Netflix propone dall’8 novembre la serie tv Robbie Williams, un documentario in quattro parti che, prodotto da Asif Kapadia e diretto da Joe Pearlman, si propone di essere il racconto definitivo su Robbie Williams, l’artista britannico di maggior successo di tutti i tempi, giunto al venticinquesimo anniversario della sua carriera da solista. Grazie all’uso di centinaia di filmati privati e inediti dagli archivi personali, si scoprono gli ultimi trent’anni di vita di Robbie Williams, per la prima volta raccontato come essere umano e non semplicemente come la star che hanno descritto le salaci testate giornalistiche.
Il prezzo della fama
Unendosi alla boy band dei Take That nel 1990 all'età di 16 anni, Robbie Williams è diventato l'artista solista britannico di maggior successo di tutti i tempi. Seguito dalle telecamere per oltre tre decenni, esistono 30.000 ore di filmati che lo stesso Williams non ha mai visto fino ad ora. La serie tv in quattro parti di Netflix Robbie Williams segue infatti la pop superstar in un viaggio nel suo passato, mentre guarda il materiale d'archivio e riflette sulle vertiginose vette della celebrità e sugli orribili abissi delle sue lotte con la dipendenza e la salute mentale precaria.
"Iniziamo con l'enorme successo di Robbie con i Take That nel momento in cui semplice ragazzo di Stoke-on-Trent si è ritrovato catapultato sotto i riflettori globali", ha rivelato il regista Joe Pearlman. "La serie tv Netflix Robbie Williams esplora il prezzo della fama e dell’avere troppo presto troppo, chiedendosi se ne valga realmente la pena. Lo stesso Robbie vuole raccontare la sua verità o scoprire una nuova verità".
La salute mentale
Williams ha consolidato la sua posizione come re della musica pop nell'agosto 2003 quando si è esibito di fronte a un pubblico record di 360.000 fan entusiasti in tre serate a Knebworth. Ma le critiche negative ricevute hanno avuto un profondo impatto sulla salute mentale del cantante, che nel 2006 era in serio pericolo. Mentre si esibiva al Roundhay Park, a Leeds, durante una delle tappe del suo celebrato tour Close Encounters, ha avuto un attacco di panico sul palco di fronte a 90.000 persone. Guardando le riprese all’interno della serie tv Netflix Robbie Williams, il cantante è visibilmente a disagio nel ripensare a quell’episodio.
Un periodo in riabilitazione, oltre al sostegno della sua attuale moglie Ayda Field e dei suoi ex compagni di band dei Take That, ha rimesso Williams sulla retta via. "Vediamo Robbie con la sua famiglia. Ayda è una persona straordinaria, i suoi figli sono incredibili e lui è un papà straordinario", ha sottolineato ancora Pearlman. "Concludiamo con Robbie di nuovo nel suo habitat naturale, sul palco. È lì dove deve essere. Ed è lì dove si sente a casa".