Rai 4 trasmette domenica 13 ottobre in prima visione tv il film Run. Diretto da Aneesh Chaganty, il film di Rai 4 Run è un thriller psicologico intenso che esplora la relazione tossica tra una madre iperprotettiva e la figlia disabile. La pellicola si distingue per la sua capacità di costruire tensione attraverso un’atmosfera claustrofobica e una narrazione che mantiene lo spettatore costantemente in bilico tra empatia e paura. Run non solo conferma la bravura di Sarah Paulson come attrice di ruoli psicologicamente complessi, ma introduce anche Kiera Allen, in una performance che si rivela una vera e propria scoperta, toccando temi importanti, come la dipendenza, la privazione dell'autonomia e la manipolazione emotiva, incorniciati da un sapiente gioco di suspense.
Nello specifico, il film di Rai 4 Run racconta la storia di Chloe (Kiera Allen), una ragazza paralizzata e affetta da molteplici malattie, tra cui asma, diabete e problemi cardiaci. Cresciuta in isolamento e sotto la cura costante della madre Diane (Sarah Paulson), Chloe scopre gradualmente che dietro l'apparente amore protettivo della madre si nasconde un terribile segreto. La sua vita, fino a quel momento imprigionata tra le mura di casa, inizia a crollare quando Chloe realizza che la madre potrebbe essere responsabile della sua condizione di salute.
Il film inizia mostrando la routine giornaliera delle due donne, fatta di cure mediche e home-schooling. Tuttavia, una serie di eventi inizia a far insospettire Chloe, in particolare quando scopre che una delle medicine che le viene somministrata non è destinata a lei, ma alla madre. Questo spunto innesca una trama piena di colpi di scena, in cui Chloe dovrà affrontare prove di ingegno per sfuggire alla morsa di sua madre, che si rivela essere molto più pericolosa di quanto sembrasse. La tensione culmina in una serie di scontri mentali e fisici tra madre e figlia, che portano Chloe a dover mettere in gioco tutta la sua determinazione per sfuggire dalla "prigione" che la madre ha costruito per lei.
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I Personaggi Principali
Diane, interpretata nel film di Rai 4 Run da Sarah Paulson, è una madre apparentemente amorevole che ha dedicato la sua vita alla cura di sua figlia Chloe. Tuttavia, dietro questa facciata di premura si nasconde una donna instabile, ossessionata dal controllo totale sulla vita della figlia. Il personaggio di Diane è caratterizzato da una calma inquietante, che maschera una manipolazione psicologica e un controllo assoluto su Chloe. Sarah Paulson riesce a dare vita a una Diane complessa, facendo emergere gradualmente il lato oscuro della sua personalità. Il suo amore per Chloe, per quanto deviante, è intriso di un dolore profondo, tanto da sfociare in una forma di abuso psicologico. "L’amore di Diane per Chloe è come una maschera: sotto la superficie serena si nasconde una bomba a orologeria", ha dichiarato l’attrice
Con il volto di Kiera Allen, Chloe è brillante, curiosa e determinata, nonostante le gravi limitazioni fisiche. La sua intelligenza e il suo spirito indipendente emergono quando comincia a sospettare che qualcosa non va nel comportamento della madre. Chloe è un personaggio che incarna resilienza e ingegno, caratteristiche che la aiutano a cercare una via di fuga da una situazione disperata. La sua trasformazione da vittima passiva a eroina attiva è uno degli aspetti più intriganti del film. "Chloe è brillante, ingegnosa e, nonostante tutto, determinata a scoprire la verità e a riprendersi la propria vita", ha evidenziato Allen.
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Dipendenza e Manipolazione
Il film di Rai 4 Run esplora in profondità la dinamica di dipendenza che può svilupparsi in una relazione madre-figlia, in particolare quando uno dei due è fisicamente vulnerabile. Diane ha costruito un mondo in cui Chloe dipende completamente da lei, sia fisicamente che emotivamente. Questo tema di dipendenza diventa una prigione psicologica, in cui la madre controlla ogni aspetto della vita della figlia, giustificando le proprie azioni come atti d'amore. La manipolazione emotiva di Diane non è solo una forma di controllo, ma rappresenta anche un mezzo per evitare di affrontare i propri traumi e dolori passati.
Chloe, nonostante la sua disabilità, è desiderosa di emanciparsi e vivere una vita indipendente. Il tema della libertà personale emerge attraverso il suo desiderio di andare al college e uscire dal controllo opprimente di sua madre. Il film illustra la lotta di Chloe per rivendicare la propria autonomia, un percorso che la porta a confrontarsi con l'inganno e la manipolazione di Diane. Questa tematica assume una connotazione universale, riflettendo il bisogno di ogni individuo di affermare la propria identità, anche in circostanze estreme.
Uno degli aspetti più disturbanti del film è la chiara allusione alla Sindrome di Munchausen per procura, un disturbo psicologico in cui un genitore provoca o finge malattie nel figlio per ricevere attenzione o esercitare il controllo. Diane rappresenta l'archetipo della madre che, sotto l'apparente amore, cela un bisogno patologico di tenere Chloe costantemente malata e dipendente.
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