Rossosperanza, il secondo film di Annarita Zambrano, sarà presentato in Concorso al 76mo Festival di Locarno e sarà distribuito nelle sale italiane dal 24 agosto da Fandango.
Zena, Marzia Alfonso e Adriano, figli reietti di gente perbene si incontrano nella costosa Villa Bianca dove le loro famiglie li hanno spediti per farli diventare “normali”. È il 1990. l'Italia che conta balla ancora. Ma una tigre, scappata da chissà dove, si aggira libera e affamata. C’è chi balla, chi ama, chi guarda. E c’è chi uccide.
“La violenza era come un cancro nelle nostre viscere privilegiate, si nutriva del potere dei nostri padri divorando la nazione”, ha spiegato la regista Annarita Zambrano. “Ora tutto sembra più comico che tragico. Rossosperanza è nera come le nostre anime e rossa come il sangue che ha lavato i nostri peccati”.
Il film Rossosperanza è una commedia nera interpretata da Margherita Morellini, Leonardo Giuliani, Ludovica Rubino, Luca Varone, Elia Nuzzolo, e con Andrea Sartoretti, Daniela Marra, Antonio Zavatteri, con la partecipazione di Rolando Ravello. È una produzione Mad Entertainment con Rai Cinema in associazione con Minerva Pictures, in coproduzione con la francese Ts Productions.
Rossosperanza: Le foto del film
1 / 8“Normali come noi”
Prodotto da Maria Carolina Terzi, Lorenza, Carlo e Luciano Stella per Mad Entertainment e da Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures, il film Rossosperanza ci porta nell’estate del 1990. Zena Randazzi ha 16 anni ed è nata in un mondo che non è il suo. Nella magnifica proprietà di famiglia è in corso la veglia funebre di suo nonno, un ex gerarca fascista. Mentre osserva con distacco quel microcosmo ipocrita e conformista, Zena confessa candidamente alla madre di aver avvelenato monsignor Lombardi.
I genitori decidono allora di accompagnarla a Villa Bianca, una clinica che si impegna a rendere “normali” (“normali come noi”, è la richiesta dei genitori) ragazzi problematici provenienti da famiglie benestanti. Ed è così che Zena fa la conoscenza di Alfonso, Adriano e Marzia, tutti in rieducazione. Ma, in una notte nebbiosa, i giovani protagonisti fuggiranno dalla prestigiosa clinica…
“Vorrei, mi piacerebbe, che chi ha vent’anni oggi difendesse anche la libertà di mia figlia di due anni, perché possa essere chi vuole e vivere come le piace e che a nessuno, a nessuno, venga in mente di rinchiuderla per farla diventare normale”, ha aggiunto la regista Annarita Zambrano.
Annarita Zambrano, nata a Roma, vive a Parigi, ha realizzato numerosi cortometraggi selezionati alla Berlinale, al Festival di Cannes e alla Mostra di Venezia. Nel 2013 ha diretto per Rai e Ciné+ L’anima del Gattopardo, che legge in chiave politica il capolavoro di Luchino Visconti. Il suo primo lungometraggio, l’apprezzato Dopo la guerra, è stato presentato a Cannes a Un Certain Regard nel 2018.
Il trailer in esclusiva
Del film Rossosperanza, TheWom.it vi offre oggi, oltre al poster, il trailer in esclusiva.