “Ho ormai una certa età e molto probabilmente ho usato un po’ più di ghiaccio dopo ogni sequenza ma non c’è nulla di più divertente che girare scene in cui chiedere al proprio corpo di dare il massimo”, ha dichiarato divertito. “C’erano momenti sul set in cui guardavo il regista ed entrambi pensavamo la stessa cosa: al pubblico piacerà”.

Nella serie tv Rabbit Hole recitano anche Charles Dance nei panni della spia veterana Ben Wilson, Enid Graham in quelli dell’agente dell’Fbi Jo Madi e Meta Golding in quelli della misteriosa avvocata Hailey Winton, che Weir incontra nelle scene iniziali. “Weir è un uomo che è sempre stato libero, che non ha mai voluto legami o freni. È dunque sorpreso quando incontra Hailey e scopre che c’è tra loro una connessione”, ha spiegato Sutherland. “Ha sempre detto agli altri di star lontani da lui ma non può farlo con Hailey, la vuole accanto ed è interessante capirne le ragioni”.

Dopo aver recitato in film come Stand by Me e Ragazzi perduti, Sutherland è approdato in televisione nel 2001 quando ha interpretato il ruolo di Jack Bauer nell’ormai mitica serie tv 24, una decisione di cui non si è mai pentito. “Fino a quel momento, c’era una divisione netta tra gli attori per il cinema e quelli per la tv”, ha ricordato.

“Ma l’intero sistema è andato incontro a un bel cambiamento: prima c’erano otto studios che producevano 50 film all’anni mentre oggi ce ne sono solo tre con 15 titoli annuali all’attivo. C’erano solo tre grandi emittenti tv mentre ora sono oltre 400. La partita è cambiata e sono fiero di essere stato il primo ad alzare il mazzo di carte. Quando ripenso a Jack Bauer, posso solo dire grazie di aver avuto quell’opportunità”.

Rabbit Hole: Le foto della serie tv

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