Showing Up, il nuovo film di Kelly Reichardt, è l’ultimo dei film presentati in concorso al Festival di Cannes 2022. Permette alla regista di ritrovare l’attrice Michelle Williams, con cui aveva già lavorato nei precedenti Wendy and Lucy, Meek’s Cutoff e Certain Women.
In Showing Up, Michelle Williams interpreta Lucy, un’artista alla viglia dell’inaugurazione di una sua mostra. La sua quotidianità e il rapporto con gli altri finiranno con il loro caos per divenire la sua maggiore fonte di ispirazione.
L’origine del progetto
La maggior parte dei film di Kelly Reichardt sono ambientati in Oregon, regola a cui non sfugge neanche Showing Up il cui racconto si svolge a Portland. La città è famosa per il suo stile di vita bohémien, la sua controcultura, sua “stranezza” e la sua chimerica idea di “sogno americano”.
Tuttavia, la storia di Showing Up non è cominciata a Portland. Kelly Reichardt e il cosceneggiatore Jonathan Raymond avevano infatti cominciato a lavorare inizialmente a un film su Emily Carr, artista canadese del XX secolo. Erano particolarmente interessati agli anni in cui Carr aveva smesso completamente di dipingere adorando l’idea di dedicare un film biografico a un’artista che faceva tutt’altro che arte.
Durante un viaggio nella Columbia Britannica, hanno però capito che il nome e le statue di Carr erano onnipresenti in tutta la zona. “Siamo rimasti scoraggiati di quanto Emily Carr fosse diventata una vera icona: non avevamo più intenzione di scrivere su un’artista così particolarmente nota”, ha dichiarato in seguito la regista. Il progetto iniziale ha quindi preso una piega differente, non senza qualche difficoltà, almeno fino a quando Reichardt non ha deciso di spostare l’attenzione sull’universo contemporaneo.
Avendo già realizzato due cortometraggi su due artisti visivi, Michelle Segre e Jackson Hutchins, Reichardt ha allora pensato di raccontare la giornata tipo di Lizzy, un’artista all’interno del suo laboratorio che attinge al suo universo e a chi la circonda per trarre ispirazione. “In molti di noi, ansia e stress sono necessari per mettersi al lavoro. La maggior parte degli artisti creano dopo aver vissuto situazioni al limite dell’impossibile!”, ha aggiunto la regista.
Lizzy
In Showing Up, nuovo film di Kelly Reichardt, Michelle Williams interpreta il personaggio di Lizzy, l’artista alle prese con una settimana di caos che trasforma in arte all’interno del suo laboratorio.
Ha commentato Michelle Williams: “Penso che chiunque abbia provato almeno una volta a creare qualcosa dal niente si rivedrà facilmente nella storia di Lizzy. Si tratta di una persona che per fare arte deve superare molti ostacoli, interni ed esterni. Deve abbattere le barriere che le impediscono di fare ciò che ama e soprattutto deve confrontarsi con una vita che sembra intenzionata a sventare i suoi piani”.
Interpretare Lizzy, presente in quasi tutte le scene, era una vera sfida, dal momento che il personaggio deve pian piano aprirsi allo spettatore anche se è riluttante a lasciare che i propri cari violino la sua sfera personale. Kelly Reichardt non ha avuto dunque alcun dubbio nel pensare a Michelle Williams, la camaleontica attrice con cui aveva già collaborato più volte. “Mi ha particolarmente colpito, durante le fasi iniziali del progetto, la somiglianza tra Michelle Williams e la scultrice Lee Bontecou: avevano lo stesso taglio di capelli à la Giovanna d’Arco, lo stesso sorriso malizioso e lo stesso grande autocontrollo”, ha spiegato la regista.
“Tuttavia, Michelle ha contribuito molto alla creazione del personaggio di Lizzy. Ha lavorato sulla voce, sui movimenti e sul modo di interagire con gli animali. È da questi dettagli che ci si rende conto come sia un’attrice incredibilmente aperta e ricettiva”, ha aggiunto.
Michelle Williams, inoltre, ha trovato particolarmente intrigante il mix di sollecitudine e irritabilità di Lizzy. Le è piaciuto soprattutto il divario che esiste tra come Lizzy vede se stessa e come la percepiscono gli altri. “Penso che Lizzy si consideri una persona generosa, che aiuta sempre gli altri. Chi le sta intorno, invece, la trova senza dubbio fastidiosa”, ha commentato.
“Le sue sculture di donna sono espressive, divertenti e libere. I colori sono audaci e inaspettati. Sono lontanissime da lei: ecco perché penso che le sculture siano il mezzo che permettano a Lucy di incarnare ciò che vuole”.
Sul set, per lavorare l’argilla, Michelle Williams si è avvalsa degli insegnamenti della scultrice Cynthia Lahti.
Lizzy e Jo
L’amicizia è uno dei temi che caratterizza Showing Up, il film in concorso al Festival di Cannes diretto da Kelly Reichardt. “Credo che l’amicizia sia la relazione più democratica che esista: non ci scegliamo in che famiglia venire al mondo ma ci scegliamo gli amici di cui circondarci”, ha specificato il cosceneggiatore Jonathan Raymond.
Colei che apprezza più le opere di Lizzy è Jo, una donna che lavora nel suo stesso settore. Entrambe artiste apprezzate, Lizzy e Jo seguono due traiettorie molto diverse e non hanno molto tempo l’una per l’altra. Eppure, si identificano l’una nell’altra e vogliono le stesse cose: è questo a unirle. Tuttavia, Jo ha un po’ più di successo di Lizzy. Piena di fiducia e verve, Jo ha il volto dell’attrice Hong Chau, apprezzata di recente nella serie Watchman.
“Penso che Jo e Lizzy avrebbero bisogno di più tempo per coltivare la loro amicizia”, ha spiegato Reichardt. “Sono vicine ma il loro rapporto è squilibrato. Si rispettano ma il fatto che Jo sia la proprietaria del posto in cui vive Lizzy complica le cose”. Le opere ipnotiche realizzate da Jo si devono all’artista Michelle Segre, che ha usato immense installazioni usando materiali come gesso, metallo, filo e ganci.
Lizzy e la famiglia
Kelly Reichardt nel film Showing Up mostra come i rapporti di Lizzy con la sua famiglia di tutti artisti siano un tassello per definire meglio la sua personalità. I sentimenti di Lizzy per il fratello Sean, in particolare, sono complessi. Lizzy sente il dovere di aiutarlo anche se lui la innervosisce, soprattutto dopo che lo stato mentale di Sean diventa sempre più preoccupante.
“La loro relazione fraterna è in certo senso fratturata”, ha commentato Michelle Williams. “Penso che Lizzy voglia prendersi cura di Sean ma che lui voglia essere lasciato in pace. La dinamica che si crea riporta entrambi per un istante a quando erano bambini, come se litigassero per le stesse ragioni per cui lo facevano quando Lizzy aveva otto anni. Entrambi poi, ognuno a modo proprio, si contendono le attenzioni dei genitori”.
Sean, affetto da disturbo bipolare, ha il volto dell’attore John Magaro, già diretto da Reichardt in First Cow.
Tra i tanti attori che compongono il cast di Showing Up, Kelly Reichard ha voluto nel suo film anche André Benjamin, meglio noto come André 3000 del gruppo hip hop Outkast. Eric è colui che calma Lizzy quando si trova in uno stato di grande angoscia. “Eric è abituato agli studenti in difficoltà che gli chiedono aiuto. Sa quindi come aiutare le persone ad apprezzare ciò che accade loro nella vita senza preoccuparsi troppo”, ha sottolineato Benjamin.