Rai 4 trasmette in prima visione tv la sera del 7 settembre il film Skylight. Diretto da Chris Cullari e Jennifer Raite, il film di Rai 4 Skylight ha per protagonisti gli attori Malin Akerman, Lorenza Izzo e Chris Messina. Thriller psicologico, segue la storia di due donne che fuggono nel deserto del sud-ovest per sfuggire alle grinfie di un’insidiosa setta. Consumate dalla paura e dalla paranoia, non riescono a scrollarsi di dosso la sensazione di essere seguite dal leader della setta, un uomo tanto seducente quanto controllante.
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Mentre le due iniziano il loro viaggio verso la libertà, appare chiaro che la loro vera battaglia non è solo contro il culto da cui sono fuggite, ma contro le cicatrici mentali lasciate da anni di manipolazione psicologica. Jillian e Blair sono narratrici inaffidabili, e il film gioca con l'ambiguità dei loro ricordi e percezioni, mantenendo lo spettatore in un costante stato di tensione.
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La manipolazione psicologica
Malin Akerman nel film di Rai 4 Skylight interpreta Jillian, che all'inizio della storia arranca nel deserto insieme a Blair (Lorena Izzo), una donna che ha reclutato in Skylight, un'organizzazione di benessere che manipola i suoi membri attraverso privazioni e abusi. Mentre fuggono dal carismatico leader del gruppo, Seth (Chris Messina), le fuggitive affamate iniziano a sperimentare allucinazioni e a dubitare delle motivazioni l'una dell'altra.
Il team di sceneggiatori e registi Chris Cullari e Jennifer Raite (che debuttano alla regia di un lungometraggio) non nascondono le connessioni tra la loro opera e NXIVM, un'organizzazione che, fondata nel 1998 da Keith Ranier, si presentava come un gruppo di auto-aiuto e crescita personale, ma che si è rivelata essere una setta manipolativa e abusiva. Jillian e Blair nel deserto ricordano ciò che hanno vissuto nella setta: dall’essere costrette a perdere peso, a condividere segreti e a marchiare la pelle l'una dell'altra.
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Un cast eccellente e una regia abile fanno molto per rendere Skylight un film veritiero. Cullari, Raite e i loro protagonisti catturano il modo in cui la densa nebbia della manipolazione psicologica può persistere anche in persone che stanno attivamente cercando di liberarsene. Il momento di maggior lucidità del film, affascinante e a tratti spaventoso, arriva quando Jillian e Blair si rendono conto che la liberazione che provano nel denigrare Seth è essa stessa una trappola. Anche odiare il loro aguzzino è una forma di preoccupazione e attenzione nei suoi confronti, e quindi un altro tipo di controllo.
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La metafora della setta
Il film di Rai 4 Skylight si distingue non solo per la sua costruzione narrativa, ma anche per i temi profondi che esplora. Il film riflette sulle dinamiche di potere, identità e manipolazione mentale, temi che risuonano profondamente nel mondo contemporaneo, dove siamo costantemente bombardati da informazioni, opinioni e influenze esterne. Cullari e Raite utilizzano la metafora della setta per esaminare come la società moderna possa essere vista come una forma di "lavaggio del cervello" collettivo, in cui le persone sono manipolate attraverso i media, la politica e la cultura popolare.
L'idea di identità è centrale nel film. Lorenza Izzo, che interpreta Blair, ha trovato particolarmente affascinante esplorare come le persone costruiscano la propria identità in un mondo in cui le informazioni e le influenze esterne sono onnipresenti. La storia solleva, infatti, domande profonde: quanto delle nostre opinioni e decisioni è veramente nostro? Quanto siamo influenzati dagli altri, dalle aspettative sociali e dai modelli culturali?
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Cullari descrive il film come un’esplorazione dei sistemi e dei ruoli che costruiamo nella nostra vita, e di come questi possano diventare distruttivi. In un’epoca in cui è facile perdersi seguendo le voci più forti, Skylight ci invita a riflettere su chi siamo veramente e su cosa significa prendere decisioni autentiche.