La prima puntata del festival di Sanremo 2022 è appena finita. Dopo averne seguito la cronaca minuto per minuto e valutato le esibizioni, è il turno di vedere quali sono stati i momenti migliori e quali i peggiori dello show, i top e i flop della prima serata di Sanremo 2022..
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I 5 momenti top della prima serata di Sanremo 2022
- Maneskin
Il primo momento top della prima serata di Sanremo 2022 è senza dubbio l’ospitata dei Maneskin. Il gruppo ha vinto Sanremo nel 2021 e si è ripresentato a un anno esatto all’Ariston dal tetto del mondo del rock. Acclamati in mezzo mondo dopo il trionfo all’Eurovision, i Maneskin non si sono risparmiati e hanno regalato una doppia esibizione dal sapore misto. Sono davvero il futuro della musica italiana.
- Mahmood & Blanco
Il secondo momento top della prima serata di Sanremo 2022 è rappresentato dall’esibizione di Mahmood e Blanco. Sul palco, la loro alchimia era talmente forte da far passare quasi in secondo piano la bellissima canzone portata al festival. L’intesa era quasi erotica e l’emozione che traspariva ha conquistato sia la platea in sala che il pubblico a casa. Intimista uno, più duro l’altro, sono da brividi.
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- Achille Lauro
Il terzo momento top da ricordare della prima serata di Sanremo 2022 lo si è raggiunto con Achille Lauro. Non c’è dubbio: ogni sua apparizione è un’opera d’arte e anche ieri sera non si è smentito. Con un coro che non si vedeva così azzeccato dai tempi di Processo a me stessa di Anna Oxa, Lauro ha fatto sembrare un capolavoro anche un pezzo che non si discosta molto dai suoi precedenti. L’auto-battesimo finale e la mano birichina sotto il ventre hanno bene reso l’idea di sacro e profano.
- La Rappresentante di Lista
Quarta menzione top è per Veronica Lucchesi, la cantante dei La Rappresentante di Lista. Con lunghe extension bionde, una tiara in testa e un modernissimo tuxedo Moschino, ha osato nel look e ha vinto. Complice poi una canzone dal ritornello avviluppante, Ciao Ciao rimarrà nella storia delle esibizioni più iconiche del festival.
- Gianni Morandi
Quinto e ultimo momento top lo si è infine raggiunto con Gianni Morandi, uno dei senatori del festival. Allegro, solare, divertente, è riuscito a modernizzare il suo stile, confermandosi l’eterno ragazzo della musica italiana. Con buona pace dei ventenni.
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I 5 momenti flop
- Il non rispetto per Luigi Tenco
Il primo momento flop da cancellare riguarda Fiorello. È il Mattarella dell’intrattenimento ma spesso si fa prendere la mano. La gag sulle canzoni tristi che diventano divertenti andava studiata e ponderata meglio, evitando di inserire le note di Luigi Tenco, uno che a Sanremo si è sparato in testa. Decisamente fuori luogo scherzare in questo caso con i santi.
- L’angolo in memoriam
Secondo momento flop della prima serata del festival di Sanremo è stato l’angolo che potremmo definire in memoriam. Amadeus ricorda i grandi attori italiani con cui ha lavorato Ornella Muti. Si tratta di grossi nomi passati a miglior vita ma nel novero viene inserito anche Francesco Nuti. Capiamo l’omaggio ma aveva quasi il sapore del coccodrillo. Inappropriato.
- Lo sponsor spettacolo
Il terzo momento flop della prima serata di Sanremo 2022 non può che andare all’introduzione del siparietto promozionale sulla nave da crociera. Lo si è affidato a Fabio Rovazzi e Orietta Berti. Volto sì familiare e rassicurante, Orietta è parsa fuori luogo e sopra le righe. Nel cercare di essere giovane ha esagerato manifestando anche una certa dose di nervosismo.
- L’invasione di Rai Fiction
Il quarto momento flop si ripete diverse volte nel corso della prima serata. Rai Fiction ha preso il sopravvento e in rassegna porta sul palco i protagonisti delle sue serie più amate, da Claudio Gioè a Raoul Bova. Altri ne arriveranno nelle prossime serate ma i siparietti studiati sanno tanto di pretestuoso quanto di superfluo.
- La presenza non presenza di Ornella Muti
Ultimo flop, ci dispiace dirlo, è da ricollegare alla presenza di Ornella Muti. Più che co-conduttrice, è stata quasi un fantasma che ogni tanto appariva sul palco senza un racconto televisivo che ne accompagnasse la presenza. Il momento Non è l’età voleva essere malinconico ma si è rivelato poco riuscito, per non dire fallito. L’attrice non ha lasciato il segno nemmeno con le altre uscite, troppo misurate e contenute.